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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
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Ponte dei Sospiri
Il “Comitato Ponte degli Alpini Monumento Nazionale” invita i parlamentari vicentini a “dare maggior peso all'azione legislativa” per l'ottenimento dell'ambito riconoscimento. E intanto al gruppo si aggiunge anche l'attrice Francesca Cavallin
Pubblicato il 31-07-2015
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Per conferire a un monumento il titolo di “monumento nazionale” basta una sola legge di una sola riga, emessa dalla Commissione Cultura della Camera.
Così è successo per la Basilica Palladiana di Vicenza, e così si intende fare per il Ponte degli Alpini di Bassano. E’ l’obiettivo attorno al quale ruota l’attività del “Comitato Ponte degli Alpini Monumento Nazionale”, composto da esponenti della società civile bassanese, che - dopo aver lavorato per qualche mese sotto traccia - oggi si è ufficialmente presentato nella sala consiliare del municipio.
La qual cosa ha voluto anche significare la benedizione ufficiale dell'Amministrazione comunale - presente nella persona dell'assessore alla Cultura Giovanna Ciccotti - nei confronti del sodalizio sorto spontaneamente, su impulso del tentacolare presidente degli Albergatori Roberto Astuni, per perorare la causa dell'ambita intitolazione per il monumento-simbolo della città.
Francesca Cavallin, nuova testimonial del "Comitato Ponte degli Alpini Monumento Nazionale"
Lo scopo del Comitato, del resto, è quello di affiancare la pubblica amministrazione in tutti i passaggi formali e di relazione volti a conseguire il prestigioso riconoscimento. Per questo motivo il gruppo si è già mosso contattando gran parte dei parlamentari vicentini eletti sia alla Camera che al Senato, che saranno invitati in un incontro a Bassano del Grappa a settembre per un confronto diretto col proposito di individuare strategie comuni “per proseguire l'iter con un diverso e più incisivo approccio”.
La procedura volta ad ottenere l'inserimento del Ponte degli Alpini (guai a chiamarlo in un altro modo, tipo Ponte Vecchio o Ponte di Bassano) tra i monumenti nazionali d'Italia ha sofferto infatti, secondo gli esponenti del Comitato, di una “falsa partenza”. E questo perché quasi in contemporanea sono partite due iniziative parallele, una al Senato e l'altra alla Camera, che rischiano di annullarsi reciprocamente.
“Il 20 marzo 2015 - spiega una nota del Comitato - la senatrice bassanese Rosanna Filippin ha presentato un disegno di legge al Senato a cui è stato attribuito il n. 1831: “Dichiarazione di monumento nazionale del Ponte degli Alpini di Bassano del Grappa”. Assegnato alla 7° Commissione permanente (Istruzione pubblica, Beni culturali) in sede referente il 22 maggio 2015, ma che ad oggi ci risulta non essere ancora oggetto di discussione.”
“Il 26 marzo 2015 - prosegue il comunicato - anche il deputato di Arzignano Filippo Crimì ha depositato una disegno di legge alla Camera a cui è stato attribuito il n. 2990: “Dichiarazione di monumento nazionale del Ponte Vecchio di Bassano del Grappa”, che a tutt'oggi non ci risulta essere ancora assegnato alla commissione competente e tanto meno oggetto di discussione.”
“Due azioni - sottolinea il testo - intraprese singolarmente, con denominazioni toponomastiche differenti, che rischiano di non sortire il risultato da tutti atteso.”
Da qui l'appello a una “coralità di intenti” per “dare maggior peso e forza all'azione legislativa”. Un invito a remare tutti nella stessa direzione, ma secondo un preciso piano di azioni concordate, per evitare di fare un buco nell'acqua - ovviamente del Brenta - che rischierebbe di tramutare l'operazione in un Ponte dei Sospiri.
E' lo sprone di cui vuole farsi interprete e mediatore il Comitato medesimo, che ha visto presenti oggi in municipio i suoi componenti Roberto Astuni, Giandomenico Cortese, Andrea Cunico Jegary, Massimo Vallotto, Luca Maria Chenet, Giorgio Tassotti e Jacopo Poli (assenti giustificati Gianfranco Aquila e Vladimiro Riva).
Intanto il gruppo è impegnato diffondere il proprio verbo nei social, e a concorrere alla causa del Ponte Monumento Nazionale - con il loro appoggio dichiarato - ci sono anche alcuni noti “testimonial”. E dopo lo chef stellato vicentino Carlo Cracco, il due volte campione del mondo di rally Miki Biasion e l’imprenditore padovano, ma bassanese di adozione, Renzo Rosso si aggiunge ora tra i componenti del sodalizio anche l’attrice Francesca Cavallin, di Romano d’Ezzelino, volto noto delle Fiction di Rai Uno.
Con l’occasione il Comitato ha presentato anche il suo logo ufficiale.
L'immagine è stata realizzata sui colori della nostra città (giallo e rosso) e del tricolore, con una figura stilizzata del Ponte di Bassano (pardon, degli Alpini) resa con un particolare accorgimento grafico. “Visto l'attuale andamento “ondulatorio” del Ponte - ha spiegato l'ideatore del logo, Luca Maria Chenet -, lo abbiamo rappresentato con linee molto rette.”
Quelle che si spera che il malandato monumento riacquisti dopo il tanto annunciato intervento di restauro.
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