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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Paolo Primo
Paolo Bordignon vince le elezioni del Consorzio di Bonifica Brenta: è lui il nuovo presidente ma senza maggioranza assoluta. Coldiretti: “L’analisi dei risultati non è così scontata”. Il più contento di tutti è il terzo arrivato, Giustino Mezzalira
Pubblicato il 16-12-2024
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Consorzio di Bonifica Brenta: comincia l’era di Paolo Primo.
Paolo Bordignon, già per due mandati sindaco di Rosà e attuale vicesindaco in carica (ruolo da cui dovrà però dimettersi a seguito del risultato ottenuto), ha vinto con la sua lista n. 1 “L’Acqua è Vita” le elezioni svoltesi ieri per il rinnovo delle cariche dell’ente consorziale.
È lui il nuovo presidente del Consorzio di Bonifica: prende il posto che per dieci anni è stato di Enzo Sonza, riguardo alla cui gestione Bordignon si era candidato come rappresentante della “continuità”.

Paolo Bordignon festeggia la vittoria assieme alla sua squadra (foto da Facebook / Paolo Bordignon)
Dal punto di vista delle previsioni della vigilia - ora che posso scriverlo in quanto i giochi sono fatti -, quella della lista n. 1 pro Bordignon e pro continuazione dell’amministrazione uscente era una vittoria di fatto annunciata.
Ma il risultato sorprende comunque.
Paolo Bordignon infatti vince ma non trionfa, non avendo conquistato la maggioranza assoluta: la sua lista porta a casa 10 consiglieri eletti su 20 componenti dell’assemblea.
I restanti 10 consiglieri di “opposizione” sono rispettivamente suddivisi in 7 rappresentanti della lista n. 2 “Coldiretti - Cia - Confagricoltura” e in 3 rappresentanti della lista n. 3 “Acqua, Agricoltura, Ambiente” di Giustino Mezzalira.
Questi i risultati ufficiali, in sintesi: hanno votato 12.070 elettori su 126.802 aventi diritto al voto, pari al 9,52%, con la percentuale più alta (36,17%) fatta riscontrare dagli elettori della “terza fascia”, e con 11.617 schede valide alla chiusura dei seggi.
Complessivamente, sommando cioè le tre fasce di voto, la lista n. 1 ha totalizzato 5.468 preferenze, la lista n. 2 ne ha avute 3.714 e la lista n. 3 ne ha conquistate 2.435.
La matematica dei seggi in assemblea segna dunque un “pari e patta” tra vincitori e vinti, ma la pratica dovrà essere necessariamente ben diversa.
“È una vittoria importante - dichiara a caldo Paolo Bordignon a Bassanonet -. Innanzitutto devo ringraziare tutta la squadra che ha lavorato molto e ha raggiunto un gran risultato, per cui siamo contenti. Anche se non abbiamo la maggioranza assoluta, abbiamo una maggioranza di 10 su 20, per cui siamo vincitori alla grande, al di sopra delle associazioni e di tutti quanti i comitati.”
“Naturalmente, la nostra sarà sicuramente un’apertura agli altri e alle altre liste - continua -. Però c’è un punto fermo, che è quello del lavoro. Noi non siamo per i comitati, siamo per il lavoro e per il territorio. Come ho detto prima delle elezioni, siamo aperti alla collaborazione sia con la Coldiretti, sia con l’altra lista ma restando fermi nel nostro zoccolo duro che abbiamo preso.”
Appunto: 10 su 20. Come si farà a governare l’ente?
“Con 10 su 20 abbiamo la maggioranza, per cui noi stiamo tranquilli - risponde il neo eletto presidente del Consorzio di Bonifica -. Sono gli altri che devono cercare di trovare una soluzione. Come ho sempre detto prima delle elezioni, il territorio non deve essere rotto né politicamente, né dalle associazioni.”
“Si lavora su un programma ben preciso per il territorio - conclude Bordignon -. Per cui, se partiamo da questi dati, soprattutto da quelli che vogliono vivere il territorio e vanno a fronte dei problemi, noi lavoreremo sulle persone, non tanto sui partiti, sui comitati o sulle associazioni. Su questo siamo fermi e siamo fiduciosi. Insomma, siamo tranquilli.”
“L’analisi dei risultati non è così scontata”, commenta invece il presidente di Coldiretti Vicenza Pietro Guderzo, che intervenendo a nome della lista “Coldiretti - Cia - Confagricoltura” scorpora i dati dell’esito del voto sul piano della risposta territoriale ed aggiunge: “Sull’Alta Pianura Veneta il lavoro fatto ha premiato indiscutibilmente Coldiretti Vicenza, mentre sul Brenta ad oggi non c’è una maggioranza.”
“Sull’Alta Pianura Veneta il voto di cittadini e imprese ha premiato chi lavora - ribadisce Guderzo -. È indiscussa, infatti, la leadership degli agricoltori, in particolare dei candidati espressi da Coldiretti, che ha schierato profili di agricoltori veri, seri, competenti e concreti, che operano ogni giorno per creare sviluppo economico e tutelare l’ambiente proteggendo le risorse naturali.”
“Oggi più che mai - commenta il presidente di Coldiretti Vicenza - gli agricoltori sono consapevoli che una gestione efficace del territorio si può perseguire solo in sinergia con tutti i portatori di interessi. Sul Consorzio di Bonifica Brenta la situazione è più complessa, in quanto i numeri della maggioranza non sono così solidi, ma Coldiretti Vicenza, con i propri candidati eletti in assemblea svolgerà democraticamente il proprio ruolo, con grande scrupolo e la forte volontà di lavorare per il bene di cittadini e imprese, perché il territorio viene prima di tutto.”
“È fuor di dubbio - conclude Pietro Guderzo - che sull’Alta Pianura Veneta è stato fatto un grande lavoro di squadra da parte di tutti i candidati e un plauso va anche ai sindaci dell’area di competenza dell’Alta Pianura Veneta, che hanno anteposto il territorio ai colori di partito, diversamente da quanto avvenuto nel Brenta.”
In consultazioni elettorali come queste le medaglie di bronzo contano ben poco, ma in realtà il più contento di tutti - e ci spiega il perché - è proprio il terzo e ultimo arrivato, Giustino Mezzalira.
“Non possiamo che essere estremamente soddisfatti per questo risultato che tutti stanno definendo incredibile - dichiara Mezzalira a Bassanonet -. Dobbiamo tener presente che era la prima volta nella lunga storia dei Consorzi di Bonifica in cui si è presentata una lista civica dal basso, di cittadini, portatori di un programma molto chiaro e molto forte e che alla fine, partendo da zero, sono riusciti ad ottenere 3 consiglieri su 20, uno per ciascuna delle tre fasce, compresa la terza fascia che rappresenta i grandi proprietari di terreni e di immobili.”
“Quindi per noi è una soddisfazione immensa essere arrivati a questo - continua -. Faccio presente che entrambe le altre due liste di nostri competitori hanno calato: la Lega è passata da 12 a 10 consiglieri e la lista delle associazioni agricole è passata da 8 a 7. Noi invece passiamo da 0 a 3.”
“Per carità, era la prima volta che ci presentavamo ma era già una sfida riuscire a fare qualcosa e a farla in questo modo, soprattutto guardando la distribuzione del consenso - puntualizza -. Soprattutto in prima fascia, in Comuni importanti come Sandrigo, Breganze e Marostica siamo di gran lunga la lista più votata. Questo si associa anche alla presenza di gruppi che hanno fatto rete con noi e che da tempo sono presenti e molto apprezzati sul territorio.”
Mezzalira si fa dunque la domanda “Qual è la lettura?” e, un po’ alla Marzullo, si dà anche la risposta:
“Laddove ci sono dei gruppi di cittadini che si impegnano per la salvaguardia dell’ambiente, ma direi prima di tutto della preziosa risorsa e bene comune acqua, i cittadini stessi rispondono positivamente. Questa è una lezione importantissima perché noi in poco tempo siamo partiti da zero, anche come organizzazione, pochi mesi fa e dove siamo riusciti a diramarci con la nostra “rete di reti” abbiamo ottenuto già un ottimo risultato. Questo è molto foriero di sviluppi per il futuro.”
“Poi, all’interno del Consorzio adesso si vedrà - conclude Giustino Mezzalira -. C’è di fatto una Lega con 10 consiglieri e dall’altra parte c’è un 7 e 3. Al momento non c’è nessun apparentamento, nessun contatto. Riguardo agli equilibri e a come si comporrà l’assemblea, vedremo cosa emergerà in termini di governance del Consorzio.”
Questo è quanto, egregi lettori.
E sapete che vi dico, in conclusione?
All’inizio mi sono occupato di queste elezioni del Consorzio di Bonifica Brenta per dovere di cronaca e senza troppo entusiasmo.
Ma si è parlato di questioni importanti che riguardano la gestione delle risorse del territorio, con un sorprendente fermento partecipativo, con un confronto aperto e schietto tra le rispettive posizioni, con migliaia e migliaia di letture per ogni articolo dedicato all’argomento, e alla fine mi sono anche appassionato.
Da domani, non guarderò più una roggia in mezzo ai campi o un impianto pluvirriguo con gli stessi occhi di prima.
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