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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Ladri di biciclette
Di ritorsioni politiche, di Giri d’Italia, di sindaci arrabbiati e di assessori depotenziati
Pubblicato il 29-03-2024
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L’assessore Mariano Scotton costretto a guardarsi il Giro d’Italia in televisione, seduto sul divano, col telecomando vicino e con una ciotola di pop corn: è la scenetta di un meme che abbiamo realizzato, rielaborando l’idea di un nostro affezionato lettore.
Si tratta ovviamente di un’interpretazione fantasy della notizia del momento, ma rende perfettamente l’idea.
Perché il caso politico di Pasqua a Bassano del Grappa è simbolicamente tutto racchiuso in questa immagine, per quanto fittizia: l’amministratore comunale che in questi cinque anni ha dato il massimo per vincere il Gran Premio della Campagna (elettorale), rimasto vittima di una foratura all’ultimo chilometro della tappa amministrativa.

È vero: il sindaco Elena Pavan, mettendo in atto quella che il coordinatore provinciale di Forza Italia e senatore Pierantonio Zanettin ha definito una “ritorsione” politica, ha tolto al suo assessore l’incarico di gestire l’organizzazione dell’arrivo di tappa a Bassano del prossimo 25 maggio, ma non gli ha ritirato le deleghe.
Scotton rimane quindi in giunta, ma proprio questo è il problema.
A due mesi ormai dal termine del mandato amministrativo, silurare l’assessore avrebbe comportato un rimpasto in giunta davvero complicato, dovendo nominare un suo sostituto “last minute” oppure ridistribuire ad altri le deleghe allo Sport, all’Istruzione e alle Politiche giovanili.
In due mesi - fatta eccezione per la grande giornata del Giro d’Italia, peraltro in piena campagna elettorale per il voto di giugno - rimane ancora poco da gestire e a tale scopo può bastare anche un assessore a mezzo servizio.
Ed è appunto questo il nodo della questione.
A seguito della decisione del sindaco e del relativo colpo di immagine subito dal destinatario del provvedimento, Mariano Scotton potrebbe avere tutte le motivazioni per prendere a sua volta una decisione uguale e contraria: e cioè presentare le dimissioni.
E non sarebbe nemmeno il primo, come insegna l’ex vicesindaco Roberto Marin.
Ma ciò andrebbe in contrasto con quel “garbo istituzionale” e “rispetto dell’amministrazione e dei cittadini” attribuiti al suo partito dal coordinatore provinciale di Forza Italia Zanettin.
In più, un’eventuale uscita di scena dell’assessore creerebbe ulteriori imbarazzi e sconquassi ad una maggioranza di centrodestra già da mesi sull’orlo di una crisi di nervi, di cui fa parte anche quella Lega che è l’attuale alleata di coalizione di Forza Italia (e non solo) per la competizione elettorale, pro candidato sindaco Nicola Finco.
Va pertanto da sé che fare un passo del genere a poche settimane dalle elezioni non sarebbe assolutamente cosa buona e giusta.
Personalmente io non credo che Elena Pavan raccoglierà “il caldo invito” rivoltole a mezzo stampa da Zanettin e cioè “valutare la questione con maggiore serenità”, reintegrando Scotton nell’incarico di organizzare gli aspetti logistici dell’arrivo di tappa.
La divergenza tra il sindaco uscente e i promotori della coalizione pro Finco, di cui l’assessore allo Sport e coordinatore cittadino di Forza Italia è uno dei capicordata, è ormai insanabile.
Quella coalizione, con la Lega in primis, l’ha scaricata e lei se l’è Legata al dito.
Molto probabilmente dopo Pasqua Elena Pavan scioglierà le ultime riserve e annuncerà la sua ridiscesa in campo, con il presumibile sostegno di Fratelli d’Italia e della sua lista civica, cinque anni dopo la sua clamorosa elezione al primo turno come new entry sponsorizzata politicamente proprio da Nicola Finco.
Ma intanto le restano due mesi di convivenza forzata in giunta comunale con i due assessori “infedeli” e oramai separati in casa Mariano Scotton e Andrea Viero.
E non a caso, oltre alla Pavan stessa, gli aspetti organizzativi e logistici dell’arrivo di tappa del Giro del 25 maggio saranno seguiti dai due componenti di giunta a lei nei secoli fedeli: il vicesindaco Andrea Zonta e l’assessore Giovannella Cabion.
Nel suo comunicato stampa di ieri, di cui al mio articolo “Calcio di punizione”, Mariano Scotton ha espresso testualmente il seguente pensiero:
“Ho stilato un accordo di coalizione con la Lega come cinque anni fa. La Lega non ha proposto la candidatura di Elena Pavan, ma ha proposto un altro nome. Cosa c’entro io in tutto questo, visto che faccio parte di un altro partito?”.
Per la serie: il “mea culpa” non abita più qui.
Chissà se lo Scotton immortalato dal meme ha davvero piacere a guardarsi in Tv quel Giro d’Italia da cui è stato escluso.
In caso contrario, facendo zapping col telecomando può sempre cambiare canale e sperare di imbattersi in un bel film d’epoca: Ladri di biciclette.
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