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Laura e…Hemingway

Soddisfazione in casa Bassanonet: Laura Vicenzi, curatrice del nostro canale Cultura, ha vinto a San Michele al Tagliamento il Primo Premio di Poesia “Nelso Tracanelli”. Ma la vera sorpresa è stata la cittadina sede del premio

Pubblicato il 09-11-2023
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Permettemi di esternare una gran bella soddisfazione, come direttore responsabile di Bassanonet. Anche se questa volta Bassanonet non c’entra o c’entra solo indirettamente.
Laura Vicenzi, storica e brava curatrice del nostro canale Cultura, ha vinto infatti a San Michele al Tagliamento (Venezia) il Premio biennale di Poesia “Nelso Tracanelli”.
Le dedico quindi questo articolo, su mia richiesta e non su sua proposta.

Laura Vicenzi riceve il premio dal sindaco di San Michele al Tagliamento Flavio Maurutto e dall’assessore alla Cultura Elena Zuppichin

Impresa non scontata: la collega non mi avrebbe mai proposto di scrivere di lei e non è stato facile convincerla a parlare di sé dopo il premio conseguito.
Laura fa parte dell’encomiabile categoria delle persone che non se la tirano e che non amano apparire sotto le luci della ribalta, per quanto ne abbiano pieno diritto.
Perché il suo palmares di scrittrice e poetessa è già ricco di medaglie d’oro: ha vinto una ventina di Primi Premi in tutta Italia, da Varese a Reggio Calabria, passando per Grosseto e Battipaglia (Salerno), per Vicenza e Firenze e per Torino e Roma, in concorsi nazionali sia di Narrativa che di Poesia.
Come se non bastasse, ci sono anche le medaglie d’argento: come il 2° Premio Narrativa al Concorso Internazionale “Franco-itaLIEN” bandito dall’Associazione L.I.E.N. e patrocinato dal Consolato di Metz (Francia).
Il bello è che io non lo sapevo, a riprova della sua riservatezza.
Sono venuto a conoscenza di questa sua vena creativa - che poi ho scoperto essere anche pluripremiata - per caso, quando un giorno mi ha scritto su WhatsApp che il 27 ottobre non poteva presenziare al concerto della PFM a Bassano perché doveva “ritirare un premio”.
E...boing! Mi è scattata subito la molla della curiosità.

Parliamo prima del nuovo Premio letterario che Laura Vicenzi ha aggiunto nella sua già cospicua bacheca.
Il Premio biennale di Poesia “Nelso Tracanelli”, giunto alla decima edizione, è organizzato dal Comune di San Michele al Tagliamento in collaborazione con l’associazione “La Bassa” di Latisana, la Società Filologica Friulana “G.I. Ascoli” di Udine, l’ARLeF (Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane), il CIRF dell’Università degli Studi di Udine e il Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia.
È quindi un premio “friulano” per quanto ospitato in un Comune della città metropolitana di Venezia, comunque affacciato sul fiume che segna il confine tra le due Regioni.
La finalità del Premio è quella di “ricordare e valorizzare la figura e l’opera di Nelso Tracanelli (1934-2002), poeta, scrittore e studioso della cultura friulana sanmichelina” e di “valorizzare la cultura friulana locale e la produzione letteraria in genere”.
Il concorso si sviluppa in due sezioni: poesia in lingua friulana e poesia in lingua italiana.
Il tema della decima edizione, per entrambe le sezioni, era: “Nella bassa, di là del fiume - Jù pa la bassa, di là da l’aga”.
Quel “di là del fiume” sa molto di Ernest Hemingway (autore di “Di là dal fiume e tra gli alberi”) e poi capiremo il perché.
Al concorso sono pervenuti 130 elaborati poetici, suddivisi nelle due sezioni.
E Laura Vicenzi ha vinto il Primo Premio nella sezione Lingua italiana con la poesia Underneath the bridge (“Sotto il ponte”): titolo, in omaggio al tema, preso dal testo di Something in the Way, celebre canzone scritta da Kurt Cobain dei Nirvana, gruppo che lei ama molto.
La cerimonia di premiazione si è svolta sabato 28 ottobre al municipio di San Michele al Tagliamento e la nostra Laura ha ricevuto il premio dal sindaco Flavio Maurutto e dalla Giovannella del Tagliamento e cioè l’assessore alla Cultura Elena Zuppichin.

Oggi, egregi lettori, impariamo anche una nuova parola: “tilaventino”.
Significato: “relativo al Tagliamento”.
Nelso Tracanelli, l’uomo di cultura a cui il Premio è dedicato, nato a San Michele al Tagliamento ma vissuto nella bassa friulana (morì a Latisana) è stato ricordato come “esponente di quella indomita e non sopita friulanità ‘concordiese’ viva nella riviera tilaventina della Provincia di Venezia”.
Anche qui va spiegata una cosa: il friulano ‘concordiese’ è la variante della lingua friulana parlata nella cosiddetta Destra Tagliamento in Provincia di Venezia, territorio della antica diocesi di Concordia.
In questo territorio bilingue, Laura Vicenzi riferisce di avere goduto di un’accoglienza straordinaria che ha portato anche arricchimento culturale grazie a una visita guidata alla cittadina, organizzata dal Comune e curata dallo storico Massimiliano Galasso, che ha fatto scoprire i tesori locali.
“Ho trovato un’ospitalità squisita - mi conferma Laura -, accanto a un bel desiderio espresso nei fatti di far conoscere la propria storia, il proprio territorio, elementi che testimoniano cura e amore verso le cose e le persone passate e presenti che lo hanno raccontato. La cultura non è questo?”.
“Scrivo da sempre poesie e racconti - continua, riferendosi alla sua passione -. Ho partecipato per qualche anno, dal 2005 al 2010 circa, a diversi concorsi banditi in Italia e anche all’estero, per curiosità, voglia di viaggiare e intento giocoso; ne ho vinti diversi in varie parti d’Italia.”
“Organizzo da anni corsi di scrittura e li pratico con interesse, tra i miei insegnanti ho avuto Marco Cavalli, Giorgio Vasta, Vitaliano Trevisan - prosegue -. È sempre un piacere vedere che i propri scritti sono apprezzati da persone che non ti conoscono, in particolare i testi poetici che hanno questa peculiarità: la capacità di far risuonare nella mente altrui echi e parole, immagini che navigano intorno e in un attimo, inattese, si riconoscono e diventano proprie.”
Ma hanno ancora un valore i concorsi letterari?
“I concorsi letterari - risponde la collega - possono essere veicolo di crescita e di miglioramento. Non tutti, è chiaro, perché esistono iniziative raffazzonate, gestite con imperizia, che hanno davvero poco di culturale se non il titolo.”
Il 2023 sta quindi per concludersi col Primo Premio vinto a San Michele, che però non è l’unico.
“Esaurita la curiosità, ho sospeso questa attività fino all’anno scorso - conclude Laura Vicenzi -. Quest’anno sono stata premiata a Ravenna “Alloro di Dante”, edizione 2023, concorso di Rinascimento poetico, organizzato insieme al Centro Dantesco dei Frati Minori e a Giunti Scuola e al concorso bandito da Centro Documentazione Handicap del Comune di Carrara “Fantastichandicap”. Per la pubblicazione ho un paio di progetti in volo.”

Anche se il tema centrale di questo articolo è il premio letterario, in Laura è sempre attiva la modalità “canale Cultura di Bassanonet”.
E, con l’occasione, riporta le tappe della sua visita guidata a San Michele al Tagliamento.
A cominciare - come riferisce - da San Michele Vecchio, “la “Cassino del Nord”, rasa al suolo dai bombardamenti nel 1944” e dalla visita “di uno dei tanti bunker disseminati sul corso del Tagliamento, allestiti negli anni della guerra fredda e in attività fino alla caduta del muro di Berlino”.
Poi c’è ”il cimitero austro-ungarico che ospita quasi 500 soldati collocato all’interno di quello della città “Im Tode Vereint” (affratellati nella morte), uno dei luoghi dell’itinerario “Walk of Peace”, un progetto co-finanziato dal fondo europeo Interregionale Italia-Slovenia”.
Peculiarità assoluta della cittadina sede del premio: “Il complesso Mocenigo-Biaggini-Ivancich, pieno di tesori storici.”
”È stato sede dell’Ospedale da campo prima italiano poi austro-ungarico negli anni della Grande Guerra - spiega ancora la premiata -. E luogo legato a doppio filo, come la famiglia proprietaria, a intellettuali come Antonio Fogazzaro, Ernest Hemingway, Ezra Pound.”
Già: perché è proprio qui che Ernest Hemingway era spesso di casa, quando la villa era un polo culturale di proprietà degli Ivancich, famiglia di possidenti veneziani originari di Lussimpiccolo. Fu in questo complesso residenziale che concepì l'idea del suo romanzo “Di là dal fiume e tra gli alberi”, ispirato anche dalle sue frequentazioni sentimentali con Adriana Ivancich.
Quello stesso scrittore e Premio Nobel che peraltro è ricordato anche a Bassano del Grappa per la sua giovanile permanenza in un’altra dimora storica vicina a un fiume: l’attuale Villa Ca’ Erizzo Luca, dove soggiornò come autista della American Red Cross negli ultimi mesi della Grande Guerra.
Insomma: siamo partiti da Laura Vicenzi e siamo arrivati a Hemingway.
Un bel viaggetto, davvero.

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