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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Tempo debito
L'allarme dell'Ordine dei Dottori Commercialisti: nel 2020 a Bassano le procedure da sovraindebitamento aumentate del 90%, con la presa in carico di circa 6,5 milioni complessivi di euro di debiti dei cittadini
Pubblicato il 09-04-2021
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Il comunicato stampa è piuttosto lungo, per cui il mio consueto preambolo sarà piuttosto breve. Vado quindi subito al sodo: aumenta a Bassano del Grappa il numero dei cittadini sovraindebitati. E aumenta di tanto: + 90% nel 2020, l'annus horribilis della comparsa del Covid. Il dato viene diffuso, tramite una nota trasmessa alle redazioni, dall'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Vicenza. Il valore complessivo delle procedure di composizione del sovraindebitameto intraprese nel solo ultimo anno nella nostra città ammonta a circa 6,5 milioni di euro, con un valore medio per singola pratica di 175 mila euro. È la clamorosa dimensione del problema che si evince dal numero delle persone che si rivolgono allo sportello dell'Organismo di Composizione della Crisi da sovraindebitamento, istituito a Bassano del Grappa nella sede dell'ex Tribunale di via Marinali.
La procedura di sovraindebitamento costituisce comunque uno strumento importante per risolvere situazioni di crisi economico-finanziaria altrimenti prive di altre reali vie d'uscita, come dal comunicato stampa che riportiamo di seguito:
L'ex Tribunale di via Marinali, sede dello sportello dell’Organismo di Composizione della Crisi da sovraindebitamento (foto Alessandro Tich)
COMUNICATO
NEL 2020 A BASSANO +90% DI PROCEDURE DA SOVRAINDEBITAMENTO.
Monti (commercialisti): “Fondamentale la vicinanza ai cittadini in difficoltà: nell’ultimo anno 37 nuove procedure, erano 61 in totale nei 3 anni precedenti.”
Lo sportello dell’Organismo di Composizione della Crisi da Sovraindebitamento di Bassano del Grappa, attivo per prestare aiuto a chi si è sovraindebitato e cercare di risolvere le situazioni da eccesso temporaneo di debiti, nel suo primo anno di attività ha analizzato 37 posizioni di cittadini sovraindebitati del bassanese, di cui 7 confluite in procedure di accordo creditori, 5 in procedure di piano del consumatore, 10 in procedure di liquidazione del patrimonio, mentre le restanti 15 sono in corso di analisi. Il 70% dei soggetti sovraindebitati sono privati cittadini, mentre il restante sono professionisti o piccoli imprenditori non fallibili. Il valore complessivo dei debiti esaminati nelle procedure dell’ultimo anno, è pari a circa 6,5 milioni di euro di debiti con un valore medio per singola pratica di circa 175 mila euro.
Nato da una sinergia tra l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, il Comune di Bassano e il Tribunale di Vicenza, lo sportello dell’Organismo di Composizione della Crisi da sovraindebitamento, situato al primo piano di Palazzo Antonibon (sede Tribunale) in via Orazio Marinali, a causa dell’emergenza Covid è raggiungibile telefonicamente al numero 351 1142002.
Per verificare i requisiti di ammissione ed attivare la procedura i cittadini sovraindebitati possono rivolgersi allo sportello che presterà assistenza a famiglie, consumatori, piccoli imprenditori, imprenditori agricoli, artigiani, professionisti alle prese con uno stato di indebitamento che non sono più in grado di gestire e di risolvere da soli. Sul sito dell’Ordine dei Commercialisti tutte le informazioni: www.odcec.vicenza.it
Sul territorio bassanese sono attivi 9 gestori iscritti all’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Vicenza, si tratta dei professionisti: Alessandro Motta, Marzia Lafasciano, Chiara Stefani, Manuela Rossi, Debora Rubini, Riccardo Mosele, Marialaura Toffolon, Lorenzo Zotta e Guerrino Marcadella.
Attraverso la procedura di sovraindebitamento più adatta si realizzerà un vero e proprio concordato dei creditori alla fine del quale il debitore sarà considerato libero da ogni debito ancora non onorato. La posizione del debitore sarà riabilitata attraverso l’esdebitazione, concedibile a giudizio del giudice in caso di procedura liquidatoria, con la possibilità di “ripartire da zero” senza il peso di debiti pregressi. Tra i debiti che non possono essere stralciati, ma possono essere solamente dilazionati, vi sono le risorse proprie dell’Unione europea, l’Iva e le ritenute d’acconto dichiarate e non versate.
La procedura si potrà concludere con un “accordo del debitore” o “piano del consumatore” o con “la liquidazione del patrimonio” che, se omologati dal Tribunale, diventeranno vincolanti per i creditori.
I costi della procedura sono determinati dalla legge, sia per quanto riguarda il compenso al gestore della crisi nominato dall’Organismo di Composizione della Crisi, sia per i costi amministrativi di gestione della procedura da parte dell’O.C.C., e variano in funzione della tipologia, complessità e del valore dell’attivo patrimoniale realizzato o dell’accordo concordato.
Alla fine del 2020 ci sono state 3 importanti novità introdotte con la legge numero 176 del 18 dicembre: è stata ampliata la definizione di consumatore, considerando tale non solo la persona fisica che agisce per scopi estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale, ma anche l'eventuale socio di società di persone (SNC e SAS) per i debiti estranei a quelli sociali.
Un'altra novità riguarda il fronte degli accessi alla procedura perché i componenti di una stessa famiglia possono presentare un'unica procedura di composizione della crisi quando siano conviventi o quando il sovraindebitamento abbia un'origine comune. Inoltre sul fronte dell'esito della procedura, il debitore persona fisica meritevole, che non sia in grado di offrire ai propri creditori alcuna utilità, nemmeno in prospettiva futura, può accedere all'esdebitazione solo per una volta, fatto salvo l'obbligo di pagamento del debito entro quattro anni dal decreto del giudice, nel caso in cui sopravvengano utilità rilevanti che consentano il soddisfacimento dei creditori in misura non inferiore al 10%. A questo scopo eventuali finanziamenti ricevuti non sono da considerarsi utilità.
«Questo primo anno di attività dello sportello a Bassano è stato caratterizzato dall’emergenza sanitaria che ha costretto i professionisti-gestori dell’organismo a lavorare da remoto, con una interruzione dell’attività di almeno un trimestre - osserva Margherita Monti, presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Vicenza -, tuttavia il servizio al territorio e la vicinanza ai cittadini in difficoltà sono stati fondamentali, lo dimostra il fatto che negli ultimi 4 anni il numero delle posizioni da sovraindebitamento del Bassanese è di 61 di cui ben 37 negli ultimi 12 mesi, ovvero dall’avvio dell’iniziativa congiunta tra Comune di Bassano, Tribunale e Ordine dei Commercialisti».
«Lo sportello dell’Organismo di Composizione della Crisi da Sovraindebitamento è uno strumento prezioso, soprattutto in questo periodo - sottolinea il sindaco Elena Pavan -. Cercare un aiuto che possa essere davvero risolutivo e che possa accompagnare in un percorso che aiuti a risolvere le difficoltà è fondamentale e con la pandemia molte persone e molte aziende si sono trovati ad affrontare nuovi problemi; è importante che sappiano che c’è un riferimento cui rivolgersi».
«I dati confermano che la scelta di attivare un servizio di ausilio, quale quello strutturato in sinergia con l’Ordine dei Commercialisti di Vicenza ed il Comune di Bassano del Grappa, ha recepito una necessità del territorio aggravata dall’emergenza in atto - dichiara Alberto Rizzo presidente del Tribunale di Vicenza -, è auspicabile dunque che l’iniziativa possa essere replicata anche in altri territori della Provincia, in considerazione delle conseguenze economiche della pandemia che rendono il bisogno di ricorrere alle procedure di sovraindebitamento sempre più diffuso e urgente».
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