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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
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Essere o non essere
Prorogata di una settimana la chiusura del Ponte per il montaggio della trave di impalcato: si prosegue fino a venerdì 19 febbraio. In ritardo l'arrivo della “tiranteria”, proveniente dalla Danimarca
Pubblicato il 11-02-2021
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Ma guarda un po'. Ci stavamo tutti preparando, in particolare i residenti e i commercianti di via Angarano e dintorni, per la riapertura del Ponte dopo tre abbondanti settimane di lockdown del monumento, e cioè dallo scorso mercoledì 20 gennaio, per la posa della trave reticolare di impalcato. Data annunciata della riapertura al transito: venerdì 12 febbraio, vale a dire domani. E invece no. Si va avanti per un'altra settimana.
Ne dà notizia un telegrafico comunicato stampa dell'amministrazione comunale, trasmesso nel tardo pomeriggio di oggi, che recita testualmente così:
“Non sono terminati gli interventi programmati dall’impresa INCO s.r.l. sull’intero impalcato del ponte, con conseguente chiusura al transito, per il periodo individuato nell’ordinanza n. 12 del 14 gennaio 2021. É quindi necessaria una proroga della chiusura al transito del ponte fino a venerdì 19 febbraio 2021 o comunque fino al termine delle operazioni sull’intero impalcato.”

Il Ponte chiuso visto 'da fuori'. Foto di un lettore di Bassanonet
In allegato al comunicato l'amministrazione ha trasmesso anche la nuova ordinanza di proroga di chiusura del Ponte, che però dice sostanzialmente le stesse cose. Si attesta che “l’appaltatore ha la necessità di occupare l’intero camminamento del ponte fino a venerdì 19 febbraio 2021” e si dispone l'ulteriore chiusura fino alle ore 17.00 di quella stessa data “o comunque fino al termine delle operazioni sull’intero impalcato del ponte”.
Fine delle trasmissioni: non viene data al riguardo alcuna ulteriore informazione, soprattutto sul “perchè” si sia reso necessario lo spostamento di data.
E allora, in mancanza di specificazioni in tal senso da parte delle fonti ufficiali, occorre acquisire le notizie da altre fonti “bene informate”. E la notizia è questa: per completare la realizzazione della trave di impalcato dev'essere montato il sistema dei tiranti.
Ma la “tiranteria” arriva dalla Danimarca ed è in ritardo.
Già: dal lontano Regno di Danimarca. I cavi previsti per “tirare” la trave di legno sono in “acciaio inox AISI 316” e questa particolare lega di acciaio inossidabile, a quanto pare, non è reperibile o è difficilmente reperibile in Italia. Così almeno giustificano le competenti voci dalle stanze del Palazzo. Da qui la commessa alle acciaierie nel Paese di Andersen e della Sirenetta.
Pare che per velocizzare l'intervento sia stata richiesta la possibilità di utilizzare dei cavi in acciao zincato, più facilmente disponibili nel nostro Paese, ma la cosa sarebbe stata stoppata dal mancato consenso dei tecnici di progetto.
Dunque, ricapitolando: si è in attesa dell'arrivo dei cavi dal Nord Europa, dopodiché le maestranze della Inco dovranno febbrilmente porre fine alle operazioni di installazione della trave. E questo perché un'ulteriore proroga del lockdown del Grande Vecchio dopo il 19 febbraio sarebbe un gran motivo di imbarazzo politico per l'amministrazione, in considerazione dei disagi che soprattutto gli operatori economici in quel di Angarano devono sopportare in questo periodo di “interruzione” del principale flusso di comunicazione con il resto della città. In più, entro la stessa scadenza del 19, dovrebbero svolgersi le lavorazioni di risistemazione dei sottoservizi sul lato Angarano con Enel.
Stringiamo dunque i legni, pardon i denti, e giunti ormai a questo punto speriamo che tutto finisca nel termine stabilito.
A proposito: era danese anche Amleto. Essere o non essere stufi di continuare a scrivere di queste cose? Questo è il dilemma.
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