Ultimora
18 Mar 2024 16:07
Gli alberi del parco si chiameranno come i bimbi del paese
18 Mar 2024 15:45
Alla Cini di Venezia la mostra Visi dedicata a Mendini
18 Mar 2024 14:49
Università di Padova in aiuto alle donne vittime di violenza
18 Mar 2024 14:22
Cronaca
18 Mar 2024 13:55
A scuola di gondola, in barca i bambini delle scuole di Venezia
18 Mar 2024 13:48
Calcio: Hellas, società di Setti chiudono ogni causa con Volpi
18 Mar 2024 23:00
Juan Jesus: Acerbi mi ha detto "vai via, sei solo un negro"
18 Mar 2024 21:15
Russia, Putin festeggia la rielezione sulla Piazza Rossa. Usa e Europa: il voto è stato una farsa
18 Mar 2024 20:31
Fake news sulla morte di Carlo, Londra smentisce i media russi
18 Mar 2024 20:19
Governo diviso sul voto russo, scoppia il caso Salvini
18 Mar 2024 20:31
Quattro anni dal Covid, Mattarella, 'una sfida vinta assieme'
18 Mar 2024 19:58
Cambia la demografia, Intesa supporta senior e cargiver
Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Fuoco amico, anzi fraterno
Affondo di Fratelli d'Italia (Giangregorio e Pietrosante) sul caso Gallerie dell'Accademia-Museo Civico. “Mancando un assessore alla Cultura a tempo pieno, a Bassano la cultura è in mano alla Casarin da ormai un anno”
Pubblicato il 22-05-2020
Visto 2.491 volte
Fuoco amico, anzi fraterno. Il titolo questa volta non è farina del mio sacco, ma mi è stato suggerito da un mio fedele lettore, particolarmente sensibile alle questioni della cultura cittadina. Perché ancora una volta, e per l'ennesima volta, è arrivato in redazione un comunicato stampa fortemente critico di Fratelli d'Italia nei confronti dell'amministrazione Pavan, trasmesso in redazione dai due referenti locali del partito Nicola Giangregorio e Gianluca Pietrosante, rispettivamente segretario del Circolo di Bassano del Grappa e responsabile culturale provinciale. Anche in questa occasione i due rappresentanti di FdI - che, lo ricordiamo, fa parte della coalizione elettorale di centrodestra vincitrice alle amministrative di Bassano proprio un anno fa - puntano il dito sulla gestione della politica culturale in città, intervenendo sull'incalzante caso della “Pala di Sant'Anna”, il capolavoro di Jacopo Bassano velocemente restituito alle Gallerie dell'Accademia di Venezia, a seguito di un'operazione di cui la città di Bassano del Grappa è venuta a conoscenza solamente a cose fatte.
Le argomentazioni di Giangregorio e Pietrosante sono contenute in un comunicato stampa trasmesso ai media nella serata di ieri, che pubblichiamo di seguito:
Foto Alessandro Tich
COMUNICATO
Sulla questione della Pala di Sant’Anna di Jacopo Bassano riconsegnata alle Gallerie dell’Accademia interviene Fratelli d’Italia con il segretario locale Nicola Giangregorio e il responsabile culturale provinciale prof. Gianluca Pietrosante.
“Dopo il nostro ultimo intervento in merito alla politica culturale di Bassano del Grappa, speravamo che i nostri alleati della coalizione che rappresentano la città non dessero il fianco all’opposizione, e non apparissero poco trasparenti con i cittadini. Ahinoi non si è migliorato nulla, dato che progettualità e buon senso sembrino mancare per la gestione del nostro patrimonio culturale. Quando invece si vengono a scoprire quelle poche cose effettuate in ambito cultura tutto sembra aleggiare nel mistero e nell’anarchia.
Questa situazione non fa bene né a Bassano né ai suoi cittadini. Possiamo comprendere che ci siano le cosiddette clausole “ad nutum” per quanto riguarda la gestione di opere d’arte tra i vari istituti culturali, e che quindi la Pala di Sant’Anna dovesse essere restituita alle Gallerie dell’Accademia non appena l’avesse richiesta. Ma per come è stata gestita, la cosa conferma la nostra tesi per quanto riguarda l’attuale (seppur inesistente) politica culturale: manca una comunione di intenti e soprattutto amor patrio”.
Continuano i due referenti: “Per comunione di intenti l’impressione dall’esterno è quella che mancando un Assessore alla cultura a tempo pieno Chiara Casarin faccia inconsapevolmente il bello e il cattivo tempo. Questa situazione a dir poco confusionaria sicuramente ricade a discapito dei bassanesi. Il buon senso insegna che il direttore (in questo caso stiamo parlando di un consulente) dei Musei Civici sia, se non subordinato, cooperante con l’Assessore alla Cultura, cosa che non avviene proprio perché la cultura a Bassano è in mano alla Casarin da ormai un anno. Sfidiamo chiunque a dimostrarci il contrario. Inoltre, si scopre dagli organi di informazione del doppio ruolo ricoperto dalla stessa sia a Bassano, sia alle Gallerie dell’Accademia. Ovviamente non vogliamo insinuare nulla perché crediamo e siamo convinti nella buonissima fede della Casarin e che questo sia semplicemente il frutto di una (ennesima) coincidenza. Dispiace solamente che queste situazioni agli occhi dei cittadini (e anche nel rispetto della Maggioranza e delle Opposizioni) possano far emergere delle perplessità, per questo chiediamo più trasparenza in ogni tipo di operazione, dato che la stessa trasparenza fu un cavallo di battaglia della campagna elettorale. Per amor patrio intendiamo il trattamento che la Pala in questione del nostro Jacopo (diciamo nostro perché Bassano è il da Ponte e il da Ponte è Bassano) ci sia scivolata sotto il naso in quattro e quattr’otto senza neanche organizzare una cerimonia di commiato, dato che la Pala era a Pordenone dall’autunno scorso e non abbiamo potuto vederla neanche per l’ultima volta. Perché, dopo due mesi di chiusura dei Musei Civici causa COVID-19, questa poteva essere l’occasione di attirare cittadini e amanti della cultura di ogni dove per ravvivare il centro, magari cooperando con i commercianti in grave crisi economica e “affamati” di visitatori”.
Concludono i due responsabili: “Chiediamo semplicemente rispetto per la storia, la cultura e l’identità della città di Bassano. Se già l’allora sovrintendente delle Gallerie Giannantonio Moschini nella prima metà del XIX secolo aveva deciso che questo dipinto potesse trovare collocazione nella nostra città, è perché ciò permetteva la lettura dal punto di vista iconografico di quella che era l’evoluzione artistica del nostro Jacopo Bassano, che fu, non dimentichiamolo, protagonista del manierismo italiano dato che l’opera è datata 1541. Forse si poteva perlomeno tentare una strenua difesa dell’opera del nostro genio locale, altro cavallo di battaglia della campagna elettorale andato dimenticato, vale a dire la valorizzazione del “genio loci”. Ma invece, come riporta il comunicato del sito della Galleria, le nostre istituzioni ne sono state addirittura entusiaste”.
Il 19 marzo
- 19-03-2023Ritorno al Futuro
- 19-03-2021C'era una volta l'Asparago
- 19-03-2021Andreotti sul Ponte
- 19-03-2021Uccellato
- 19-03-2020On the road
- 19-03-2020Il virulento
- 19-03-2019Diritto a rovescio
- 19-03-2018Non ci resta che piangere
- 19-03-2015Breganze, furto di scarpe da Mengotti per 50mila euro
- 19-03-2014L'asparago cambia marcia
- 19-03-2014M5S Bassano del Grappa: una serata sulle “Città di Transizione”
- 19-03-2014Maria Nives, l'anticipatrice
- 19-03-20145 Stelle diviso 2
- 19-03-2011Asparago Bianco di Bassano DOP pronti … via!
- 19-03-2011La Pedemontana? Passa anche da Piazza Libertà
- 19-03-2010Scenari di un Veneto in noir
- 19-03-2010Vaccinazione antirabbica, ultima chiamata
- 19-03-2009“Concerto di Primavera” dei Lions: musica e solidarietà coi Solisti Veneti