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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Schegge di Ponte
Mauro Spigarolo (Fratelli d'Italia-AN) propone di affidare i materiali del Ponte degli Alpini che saranno demoliti nel restauro agli artigiani e artisti del territorio per creare esclusivi souvenir. Da vendere ai turisti per finanziare il restauro
Pubblicato il 19-07-2015
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L'idea, in sé, non è nuovissima. Nel senso che già altri hanno pensato alla interessante ipotesi di trasformare i “pezzetti” del Ponte di Bassano - che saranno rimossi nel futuro intervento di restauro del monumento - in originali souvenir per i turisti, dalla cui vendita ricavare ulteriori risorse per finanziare il restauro medesimo.
Ma quello che viene proposto da Mauro Spigarolo - referente per la cultura di Fratelli d'Italia-AN di Bassano del Grappa e candidato per lo stesso partito alle recenti elezioni regionali - rappresenta un'evoluzione del concetto.
Spigarolo propone infatti di ricuperare “tutti i materiali di scarto che saranno demoliti” nel corso dell'intervento e di affidarli agli “artigiani e artisti del territorio per creare oggetti, cimeli da vendere ai turisti ed ai bassanesi”.

Mauro Spigarolo
Secondo l'autore della proposta, anch'egli artista, sarebbe utile e dilettevole realizzare delle linee di oggettistica d'arte utilizzando i frammenti del manufatto palladiano altrimenti destinati allo smaltimento. Oggetti da vendere “in città durante il periodo dei lavori” col ricavato che “sarà destinato alla ricostruzione”.
E' quanto si legge in un comunicato stampa arrivato in redazione, che riportiamo di seguito:
COMUNICATO
Idea del nostro referente Mauro Spigarolo per il Ponte degli Alpini
L'idea è di recuperare, dal momento in cui inizieranno i lavori di restauro del Ponte Vecchio, tutti i materiali di scarto che saranno demoliti (legno, pietre, ecc.). Questi materiali, invece di essere smaltiti, saranno utilizzati da artigiani ed artisti del territorio per creare oggetti, cimeli da vendere ai turisti ed ai bassanesi: sculture, anelli, collane, orecchini, portachiavi, schegge, semplici reliquie, ecc. ecc., confezionate con un packaging, un brand ed una comunicazione accattivanti.
Questi “souvenir”, realizzati esclusivamente e artigianalmente con un pezzo del Ponte, saranno venduti in città durante il periodo dei lavori e tutto il ricavato sarà destinato alla ricostruzione.
Il lavoro degli artisti ed artigiani potrà essere ricompensato ed ognuno di loro avrà la possibilità di avere una indubbia vetrina, una promozione della propria attività e della propria eccellenza.
Sarà anche possibile, ed anzi andrebbe incentivato, realizzare delle “linee” esclusive da realizzare per le aziende del territorio, che potranno quindi acquistare una serie di “oggetti” unici e personalizzabili (marchiati ad esempio con il loro brand) da regalare allegandoli ai loro prodotti. Ad esempio, la distilleria Nardini, così legata al Ponte e la cui immagine è così radicata territorialmente, potrà creare una bottiglia esclusiva e numerata, contenente nel packaging una “scheggia del Ponte”, veicolando quindi una campagna di visibilità e di marketing del tutto innovativa ed efficace.
In tal modo chiunque conserverà un pezzo di storia e al contempo contribuirà personalmente al futuro.
Un pezzo del vecchio Ponte rimarrà nel ricordo di ognuno, ed ognuno sarà artefice di un pezzo del nuovo Ponte.
Di tutto questo potrà occuparsi una commissione costituita ad hoc e governata dall'ANA Montegrappa.
Credo si potrebbe dare origine ad un “risultato economico” enorme e ad un richiamo d'immagine e mediatico altrettanto affascinante.
Mauro Spigarolo
Fratelli d'Italia-AN
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