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Alessandro Tich
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Maltempo: disposta dal prefetto la chiusura delle scuole per domani e martedì. Lago del Corlo pronto ad essere invasato in caso di piene eccezionali. Attivata a Bassano la Protezione Civile Comunale. Zaia: “È come nel '66”
Pubblicato il 28-10-2018
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Maltempo: i bollettini meteo dell'Arpav annunciano abbondante pioggia sul Veneto anche per i prossimi due giorni. Per domani, in particolare, sono previste “precipitazioni diffuse e persistenti sulle zone centro-settentrionali, con quantitativi anche molto abbondanti sui rilievi e pedemontana”. I fenomeni “saranno generalmente più probabili e consistenti nella seconda parte della giornata”.
Per martedì, invece, è annunciata “instabilità residua in attenuazione” con “residue precipitazioni sulle zone montane e pedemontane, diffuse fino alla mattinata, poi sparse e in esaurimento a partire da ovest in seguito”.
Contestualmente, l'Unità di Crisi attivata dal presidente della Regione Luca Zaia e coordinata dall'assessore regionale alla Protezione Civile Gianpaolo Bottacin ha valutato ora per ora i modelli previsionali elaborati dagli esperti di Arpav.
Il Brenta sotto il Ponte Nuovo oggi alle 16 (foto Alessandro Tich)
In conseguenza delle considerazioni emerse, il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile della Regione Veneto ha decretato lo stato di “allerta rossa” su gran parte del territorio regionale (province di Belluno, Treviso, Vicenza, Padova e Venezia) fino alle ore 24.00 di martedì prossimo. Per quanto riguarda la giornata di domani, lunedì 29 ottobre, è stata dichiarata la “elevata criticità per rischio idraulico / allerta rossa” per il bacino idrografico Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone, unitamente ai bacini idrografici Piave pedemontano, Basso Brenta-Bacchiglione e Fratta Gorzone, Alto Piave, Livenza, Lemene e Tagliamento, Basso Piave, Sile e Bacino scolante in laguna.
Per il bacino Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone, che è quello che ci riguarda da vicino, è stato inoltre dichiarato la stato di “elevata criticità per rischio idrogeologico / allerta rossa” unitamente ai bacini Piave pedemontano e Alto Piave.
Sempre la Regione Veneto ha comunicato oggi che “i laghi di montagna utilizzati per la laminazione delle piene sono stati già predisposti nelle settimane scorse al livello minimo per far fronte a possibili eventi meteo estremi”. Nella fattispecie, il lago del Corlo ad Arsiè - assieme ai laghi di Santa Croce, Centro Cadore e Mis - è pronto “ad essere invasato qualora fosse necessario fare fronte a piene eccezionali”. Ancora il governatore Zaia ha firmato nel tardo pomeriggio un decreto con il quale, a partire da domattina e per tutta la settimana, viene vietata la caccia e la pesca sportiva su fiumi e laghi, in relazione all'ondata di maltempo che sta interessando il territorio. La Polizia Provinciale e le Guardie Venatorie eserciteranno la massima sorveglianza per evitare violazioni della disposizione.
Lo stesso presidente della giunta regionale ha firmato alle 17.30 la richiesta al presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte e al Capo del Dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli di mobilitazione del Servizio Nazionale della Protezione Civile.
La richiesta è stata avanzata nientemeno che “in considerazione delle previsioni elaborate dai modelli meteorologici ed idraulici che ipotizzano scenari riferibili agli eventi di piena del 1966”, preso altresì atto “di aver attivato tutte le forze in campo disponibili”.
Per quanto riguarda la nostra provincia, il prefetto di Vicenza ha emanato questo pomeriggio un'ordinanza di chiusura di tutte le scuole del territorio provinciale, pubbliche e private, di ogni ordine e grado, per i giorni di lunedì 29 e martedì 30 ottobre.
L'ordinanza è conseguente alle previsioni di peggioramento delle condizioni meteorologiche. La decisione del prefetto, presa in accordo col direttore dell'Ufficio Scolastico Provinciale, è stata motivata dall'esigenza di agevolare eventuali interventi di emergenza o di soccorso, evitando intasamenti alla circolazione stradale. Par tali ragioni, l'ordinanza prevede non solo la sospensione delle attività didattiche ma la completa chiusura delle scuole anche per il personale scolastico.
A Bassano del Grappa, dove il livello idrometrico del Brenta ha superato in giornata la quota di 2 metri alla stazione di misurazione dell'Arpav di Ca' Barzizza, questa mattina è stata disposta dal Comune la chiusura temporanea al transito del Ponte Vecchio, come riportato nell'articolo precedente. La decisione di sbarrare il Ponte al traffico pedonale è stata presa in via precauzionale alle 9.30, dopo che il livello del fiume aveva superato la soglia-limite, fissata dal Comune fino al termine dei lavori di somma urgenza per il puntellamento delle stilate 3 e 4, di 1,55 m. a Ca' Barzizza.
Nel primo pomeriggio il sindaco Riccardo Poletto ha convocato in municipio una riunione operativa con i gruppi di Protezione Civile e con gli uffici comunali per affrontare la situazione e le prospettive dei prossimi giorni. Nell'occasione è stato attivato il Centro Operativo Comunale (COC) della Protezione Civile, con un servizio di reperibilità immediata e ponte radio fino a mercoledì e comunque fino alla fine delle emergenze presso la sede dei Lavori Pubblici del Comune di Bassano del Grappa.
“Si esorta tutta la cittadinanza, soprattutto a partire dal pomeriggio di lunedì 29 ottobre, fino alla cessazione degli intensi fenomeni previsti - riporta un comunicato trasmesso in redazione dall'Amministrazione comunale -, di segnalare prontamente al 337 477037 (reperibilità ufficio strade del Comune di Bassano) eventuali impedimenti alla circolazione stradale dovuti ad allagamenti, frane o smottamenti.”
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