Ultimora
14 Oct 2025 20:52
Esplosione nel veronese, Milo Manara omaggia i Carabinieri
14 Oct 2025 17:36
Cdm decide funerali di Stato e lutto nazionale per i carabinieri
14 Oct 2025 16:45
Giuli sceglie Canziani per il Padiglione Italia di Biennale 2026
14 Oct 2025 14:46
Il Premio Cassiodoro al vescovo di Verona
14 Oct 2025 13:48
Filippo Turetta rinuncia ai motivi d'appello contro l'ergastolo
14 Oct 2025 12:10
Sclerosi multipla, nuove strategie di cura da Università Padova
14 Oct 2025 23:15
Manifestanti pro Pal a Udine con le transenne contro blindati. Feriti due giornalisti
14 Oct 2025 22:53
Qualificazioni mondiali, Italia-Israele 3-0, gli Azzurri si assicurano un posto ai play off
14 Oct 2025 20:54
Qualificazioni mondiali, in campo Italia-Israele
14 Oct 2025 20:33
Medio Oriente, Israele vuole tutti i corpi dei rapiti e chiude Rafah
14 Oct 2025 20:13
Francia: la mossa di Lecornu, sospesa la riforma delle pensioni
Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Regione Veneto: de profundis per le società “dannose”
Licenziata dalla 1° Commissione del consiglio regionale la proposta di legge del presidente Toniolo (Pdl) sulla soppressione delle società regionali improduttive, inerti o decotte. Tra queste anche Terme di Recoaro Spa
Pubblicato il 08-10-2013
Visto 3.147 volte
“Se ne parla da inizio legislatura, ma la giunta fino ad ora non aveva avuto il coraggio di agire sull'eventuale soppressione di società in perdita, dannose o inerti per le casse della Regione, ovvero che danneggiano tutti i cittadini del Veneto. Noi, senza alcun voto contrario alla proposta di legge, ora abbiamo rotto il ghiaccio.”
E' il commento del presidente della 1° Commissione Affari Istituzionali e Bilancio del consiglio regionale del Veneto, Costantino Toniolo (Pdl), alla fine della seduta dedicata all'esame e al voto della proposta di legge a firma dello stesso Toniolo “Soppressione delle società Ferrovie Venete Srl, Immobiliare Marco Polo Srl, Rocca di Monselice Srl, Società Veneziana Edilizia Canalgrande Spa, Terme di Recoaro Spa.”
“Nonostante l'avversità del capogruppo della Lega ad alcune modifiche - precisa Toniolo - nessuno dei presenti in commissione ha votato contro la mia proposta di legge emendata.”

Il presidente della Commissione Affari Istituzionali e Bilancio del consiglio regionale del Veneto Costantino Toniolo (Pdl) - Foto: archivio Bassanonet
Va in aula quindi una proposta di legge che sopprime società decotte come Ferrovie Venete Srl e Terme di Recoaro Spa, della quale - per la cronaca - negli anni recenti è stato membro del consiglio di amministrazione anche il leghista bassanese Luciano Todaro.
Proposta la soppressione - come specifica un comunicato del gruppo Pdl del consiglio regionale del Veneto - anche di “una società che tiene congelate delle risorse preziose in tempi di vacche magre come la Società Veneziana Edilizia Canalgrande Spa e l'Immobiliare Marco Polo Srl che gestisce villa Contarini, la reggia di Piazzola sul Brenta, ma che detiene la proprietà di alcuni immobili che in parte sono affittati alla stessa Regione”.
“Alcune di queste sono situazioni che definirle kafkiane è un eufemismo - sottolinea Toniolo -. Abbiamo analizzato in modo certosino i bilanci e le dotazioni delle società regionali. Un esempio eclatante viene proprio dalla Canalgrande Spa: gestisce la manutenzione e gli affitti di due palazzi di cui uno affittato alla Regione stessa; paga un amministratore unico (40mila euro l'anno), un collegio sindacale (30mila euro l'anno) e uno studio di commercialisti per la gestione (altri 40mila euro l'anno) perché non ha dipendenti.”
E prosegue Toniolo: “Il fine di questa società ad oggi? Locare due immobili della Regione al TAR e alla Regione! La società veneziana edilizia Canalgrande Spa ha un capitale sociale di 15milioni di euro e 2,9 milioni di euro in titoli in scadenza e 525mila euro in deposti bancari! C'è da chiedersi: ma perché tutte queste risorse sono lì e non possiamo utilizzarle in questo momento di crisi per il sociale e per rilanciare l'economia veneta sostenendo le PMI?”.
Chiudendo queste società la Regione - secondo le stime della 1° Commissione - avrà un rientro nelle immobilizzazioni che verrà valorizzato in una ventina milioni di euro. Il controvalore in titoli in scadenza, depositi bancari e liquidità sarà pari a 5 milioni di euro.
“Il progetto di legge oggi licenziato - prosegue la nota del gruppo Pdl in Regione - vuole dare concretamente avvio ad una radicale revisione dei criteri che devono ispirare la gestione del patrimonio immobiliare regionale: i beni devono fruttare e qualora la Regione non sia in grado di raggiungere questo obiettivo lasci al mercato la possibilità di farlo.”
La norma finanziaria della proposta di legge fa confluire le risorse ricavate dalla soppressione delle società nelle voci “Interventi sociali”, “Sviluppo del sistema produttivo e delle piccole e medie imprese" e “Cultura” del bilancio pluriennale 2013-2015. L'ultima parola spetta ora all'aula del consiglio di Palazzo Ferro-Fini a Venezia.
Il 15 ottobre
- 15-10-2024La Banda Tassotti
- 15-10-2024Il Gabinetto occupato
- 15-10-2024Conti separati
- 15-10-2023Cirino acceso
- 15-10-2023L’altra metà del palco
- 15-10-2022Alice in Canovaland
- 15-10-2022Canova in Buona Parte
- 15-10-2020Quando la misura è colma
- 15-10-2020La collina dei topi
- 15-10-2019Generazione SPRAY
- 15-10-2016Partenza a razzo
- 15-10-2015A loro insaputa
- 15-10-2015Missili Patriot
- 15-10-2014Bassano, tavola rotonda “+cibo -spreco”
- 15-10-2014Ponte Vagabondo
- 15-10-2014Ebola: “Pronto Soccorso e 118 preallertati”
- 15-10-2013The Final Countdown
- 15-10-2013Ladri ancora in azione: rubati monili e 200 litri di gasolio
- 15-10-2011Donazzan: "Draghi si vergogni"
- 15-10-2011Gli indignati di Bassano
- 15-10-2011Gran parata per il centro socio-sanitario
- 15-10-2010La Pedemontana? Sarà “verde”
- 15-10-2010“Cercasi Robin Hood disperatamente!!!”