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Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

Lo stoccafisso...che unì l'Europa

60 stoccafissi a rimorchio di una Fiat 500 da Røst a Venezia: la Confraternità del Bacalà lancia la “Via Querinissima” in onore di Pietro Querini, che “importò” nel Veneto il bacalà. Domenica tappa a Bassano, a bordo di una zattera

Pubblicato il 27-08-2012
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Lo stoccafisso? Sulla copertina dell'opuscolo informativo della “Via Querinissima” - l'ultima nata tra le iniziative promosse dalla Venerabile Confraternita del Bacalà alla Vicentina nel nome del pregiato merluzzo norvegese - viene definito “Il pesce che unì l'Europa”. Vaglielo a dire alla Merkel e al premier greco Samaras.
Fatto sta che nell'Anno del Signore 1431 il nobile e capitano veneziano Pietro Querini, sopravvissuto con pochi marinai al naufragio della sua nave nei mari del Nord, fu trasportato dalla corrente fino a Røst, sulle sperdute Isole Lofoten, oltre il Circolo Polare Artico. Soccorso dalla popolazione locale, successivamente riprese la via del ritorno verso Venezia con un dono di 60 stoccafissi, ripercorrendo le stesse strade - tra Svezia, Belgio, Germania e Svizzera - che il pesce essiccato in Norvegia già faceva per raggiungere le Alpi.
Fu in questo modo, secondo la tradizione, che la Repubblica di San Marco conobbe quello che oggi, impropriamente, è conosciuto e rinomato come il “bacalà”, divenuto nel frattempo in quel di Vicenza il piatto forte, e riconosciuto a livello internazionale, della gastronomia locale.

Stoccafissi norvegesi in essicazione. 60 esemplari stanno attraversando l'Europa lungo la "Via Querinissima"

E così, per celebrare i suoi 25 anni di attività, la Confraternita ha ben pensato di rendere nuovamente omaggio all'epopea del Querini - dopo averne ripercorso, nel 2007, il viaggio da Venezia a Røst a bordo di un'imbarcazione - ripercorrendo l'itinerario del suo altrettanto avventuroso percorso di ritorno, ribattezzato per l'occasione “Via Querinissima”.
Quasi quattromila chilometri in giro per l'Europa alla guida di una Fiat 500 di colore giallo - o, se preferite, color polenta - che dallo scorso 6 agosto, con un equipaggio di quattro persone coordinato dal vicepresidente della Confraternita Fausto Fabbris, e un seguito di tre camper - sta trasportato un carico di 60 stoccafissi, opportunamente stivati in un apposito rimorchio e destinati, come quasi 600 anni fa, al definitivo approdo in Laguna.
Partita in pompa magna da Røst, e dopo una prima tappa via mare fino alla costa norvegese, la colorita delegazione ha attraversato 11 Paesi, incontrando sindaci e autorità locali e toccando tutte le tappe effettuate, nelle sue peregrinazioni verso casa e col suo carico di pesce secco, dal capitano veneziano: tra cui Trondheim e Bergen in Norvegia; Söderköping e Göteborg in Svezia; Cambridge, Canterbury e Londra in Inghilterra; Bruges, in Belgio; Augsburg in Germania e ancora la Via del Reno fino a Basilea, in Svizzera. Compiute anche - nel nome del bacalà - alcune digressioni istituzionali: alle sedi europee di Bruxelles e di Strasburgo e ancora a Pforzheim e a Mühlacker, città tedesche gemellate rispettivamente con Vicenza e con Bassano del Grappa.

La tappa bassanese della “Via Querinissima”

Il coinvolgimento di Bassano non è casuale: la nostra città fa infatti parte a pieno titolo della “Via Querinissima”, rappresentandone anzi una delle tappe più significative. Accadrà domenica prossima, 2 settembre: alle 10 di mattina, i 60 stoccafissi partiti da Røst e entrati in Italia via Brennero-Bolzano-Trento saranno caricati in via Pusterla a bordo di una particolare zattera, costruita “in diretta” il giorno prima (sabato 1 settembre, a partire dalle 9 e sempre in via Pusterla) dagli Zattieri del Brenta.
“Sarà una zattera multipla - spiega il presidente degli Zattieri del Brenta, Romeo Lazzarotto - formata da tre elementi di quattro metri ciascuno, per un totale di 12 metri di lunghezza e 39 tronchi, e guidata a due remi.”
La zattera inizierà quindi la sua navigazione, passando sotto il Ponte di Bassano e attraccando alla Bottega Nardini, dove è previsto l'incontro ufficiale con le autorità. Quindi il mezzo fluviale proseguirà fino al vicino Porto di Brenta, dove i 60 stoccafissi saranno nuovamente caricati sulla Fiat 500 per il rush finale del loro lungo tour europeo: Sandrigo - Vicenza - Venezia.
Il tratto bassanese della “Querinissima” sarà un omaggio simbolico, via acqua, agli antichi commerci dei prodotti del Nord, stoccafissi compresi, che ai tempi della Serenissima annoveravano le zattere del Brenta tra i corrieri espresso più efficaci ed affidabili.
Ma non è tutto: sempre domenica 2 settembre, dalle 11 alle 13 e dalle 16 alle 18.30, sul belvedere di Palazzo Sturm sarà possibile degustare (ticket 10 euro) il menù “Querinissimo”, con quattro ricette classiche di stoccafisso realizzate a cura di altrettanti chef del Gruppo Ristoratori del Bacalà alla Vicentina: la Lofoten Fiskesuppe (Zuppa di merluzzo e salmone delle Isole Lofoten) a cura del Ristorante Al Pioppeto di Romano d'Ezzelino; il Bacalà alla Fiamminga, cucinato dal Ristorante Castello Superiore di Marostica; lo Stoccafisso alla Trentina (“Stofiss dei Frati”) proposto dal Ristorante Trevisani di Bassano e l'immancabile Bacalà alla Vicentina, cotto e servito dalla Trattoria dalla Nana di Romano d'Ezzelino.
L'evento - che si avvale della collaborazione, fra gli altri, anche degli alpini - è stato presentato oggi in una conferenza stampa alla Loggia Nardini, introdotta dal padrone di casa Giuseppe Nardini e coordinata da Otello Fabris, organizzatore dell'itinerario bassanese della “Via Querinissima”, con gli interventi del sindaco Stefano Cimatti, del presidente della Confraternita del Bacalà alla Vicentina Luciano Righi, del presidente degli Zattieri del Brenta Romeo Lazzarotto e dell'assessore al turismo Alessandro Fabris.
“Un'iniziativa - affermano i promotori - che, in un momento di crisi della solidarietà europea, esce dagli schemi costituiti per ricercare l'amicizia tra i popoli attraverso un basilare comun denominatore: la tradizione gastronomica."
Il Bacalà Comune Europeo? E' cosa fatta.

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