Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Pubblicato il 29-06-2012
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L'ultima cosa che ha venduto sono stati i bigoli de Bassan.
Ne aveva ancora tre scatole, le ultime della serie, e a comprarle è stato un signore entrato in negozio poco prima dell'orario di chiusura. Il cliente ha pagato due confezioni, la terza gli è stata data in omaggio.
Dopodiché Andrea Dalla Rosa, titolare della salumeria-gastronomia Dalla Rosa in via Bellavitis, in pieno centro storico a Bassano del Grappa, si è tolto il camice bianco e in maglietta e braghe corte ha cominciato a sbaraccare. Dietro la saracinesca, chiusa definitivamente, la fatidica scritta sulla vetrina: “Giovedì 28 giugno ultimo giorno di apertura”.
Andrea Dalla Rosa chiude la saracinesca del negozio per l'ultima volta (foto Alessandro Tich)
Si è conclusa così, ieri sera, la pluridecennale storia di una delle più note botteghe tradizionali della città, negozio a conduzione famigliare presente in centro dal 1938 e in via Bellavitis dal 1963. Un altro pezzetto della “Bassano Doc” che deve fare i conti con il mutare dei tempi.
Lo avevamo già scritto lo scorso gennaio, in un nostro articolo dedicato alle chiusure eccellenti di negozi e pubblici esercizi nel salotto buono della città: nei confronti di Dalla Rosa l'anno scorso è arrivato lo sfratto forzato - con intimazione di lasciare il locale entro il prossimo luglio - ad opera della società immobiliare proprietaria dello stabile di cui la salumeria si trova al piano terra, causa lavori di ristrutturazione dell'edificio.
“Sarei potuto tornare qui a lavori ultimati - ci ha detto ieri sera Dalla Rosa, come già ebbe a dirci all'inizio dell'anno - ma la proprietà mi ha chiesto un affitto insostenibile.”
Morale della favola: non ci resta che andarcene. Con grande rammarico per i tanti frequentatori di questo piccolo angolo di delizie gastronomiche.
Quello che ieri ha chiuso l'attività, infatti, è stato molto più di un semplice negozio di alimentari: ovvero un luogo di incontro e di spesa “socializzante”, come tutte le vere e tipiche botteghe di prossimità dovrebbero essere, dove accanto al prodotto tipico da assaggiare o al formaggio o al salume da consigliare c'erano sempre una buona parola e un'occasione per fare quattro chiacchiere.
Iniziata 49 anni fa da Franco Dalla Rosa, notissimo commerciante poi approdato alla meritata pensione, negli ultimi anni l'attività del punto vendita di via Bellavitis è stata presa in mano, con passione e competenza, dal figlio Andrea che già affiancava il padre e gli altri famigliari e collaboratori dietro il bancone.
“I clienti affezionati - ci ha confidato Andrea - hanno anche cercato un posto dove farmi riaprire”. Un fatto che la dice lunga sul particolare rapporto umano che nasce, con il tempo, tra venditori e acquirenti nel commercio della tradizione.
Ma Dalla Rosa, in realtà, non chiude bottega definitivamente. Quello che finisce è un capitolo di storia, non certamente il lavoro di famiglia.
“Adesso vedremo di poterci trasferire da qualche altra parte, staremo a vedere dove e quando”, ci dice il diretto interessato. Coi tempi che corrono, un negozio che chiude ma che ha ancora voglia di riaprire è già una notizia.