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Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
Michela Marzano a Palazzo Roberti
Appuntamento con l’autrice di “Volevo essere una farfalla” giovedì 27 ottobre alla libreria Palazzo Roberti
Pubblicato il 26-10-2011
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Giovedì 27 ottobre alle ore 18 alla libreria Palazzo Roberti Michela Marzano presenta il suo nuovo libro Volevo essere una farfalla. Come l'anoressia mi ha insegnato a vivere, edito da Mondadori. L’autrice, un'affermata filosofa che vive a Parigi dove insegna all’Università Descartes, è considerata un'autorità negli ambienti della società culturale parigina, ha pubblicato numerosi saggi e articoli di filosofia morale e politica e ha compiuto studi approfonditi sull’etica del corpo. Nel suo libro autobiografico Michela Marzano rende pubblica una storia personale faticosa, lo fa illuminando i coni d’ombra di una vita apparentemente costellata solo di successi e utilizzando come chiave di lettura il pensiero critico, razionale, il linguaggio della filosofia messo accanto a quello della narrazione, del diario, tutti insieme a servizio della comprensione di quell'attrito tra l’essere che siamo e il dover essere che non ci corrisponde che tanto spesso ci provoca un dolore che non riusciamo a dire. Tra le pagine Michela Marzano racconta il percorso di psicoanalisi intrapreso per indagare i complessi meccanismi di controllo e di ricerca di perfezione che si mettono in atto per forgiare un’identità seducente che corrisponda ai modelli vincenti attesi dagli altri; parla con sincerità del rapporto difficile con il padre e con l’amore; narra lo sprofondamento nella patologia dell’anoressia e dell’autodistruzione e la risalita fiduciosa e insieme disincantata che ha percorso lavorando tanto questa volta per sé. Mettere a nudo la propria fragilità equivale a riconoscerla, ad arrivare ad accettarla e a credere nella possibilità dell’esistenza di una via d’uscita. A questo proposito l’autrice ha detto: “In questo libro racconto la mia storia. Pensavo che non ne avrei mai parlato, ma col passare degli anni parlarne è diventata una necessità. Per mostrare chi sono e che cosa penso. Perché, forse, senza quella sofferenza non sarei diventata la persona che sono oggi. Probabilmente non avrei capito che la filosofia è soprattutto un modo per raccontare la finitezza e la gioia. Gli ossimori e le contraddizioni. Il coraggio immenso che ci vuole per smetterla di soffrire e la fragilità dell'amore che dà senso alla vita”. L’appuntamento è a ingresso libero.
Michela Marzano
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