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“Architetture del corpo” con Yasmeen Godder
Dal 13 al 15 luglio, alle “Bolle” di Nardini, Operaestate Festival punta i riflettori sull'astro emergente della coreografia israeliana
Pubblicato il 10-07-2010
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C'è grande attesa per il nuovo appuntamento ambientato da Operaestate Festival Veneto alle “Bolle” di Nardini.
Da martedì 13 a giovedì 15 luglio, alle ore 21.20, la scena dell'avveniristica architettura darà infatti spazio a una vera star della nuova scena contemporanea internazionale: Yasmeen Godder.
Il progetto - presentato in prima assoluta - inaugura la sezione danza “Architetture del corpo” di Operaestate, il festival promosso dalla Città di Bassano del Grappa con la Regione del Veneto e le altre città palcoscenico, in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, le Province di Vicenza, Padova e Treviso, la Camera di Commercio di Vicenza, gli istituti di credito e le aziende del Club Amici del Festival.
Yasmeen Godder
Yasmeen Godder, astro emergente della coreografia israeliana, ambienta dunque un progetto site specific tra le trasparenze architettoniche delle Bolle Nardini progettate da Massimiliano Fuksas. Affiancata dal drammaturgo Itzik Giuli presenterà alcuni estratti di un nuovo lavoro che debutterà nella sua versione definitiva nel 2011. Grazie all’incredibile opportunità offerta da Le Bolle Nardini questa serata evento sarà l’occasione ideale per sperimentare materiali della loro ricerca all’interno di uno spazio che mette i due creatori di fronte alla necessità di aprire un dialogo serrato con il luogo della performance.
L’evento, realizzato appositamente e in esclusiva per il festival, indaga i temi dell’identità e del cambiamento. A partire da una serie di domande, dalle più banali e fantasiose a quelle più serie e profonde legate ad esperienze capaci di segnarti la vita, i performer andranno a mettere in discussione lo spettatore.
Il processo creativo tende a riflette sulla complessità dell’individuo e sul bisogno che abbiamo di stare in contatto con noi stessi, per superare dubbi e paure come quella di scomparire, di essere assente agli occhi degli altri, di non essere abbastanza, di trasformarsi in “qualcun altro da sè”. Il lavoro dei sei straordinari danzatori: Dalia Chaimsky, Shulamit Enosh, Tsuf Itschaky, Danny Neyman, Anat Vaadia, Sara Wilhelmsson mira a farli riappropriare della propria individualità, rendendo lo spettatore testimone dell’intimità di qualcun altro.
Per il percorso di ricerca è stato fondamentale anche il contributo di Vanna Artuso, Mirella Bagliana, Caterina Bellò, Paolo Bertolin, Franca Fiorese e Nicola Parolin, sei over 60 del Centro Anziani di Bassano che saranno coinvolti nella performance, creando un ponte tra generazioni e culture, distanti ma capaci di condividere incubi e sogni, sospesi tra la voglia di esserci e la paura di non essere abbastanza.
Yasmeen Godder è nata a Gerusalemme e si è trasferita a New York con la sua famiglia all’età di 11 anni dove si è diplomata in danza presso la Tisch School of the Arts. Nel 1999, è tornata in Israele scegliendo come sede la città di Jaffa. Da allora i suoi lavori sono stati presentati al Suzanne Dellal Dance Center di Tel Aviv, e hanno girato i più importanti teatri e festival del mondo. Ha vinto numerosi premi incluso il prestigioso Bessie Award di New York nel 2001. Finora ha creato sette coreografie da serata: “Hall” (2001), “Sudden Birds” (2002), “Strawberry Cream and Gunpowder” (2004), “I Am” (2006), “Love Fire” (2009), e poi “Two Playful Pink” (2003) e “Singular Sensation” (2008), entrambe presentate a Bassano.
Lo spettacolo è a capienza limitata e a prenotazione obbligatoria presso la Biglietteria del Festival in via Vendramini a Bassano: tel. 0424.524214 - 0424 217811.
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