Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
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Il Jazz è improvvisazione, il Jazz è una forma d'arte, forse la quintessenza della musica, onirica, che può portare soddisfazione e nel contempo sconvolgimento, ma mai caos irrazionale. Tutto segue un filo, dall'assolo di basso e batteria, chitarra e pianoforte e non ultimo l'immancabile synth “Nord” suonato con maestria spezzando la linea che divide la classicità delle corde percosse e il suono moderno dell'elettronica.
L'“Hiromi 4tet” riesce a portare il Jazz e le sue variegate forme ad un livello decisamente elevato, con il carisma di chi, la musica, la sente a livello viscerale. La piccola grande pianista di origine Giapponese, Hiromi Uehara per l'appunto, sul palco assume le sembianze di una gioiosa bambina, si diverte nel ruolo che ricopre, sempre sorridente salta letteralmente sul seggiolino giostrandosi con maestria tra pianoforte e sintetizzatore.
Il concerto inizia con un pezzo intenso a cui segue la presentazione dell'ensemble con al basso Tony Grey, alla batteria Mauricio Zottarelli e John Shannon alla chitarra. Ognuno ha il suo ruolo, ognuno il proprio assolo, curato, anche la batteria assume il ruolo di strumento portante e non solo di classico accompagnamento ritmico.
La grintosa Hiromi Uehara (foto Nicola Parolin, Roberto Bosca)
E poi la prodezza: come stacco tra la prima e la seconda metà della serata, la band lascia libertà di espressione ad Hiromi e al suo pianoforte Yamaha, ed è subito l'estasi. Dita velocissime, quasi invisibili, si destreggiano su melodie intense e sincopate. Con lei sembra quasi di rivedere la sfida raccontata da Alessandro Baricco nel suo “900”. In quella parte il protagonista accendeva una sigaretta tra le corde incandescenti del pianoforte appena suonato, di sicuro qui, Hiromi, ha acceso l'anima Jazz dello spettatore.
Si chiude con l'acclamatissimo doppio bis e il pezzo forte che molti forse si aspettavano, la pazzesca “The Tom and Jerry Show”
Veneto Jazz ha sicuramente fatto centro venerdì sera, ed è pronta a riaccendere la fiamma con la Batuque Branko, formazione di percussionisti che sicuramente animeranno Piazza Libertà sabato 18 dalle 21.30 e domenica 19 dalle 19.30.