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Laura VicenziLaura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it

Incontri

Come Resistere, a questo Prof!

Mercoledì 14 giugno, Vincenzo Schettini ha inaugurato gli appuntamenti serali della settima edizione del festival

Pubblicato il 15-06-2023
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Mercoledì 14 giugno, a inaugurare gli appuntamenti serali della settima edizione di Resistere, il festival culturale della città di Bassano promosso dalla Libreria Palazzo Roberti, dopo l’apertura affidata al giornalista e criminologo Stefano Nazzi è stato l’atteso incontro con Vincenzo Schettini.
Una ventata di entusiasmo, quella portata in Sala Da Ponte dall’insegnante-influencer che spopola sui social e in libreria, preceduta da qualche colpo di vento che ha portato un po’ di pioggia e impedito in corsa di utilizzare la sede del Castello degli Ezzelini. La sala in attesa gremita all’inverosimile, con tanta gente rimasta anche in piedi, Schettini ha fatto il suo ingresso preceduto dall’ormai celebre conto alla rovescia tra gli applausi calorosi di un pubblico tra cui erano assiepati tantissimi giovani, ma in vero costituito da persone di ogni età.
L’occasione dell’incontro ha fatto capo alla presentazione del suo primo libro, La Fisica che ci piace, edito da Mondadori Electa, pubblicazione uscita nel 2022 che ha scalato in un soffio, come spesso fanno le opere uscite dal mondo dei social, le classifiche delle vendite e che ha ricevuto quest’anno il premio “Elsa Morante Ragazzi” per la sezione “Esperienze”.

Vincenzo Schettini a Resistere 2023 (foto di Lucrezia Pegoraro)

Grande presenza scenica — ha fisico, il Fisico dai capelli che sì un po’ ricordano Einstein ma molto di più quelli di Billy Idol&c, e li cura con idolatria — Schettini senza mai salire in cattedra ha parlato di Fisica invitando il pubblico a fare domande e a esprimere curiosità a tutto campo. Ha anche “interrogato” qualche fortunato, suscitando ricordi, risate e simpatia, ha insomma fatto propri palco e platea animando la presentazione con aneddoti, battute, canzoni, ma soprattutto facendo respirare nel caldo afoso della sala piena di gente la sua passione per la materia che ama da sempre e che insegna a scuola.
La formula di tanto successo pianta solide basi qui, è il veicolo che ha adottato accanto alle lezioni in classe che ha impresso una velocità da fantascienza alla sua popolarità e in qualche caso provocato alcuni “attriti” con il mondo della scuola. Con l’intento di rendere “più umana”, più amata, la disciplina che fu di Newton e di Einstein, ma anche di Pitagora, Schettini ha realizzato e divulgato sui suoi canali social video e podcast con lezioni, esperimenti, spiegazioni fruibili quasi tutti liberamente, e parte del materiale è stato trascritto nel libro, dove i capitoli trattano temi ardui come la relatività e la meccanica quantistica ma attraverso suggestioni e formule tradotte al ritmo di “Dammi tre parole”: tra “lampi, barche e Gin Tonic”, ad esempio, il prof prende occasioni di approfondimento dalla quotidianità, utilizza il problema delle fette biscottate che cadono sempre dalla parte della marmellata o si/ci pone domande sul perché delle “chiappe chiare”.
Il Prof spiega con facilità e con il sorriso, calcando la mimica e l’accento pugliese, e parole e fenomeni particolari governati dalle leggi della Fisica che appartengono al vivere quotidiano di ciascuno appaiono subito più chiari. Suona anche il violino Schettini, e la musica si sa è un gran canale di raccordo con i giovani, dove confluisce molta parte di ciò che le parole non dicono.
Ovvio che sia amato, un professore così, ma li abbiamo tutti in mente, con il giusto risentimento, i docenti giocherelloni circondati da tante bolle di sapone con dentro niente: be’, non pare proprio questo il caso. L’amore per la materia, suscitato a sua volta dall’incontro con un bravo insegnante ma anche dal fascino magico del Cern si legge chiaro, e la passione autentica è davvero contagiosa.
All’interno della “lezione” alla bassanese, il Prof nel corso dell’incontro ha inserito qualche ingrediente social d’obbligo (alcuni urletti da concerto: “Bassano!”, accenni al Mezzoemezzo, niente Ponte però: un meno), ha accolto con un gran sorriso i doni della grappa e della penna forniti dagli sponsor, ha girato video e scattato selfie, ma nel mezzo, a giuste dosi, ha anche messo in guardia i giovani sui miracoli delle cosiddette IA, le intelligenze artificiali che possono impigrire le menti e sull'incantamento da ChatGPT, e li ha invitati ad appropriarsi delle lingue, delle tecnologie, a leggere dei bei libri, quelli che piacciono.
Questo prof, che sta sperimentando nuove forme di equilibrio con il futuro che avanza, ci piace.

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