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Brassaï. L’occhio di Parigi

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Partite a scacchi con la vita

In Biblioteca a Marostica, in marzo una serie di appuntamenti per parlare di donne e Ragazze contro

Pubblicato il 07-03-2023
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Brassaï. L’occhio di Parigi

Una nuova rassegna, intitolata “Amici Libri”, ha preso il via a Marostica, Città degli Scacchi, mercoledì 1 marzo con un primo ciclo di incontri che hanno come tema principale le partite a scacchi con la vita, partite-duello che conducono, non sempre vittoriose, le Ragazze contro.
Nell’occasione dell’8 marzo e dintorni, dove fioriscono come mimose iniziative e manifestazioni dedicate alle donne, le associazioni culturali La Fucina Letteraria e Insieme per Leggere, in collaborazione con la Biblioteca civica “Pietro Ragazzoni”, hanno dato vita a una proposta che guarda alla letteratura, ma anche al cinema e al mondo delle serie televisive, dove al centro ci sono giovani donne che nelle loro opere, come è il caso di Sylvia Plath, o nel loro operato, come le ragazze interrotte descritte da Jeffrey Eugenides, Joan Lindsay e Susanna Kaysen nei loro libri, continuano a “vivere” perennemente giovani e a far parlare di sé e delle loro storie.
La rassegna è stata introdotta da una conferenza che ha avuto come relatore il critico letterario vicentino Marco Cavalli, che ha preso in esame la figura e l’opera letteraria di Sylvia Plath e il suo romanzo La campana di vetro, del quale trae ispirazione il libro di Kaysen La ragazza interrotta, che sarà uno dei tre libri-guida dei successivi approfondimenti condotti dal gruppo di partecipanti all’iniziativa (che è a ingresso libero, previa prenotazione). Materia dell'approfondimento anche le poesie, i diari e la produzione epistolare della Plath, con alcune tappe tra le pagine della corrispondenza intrattenuta dalla poetessa di Boston con la madre. Anche il rapporto con Anne Sexton (premio Pulitzer per la poesia nel 1967) amica della Plath come possono esserlo due donne, è stato tema della relazione. Sylvia Plath subì dei ricoveri in istituti psichiatrici, con relative torture, e morì suicida all’età di trent’anni nel 1963, sorte comune a altre giovani protagoniste della rassegna, ma il suo “essere contro”, anche se con un atteggiamento sempre dualistico e conflittuale, generato soprattutto dalla tensione tra la scelta di essere scrittore o di corrispondere ai canoni di donna che le erano imposti e che ella stessa a tratti sentiva impressi nelle carni. La decisione di togliersi la vita non ne fa in alcun caso una soccombente, prova ne è il lascito prezioso, pieno di vitalità, che porta la sua firma, ha puntualizzato Cavalli.

Marco Cavalli con Laura Primon, a Marostica

Restando in tema di donne, e di scontro forza-fragilità, lo scorso febbraio Cavalli ha ridato vita come autore a un celebre e controverso personaggio letterario, Molly Bloom, dall’Ulisse di Joyce, interpretata a teatro con pennellate di ironia da Stefania Carlesso. In via generale, l’ironia e l’autoironia possono essere chiavi salvifiche in situazioni di disagio, anche se più spesso di quanto si immagini non sono sconosciute a chi ha comportamenti autodistruttivi, come ci dimostrano l’arte e la letteratura.
I testi che faranno da guida alla discussione del gruppo durante i tre incontri successivi, nei mercoledì seguenti di marzo, ospitati sempre nei locali della Biblioteca di Marostica, saranno oltre a quello di Susanna Kaysen (il 22 marzo), da cui nel 1999 è stato tratto un film diretto da James Mangold, con interpreti Winona Ryder e Angelina Jolie, Le vergini suicide, romanzo uscito nel 1993 seguito pochi anni dopo dal primo film scritto e diretto da Sofia Coppola (8 marzo) e Picnic a Hanging Rock (15 marzo), opera della scrittrice australiana Joan Lindsay pubblicata nel 1967; dal libro una decina di anni dopo è stato tratto un film diretto da Peter Weir, considerato un esempio importante del nuovo cinema australiano di fine anni Settanta, inoltre di recente è uscita una serie televisiva in sei episodi ispirata al romanzo. Interessante è anche la possibilità di poter effettuare dei confronti tra i diversi linguaggi espressivi che hanno veicolato i racconti di queste partite a scacchi con la vita di ragazze, partite in apparenza perse, ma grazie al lavorio della narrazione, dell’arte e della memoria, mai perdute.
Informazioni in Biblioteca: biblioteca@comune.marostica.vi.it.

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