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Brassaï. L’occhio di Parigi

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Brassaï. L’occhio di Parigi

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Teatro

Su fazzoletti di terra

Venerdì 12 agosto, nel giardino della Biblioteca di Valstagna, Operaestate con la compagnia bellunese Slowmachine rende omaggio all'opera di Giuseppe Taffarel

Pubblicato il 11-08-2022
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Brassaï. L’occhio di Parigi

Prende il titolo proprio da quel bellissimo e storico documentario di Giuseppe Taffarel, Fazzoletti di terra, il nuovo lavoro della compagnia bellunese Slowmachine, che debutterà in prima nazionale venerdì 12 agosto nel giardino della Biblioteca di Valstagna. Lo spettacolo, coprodotto da Operaestate Festival, è inserito nel cartellone della rassegna ed è stato realizzato in collaborazione con il comune della Valbrenta.
Slowmachine in questo lavoro, curato da Rajeev Badhan, firma un omaggio al documentarista Giuseppe Taffarel, originario di Vittorio Veneto, di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita, la cui capacità di osservare la vita, collegando la storia del singolo alla grande storia dell’umanità, emerge forte in corti come questo, piccole perle nella storia del cinema. Nel suo capolavoro neorealista del 1962, ambientato a Valstagna, Taffarel ha lasciato molto spazio alle azioni dei due protagonisti seguendoli da vicino. Il filmato riporta a un periodo storico particolare del nostro Paese, che deve rialzarsi dal conflitto mondiale.
Le ultime parole del documentario recitano: “All’inizio quando abbiamo avvicinato questi due contadini mentre spaccavano le pietre li avevamo guardati solo sotto il profilo umano ed economico, erano così isolati dal mondo che parevano al di fuori di tutto. Avevamo dimenticato che anch’essi fanno parte di noi, che sono parte attiva della nostra storia”.

Giuseppe Taffarel, di cui ricorre il centenario dalla nascita

Nella performance progettata da Slowmachine si guarda dunque al logorante lavoro di due contadini, una coppia di mezz’età, per i quali l’unico modo di sopravvivere è di strappare a mani nude fazzoletti di terra alla montagna, scavando tra i massi per conquistare terreno da coltivare.
Rajeev Badhan prosegue in questo lavoro la ricerca di Taffarel sulle relazioni tra teatro e cinema documentario, indagando nel contempo i luoghi oggetto della narrazione.
L'appuntamento avrà inizio alle ore 21. In caso di pioggia, lo spettacolo si terrà nel teatro parrocchiale di Valstagna.
Per informazioni: biglietteria Operaestate Festival, via Vendramini, 35 tel. 0424524214; www.operaestate.it.

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