Pubblicità

UnipolMove

Pubblicità

UnipolMove

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

Strappo tricolore

Clamorosa protesta di Apindustria e Confartigianato Bassano, che hanno disertato la sfilata della bandiera italiana dei record. All'origine della querelle con l'Amministrazione comunale: il ripristino dei pannelli imbrattati del Tempio Ossario

Pubblicato il 31-05-2016
Visto 4.890 volte

Messaggi Elettorali

Elena Pavan

Altro che drappo. Quello che è andato in scena domenica scorsa, in occasione della sfilata a Bassano del Tricolore più lungo del mondo, è stato un clamoroso strappo. Personaggi ed interpreti: da una parte i mandamenti bassanesi di Apindustria e Confartigianato, con i rispettivi presidenti William Beozzo e Sandro Venzo, e dall'altra l'Amministrazione comunale.
Le delegazioni delle due associazioni di categoria, con una decisione congiunta presa il giorno prima, non si sono infatti presentate alla sfilata dei “duemila reggitori” della bandiera dei record alla quale erano stati invitati anche i rappresentati delle realtà economiche e associative del territorio.
“La scelta - precisa Beozzo - non è stata un atto di indifferenza verso le commemorazioni per il Centenario della Grande Guerra, ma una forma di protesta nei confronti dell'Amministrazione comunale.”

Foto Alessandro Tich

Tutto trae origine dall'atto sacrilego della notte di venerdì 13 maggio, quando alcuni vandali firmatisi “Bassano antifascista” hanno imbrattato i pannelli lignei con le foto della Grande Guerra posti all'ingresso del Tempio Ossario - aperto al pubblico in forma provvisoria - e donati proprio dalle categorie economiche e da alcune aziende della città. Pannelli che sono stati prontamente sostituiti e ripristinati a cura delle stesse associazioni di categoria e da privati imprenditori, riuniti nel Comitato “Riapriamo il Tempio Ossario” che annovera come influente madrina l'assessore regionale Elena Donazzan.
Quelle stesse categorie economiche che hanno presentato denuncia contro ignoti per l'imbrattamento delle pareti esplicative all'entrata del Tempio, ovvero per “danneggiamento di materiale di proprietà”, e che sono intenzionate a costituirsi parte civile in un eventuale procedimento giudiziario contro i presunti responsabili dell'atto vandalico.
Quello che tuttavia ha fatto sobbalzare Beozzo e Venzo dalle rispettive sedie è stata la versione sul ripristino dei pannelli resa a stampa e Tv locale dall'Amministrazione comunale “che al Giornale di Vicenza ha rivendicato l'iniziativa presa e le spese sostenute per il restauro dei pannelli esterni al Tempio Ossario, proprio in vista del grande evento del Tricolore”.
“Si tratta di una grave inesattezza - tuonano i due presidenti -. La sostituzione dei pannelli non è stata voluta dal Comune ma dal Comitato “Riapriamo il Tempio Ossario" e questi ultimi lavori sono stati finanziati dalle nostre associazioni di categoria insieme all'imprenditore Attilio Gheller.”
“Non possiamo accettare - aggiungono i due imbufaliti portavoce di categoria - che altri se ne prendano il merito, mancando di rispetto a chi ha impiegato tempo, energia e risorse economiche per amore del Tempio Ossario, colmando spesso l'inerzia proprio delle istituzioni e la scarsa tempestività nel dare risposte adeguate.”
“Il Comitato che abbiamo costituito insieme all'assessore regionale Elena Donazzan - aggiunge Venzo - ha agito con spirito di abnegazione, generosità e gratuità ma non per questo può accettare che altri si prendano la paternità esclusiva delle azioni e delle iniziative di decoro e di valorizzazione che sono state attivate, in particolare per il rifacimento dei nuovi pannelli.” Operazione che è stata voluta, come specifica ancora il presidente di Confartigianato Bassano “per evitare che la manifestazione del Tricolore passasse di fronte allo sfregio di vandali che hanno agito indisturbati in pieno centro città, forse con l'intenzione di rovinare il grande evento.”
Da qui la decisione - senza precedenti nei pluriennali rapporti tra le associazioni di categoria e il Comune di Bassano del Grappa - di disertare la sfilata.
“E' stato un segno nei confronti dell'Amministrazione - ci conferma il presidente di Apindustria Bassano Beozzo -. Noi crediamo nei valori della bandiera, e non abbiamo mai pensato di non onorare il Tricolore."
"La nostra - conclude il referente di categoria - è stata una protesta nei confronti del sindaco Poletto che sulla questione non ha fatto alcun passo indietro.”
Tra rivendicazioni categoriali e vessilli del Leon, succede anche questo quando parliamo della nostra bandiera: simbolo dell'unità nazionale e delle divisioni bassanesi.

Più visti

1

Politica

16-10-2025

Fratelli d’Antenna

Visto 11.102 volte

2

Politica

19-10-2025

Supercar

Visto 10.778 volte

3

Elezioni Regionali 2025

19-10-2025

Fratelli e Sorelle

Visto 10.093 volte

4

Politica

17-10-2025

Maria che polemica

Visto 9.449 volte

5

Attualità

16-10-2025

Violenza degenere

Visto 9.036 volte

6

Attualità

16-10-2025

Missione: Missing

Visto 8.777 volte

7

Cronaca

20-10-2025

In Malo modo

Visto 7.772 volte

8

Attualità

20-10-2025

Livello 6

Visto 7.646 volte

9

Attualità

21-10-2025

Antenna 5G sotto accusa

Visto 6.749 volte

1

Elezioni Regionali 2025

01-10-2025

Global Chiara Flotilla

Visto 20.275 volte

2

Elezioni Regionali 2025

14-10-2025

Numeri civici

Visto 20.125 volte

3

Elezioni Regionali 2025

09-10-2025

Santo Stefani

Visto 19.529 volte

4

Attualità

28-09-2025

Un sacco bello

Visto 17.989 volte

5

Politica

14-10-2025

Legati dal destino

Visto 17.477 volte

6

Attualità

24-09-2025

La prova del Nove

Visto 11.623 volte

7

Attualità

26-09-2025

Il Grande Assente

Visto 11.407 volte

8

Attualità

23-09-2025

Raasm, 50 anni di orgoglio

Visto 11.263 volte

9

Attualità

01-10-2025

Questa scuola non è un albergo

Visto 11.133 volte

10

Politica

16-10-2025

Fratelli d’Antenna

Visto 11.102 volte