Ultimora
10 Nov 2025 11:01
Borseggi a Venezia, 23 provvedimenti anche per lesioni e minacce
9 Nov 2025 17:07
Fieracavalli chiude con oltre 140mila visitatori
9 Nov 2025 16:46
I Vigili del fuoco liberano una Rottweiler
9 Nov 2025 15:57
A Venezia i Gondolieri sub raccolgono 10 quintali di rifiuti
9 Nov 2025 15:08
Un delfino a Venezia, 'non avvicinatevi'
9 Nov 2025 09:29
Marito e moglie spacciavano 'a domicilio', un arresto
10 Nov 2025 11:40
Trump grazia Giuliani e gli alleati che contestarono il voto del 2020
10 Nov 2025 10:47
Ducati Multistrada V4 Rally nel segno dell'avventura
10 Nov 2025 10:48
Individuato l'elicottero caduto nell'Aretino, è distrutto
10 Nov 2025 10:46
Procura chiede la libertà vigilata per Sarkozy
10 Nov 2025 10:43
Rubate le coperte ai migranti senza sistemazione all'Aquila
Redazione
Bassanonet.it
PiWi e vegeti
Presentato il progetto, in parte già realizzato, dell’azienda agricola Ca’ Apollonio a Romano d’Ezzelino teso a riqualificare 16 ettari di terreno tra ulivi, ciliegi, varietà antiche di cerali e vigneti PiWi.
Pubblicato il 04-06-2018
Visto 8.130 volte
Un progetto molto ambizioso quello dell’Architetto Massimo Vallotto che, con la moglie Maria Pia, ha pensato di realizzare il loro sogno di vivere, e di far vivere le persone, in un ambiente più sano e sostenibile. Ne sono certo, un progetto così deve essere nato da un sogno e dalla necessità di riappropriarsi di ritmi che solo la natura può dettare.
Se i sogni sono di questa entità, per poterli realizzare ci vuole molta concretezza e soprattutto serve riunire capacità professionali autorevoli e di varia natura. Così è stato. Sono 16 gli ettari oggetto della riqualificazione che Vallotto ha pensato secondo uno schema inusuale che poggia sulla volontà di agire nel rispetto della natura e con pratiche agronomiche e architettoniche sostenibili, senza cioè che non vi sia nulla a carico del pianeta terra.
Sono stati piantati 70 giovani ulivi, 400 piante tra ciliegi, querce, rose, ulivi cipressini, cornus, prunus e sambuchi . Varietà di frutta che sarà destinata alla distillazione sotto l’ala protettiva del grande Maestro della distillazione Vittorio Capovilla.
Massimo Valotto e la moglie Maria Pia
Per quanto riguarda la vigna, la cantina si chiamerà Ca’ da Roman, la scelta ricade nell’impianto di 6 ettari con varietà Piwi resistenti alle patologie funginee, nello specifico Souvigner Gris. Piwi è l’acronimo di una parola tedesca impronunciabile, PIlzWIderstandfähige che significa appunto resistente ai funghi, attenzione, si legge “PiVI” e non” Piui”. Un progetto tedesco che sempre più sta prendendo piede anche nella nostra penisola e che mira a creare varietà di vigna resistenti all’oidio e alla peronospera e che quindi evitano spargimento di prodotti chimici di sintesi nell’aria e nel terreno. In futuro, attraverso le varietà Piwi,, i Vallotto stanno pensando di dare vita al “Vino del Grappa” impiantando a 1300 metri di altitudine varietà che si possano adattare a climi più rigidi.
Nel progetto sono impegnati architetti del paesaggio che hanno avuto il delicato compito di armonizzare il tutto secondo logiche estetiche che solo l’eleganza della natura può suggerire. L’edificio storico, in fase di restauro, seguirà i protocolli di “Casa Clima R” e “CasaClima Hotel” ospitando l’area SPA Wellness e Fitness Area con l’obiettivo di aprire al pubblico entro il 2020.
L’obiettivo sarà quello di terminare il tutto ed essere completamente a regime entro il 2023.
L’idea che l’imprenditoria locale possa prendere una simile strada fa ben sperare per le generazioni a venire affinché possano avere a disposizione un mondo migliore. I ritmi della natura si sa sono lunghi ma noi non abbiamo fretta. Attendiamo con ansia lo sviluppo del progetto. PiWi e vegeti.
Più visti
Sociale
06-11-2025
La bicicletta diventa strumento di inclusione: nasce la Fondazione Stravarda
Visto 2.578 volte
Attualità
21-10-2025
Syncro System celebra 65 anni di attività con una giornata di festa
Visto 11.742 volte




