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Sono risultati soddisfacenti quelli legati alla campagna “Non siamo solo fritti” promossa da Etra per la raccolta dell’olio alimentare di uso domestico. Con l’ingresso del Comune di Foza, salgono a 63 i Comuni dotati di cisterne per il conferimento diretto di olio esausto da parte dei cittadini. In tutto sono stati posizionati ben 180 contenitori, a cui possono accedere in qualsiasi giorno e orario circa 500 mila abitanti. E sono oltre 30 mila le tanichette fornite agli utenti per rendere più comodo il conferimento. Un servizio comodo e di cui viene fatto buon uso, a giudicare dagli oltre 200 mila litri di olio esausto raccolti nel solo anno 2013.
A partire dal 2010 sono stati organizzati 66 momenti di incontro, tra serate e punti informativi, per sensibilizzare la cittadinanza sul tema. «Sempre più utenti, anche grazie all’attività di educazione svolta da Etra, – spiega il presidente del Consiglio di gestione, Stefano Svegliado – si dimostrano consapevoli e attenti a non sversare negli scarichi di casa l’olio utilizzato per la frittura e quello di conservazione degli alimenti: sanno infatti che esso causerebbe, nei migliori dei casi, elevati costi di depurazione delle acque oppure, in assenza di adeguati sistemi di fognatura, si disperderebbe nell’ambiente naturale, danneggiandolo anche in modo irreparabile».
L’olio esausto alimentare invece, se conferito correttamente, è recuperato e riciclato come biodiesel, combustibile alternativo ai carburanti tradizionali che contribuisce agli obiettivi di riduzione di anidride carbonica fissati dalla normativa europea. Nel territorio Etra, si stima un taglio delle emissioni di CO2 pari a 530.000 kg nel 2013, grazie all’ampia partecipazione dei cittadini. A breve la raccolta si estenderà ulteriormente, con l’attivazione del servizio anche nel Comune di Camposampiero.
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