Ultimora
25 Apr 2024 15:04
Venezia, manifestazioni contro il ticket d'accesso
25 Apr 2024 14:13
Nordio fischiato a Treviso durante cerimonia 25 aprile in piazza
25 Apr 2024 12:56
Sindaco Venezia, 'ticket d'accesso è per preservare la città'
25 Apr 2024 12:00
Arte: terminato restauro Madonna con Bambino a Malcesine
25 Apr 2024 10:01
25 aprile: per San Marco a Venezia la festa del 'bocolo'
25 Apr 2024 08:27
Ticket Venezia, 80mila prenotati oggi, uno su 10 non paga
25 Apr 2024 23:38
Ucraina, pronti altri aiuti per 6 miliardi a Kiev dagli Stati Uniti
25 Apr 2024 22:17
Altalena meteo, dopo il freddo arriva caldo africano nel weekend
25 Apr 2024 21:30
Fassino denunciato per un presunto furto al duty free, a breve la prima informativa in Procura
25 Apr 2024 21:03
Serie A: con l'Udinese decide Cristante, passo Champions Roma
25 Apr 2024 20:40
Allarme di Macron: 'L'Europa è accerchiata, può morire'
Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Wanted
Non solo l'orso nelle cronache sulla difficile convivenza tra animali selvatici e uomo. La caccia aperta alle nutrie, presenti anche lungo il Brenta, diventa legge. Esulta Coldiretti: “Un provvedimento da noi fortemente voluto e sostenuto”
Pubblicato il 19-08-2014
Visto 2.869 volte
Non c'è solo l'orso ad animare le cronache estive sulla difficile convivenza tra gli animali selvatici e l'uomo. Nel mirino dei difensori degli ambienti antropizzati ci sono anche le nutrie, i poco simpatici roditoroni originari del Sud America e poi “esportati” in Europa dove questi voluminosi cugini dei castori si sono ulteriormente moltiplicati, invadendo soprattutto gli argini dei fiumi e provocando danni ai fossi e ai canali di irrigazione, e quindi all'agricoltura, costituendo persino - secondo una radicata corrente di pensiero - una delle cause del dissesto idrogeologico del territorio.
Una “presenza” nociva a tal punto che l'anno scorso il presidente del Wwf di Cesena Ivano Togni - andando controcorrente rispetto ad altre associazioni ambientaliste e animaliste che difendono invece questi mammiferi a spada tratta - aveva dichiarato che le nutrie, in quanto “specie alloctona invasiva che costituisce una seria minaccia per altre specie animali autoctone e in generale per la nostra biodiversità” sono una specie “da eradicare su tutto il territorio nazionale”.
Un auspicio che ora è diventato norma dello Stato, con la conversione in legge del decreto n. 91 del 24 giugno 2014, in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, che prevede che le nutrie “possono essere cacciate in qualunque modo e tempo”.
Una nutria nella sua tana (foto Coldiretti VIcenza)
La questione riguarda anche il nostro territorio, dacché tali roditori hanno da tempo trovato il loro habitat anche lungo le sponde del Brenta e nel resto della provincia dove questa “baffuta popolazione”, come la chiama poeticamente una datata nota ufficiale della Provincia di Vicenza, ha “ormai invaso ogni metro di pianura vicentina dove vi sia comunque un piccolo corso d'acqua” (sic, dal medesimo comunicato - NdR).
Esulta alla notizia della conversione in legge del decreto anti-nutrie il tedaroto Martino Cerantola, presidente provinciale di Coldiretti Vicenza.
“Si tratta di un testo normativo fortemente voluto e sostenuto da Coldiretti - spiega Cerantola - che ha esortato gli organi di governo, e le amministrazioni locali prima, ad individuare delle soluzioni ai distruttivi effetti che le nutrie producono sul territorio, con riflessi sotto il profilo della sicurezza idrogeologica che destano grande preoccupazione.”
“Un risultato significativo - conclude il presidente provinciale di Coldiretti - che potrebbe aggiungere un tassello sul versante della sicurezza del nostro territorio. È chiaro, tuttavia, che non si può trattare dell’unica iniziativa, ma occorrerà presto riflettere, come più volte esortato da Coldiretti, sulla pulizia degli argini e degli alvei fluviali, nonché, più in generale, sull’eccessivo sfruttamento del territorio.”
Il provvedimento legislativo non riguarda altre specie di roditori infestanti: il comma 12 bis del decreto di cui sopra recita infatti che “le norme della presente legge non si applicano alle talpe, ai ratti, ai topi propriamente detti, alle arvicole”. E' dunque la nutria il target privilegiato dell'operazione “Wanted”.
Le pantegane, per il momento, sono salve.
Il 26 aprile
- 26-04-2023Dussin Generation
- 26-04-2021Coming Soon
- 26-04-2019Venerdì di Passione
- 26-04-2019Da qui all'Eternit
- 26-04-2018L'ora legale
- 26-04-2018E Maria va a far la spesa
- 26-04-2017Rientrato allarme antrace in largo Parolini
- 26-04-2016Da Bassano a Vatileaks
- 26-04-2015Social Writers
- 26-04-2015“Amanti-killer”, omicidio premeditato?
- 26-04-2014Un “Impegno” di cambiamento
- 26-04-2014Tutto in 34 ore
- 26-04-2014Cassola Beach
- 26-04-2014Mussolente, la squadra del “Patto”
- 26-04-2014Parte il “censimento dell'acqua” a Bassano
- 26-04-2014Solagna, Nervo passa la palla a Ferracin
- 26-04-2013A voi lo Scettro
- 26-04-2013La generazione “vorrei ma non me la sento”
- 26-04-2012“Centrosinistra per Romano”: incontro di presentazione a Romano capoluogo
- 26-04-2012“Con Romano Libera Si Cambia”: assemblea di presentazione a Fellette
- 26-04-2012Bassano: Confcommercio attacca il Comune
- 26-04-2012Quei puntelli ai soffitti dell'Ulss