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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Non c'è trippa per gatti
Contributi ai musei locali: la Regione distribuisce 200mila euro a 29 musei del Veneto, a fronte di oltre 1 milione e mezzo di finanziamenti richiesti. E il Museo Civico di Bassano, degli oltre 48mila euro richiesti, ne riceverà appena 7mila
Pubblicato il 19-08-2013
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Non c'è trippa per gatti. La Regione Veneto mette a disposizione 200mila euro complessivi per la voce di bilancio “riparto dei contributi per l'anno corrente a favore di musei locali”.
Una cifra che a prima vista sembra consistente: ma poiché i musei locali non sono pochi, ed altrettante sono state le richieste di finanziamento alla Regione (29 in tutto, riferite per la maggior parte a interventi riguardanti l'integrità, la conservazione e il restauro del patrimonio museale ma anche iniziative scientifiche, informative e didattiche) per un totale di oltre 1 milione e mezzo di euro, ecco che la coperta si fa immediatamente corta e ai singoli musei, per le rispettive iniziative, dai cordoni della borsa regionale non sono restate che le briciole.
Ne sa qualcosa il Museo Civico di Bassano del Grappa, che aveva presentato domanda di finanziamento alla Regione per complessivi 48.349,09 euro, così ripartiti: 11.662,83 euro per “conservazione e restauro affreschi staccati da edifici storici cittadini”, 3.509,00 euro per “conservazione e restauro mobili”, 11.711,86 euro per “restauro calesse ligneo”, 774,40 euro per “restauro busto in gesso di Jacopo Vittorelli” e 20.691,00 euro per “ideazione ed esecuzione attività didattica”.

L'esterno del Museo Civico di Bassano prima dell'inizio dei lavori di ristrutturazione (foto: archivio Bassanonet)
La giunta regionale, per contro, ha assegnato al museo bassanese un contributo di 7.328,32 euro, ovvero circa un sesto della somma richiesta.
Della serie: piuttosto che niente è meglio il piuttosto.
Ma il piatto piange per tutti, comprese le “corazzate” del settore: i Musei Civici di Padova, degli oltre 148mila euro richiesti se ne troveranno in cassa circa 21mila; la Fondazione Musei Civici di Venezia (oltre 149mila euro richiesti) ne riceveranno 22mila e la stessa differenza - tra finanziamento richiesto e contributo ottenuto - riguarda i Musei Civici del Comune di Verona.
La “stretta” contributiva interessa, nel suo piccolo, anche la Fondazione Canova - Museo e Gipsoteca Antonio Canova della vicina Possagno: degli 8mila euro richiesti per il restauro “tecnologico” ovvero in “reverse engineering” del modello in gesso della statua “Il Principe Henryk Lubomirski come Amore”, ne riceverà circa 1200.
Va comunque sottolineato che le richieste di finanziamento alla Regione, da parte degli enti museali, non vengono avanzate a cuor leggero: la concessione del contributo presuppone infatti una corrispondente partecipazione finanziaria (cofinanziamento) da parte dei musei destinatari.
“Rispetto ad analoghe iniziative degli anni passati - ha fatto presente il vicepresidente della giunta regionale Marino Zorzato - il numero di richieste è in ogni caso dimezzato, segno della difficoltà che anche gli enti museali incontrano in questa fase di crisi a cofinanziare le iniziative per le quali viene richiesto il finanziamento regionale. Per incassare i contributi, infatti, i musei beneficiari devono rendicontare una spesa almeno doppia a quella del contributo.”
“Proprio per questo - ha aggiunto Zorzato - abbiamo proposto per il futuro, cioè a partire dal bilancio 2014, di modificare questo criterio, limitando l’entità della rendicontazione ad una spesa del 130 per cento del contributo assegnato. Questo significa che il museo interessato dovrà investire una somma pari al 30 per cento del finanziamento regionale.”
Il provvedimento della giunta passa ora all'esame della competente commissione del consiglio regionale prima dell'approvazione definitiva. Comunque sia, per i Musei e la Cultura le vacche sono sempre più magre.
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