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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Ci sto? Affare la replica
La giunta di Cassola risponde a un’interrogazione della minoranza sulle politiche giovanili, a seguito dei recenti episodi di vandalismo. “Per la nostra amministrazione il benessere delle giovani generazioni è sempre stata una priorità”
Pubblicato il 13-08-2025
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Caspita: è un’estate animata anche a Cassola.
La cosiddetta “pausa estiva” non è davvero di questo mondo pedemontano.
Nella fattispecie, ad agitare le acque in direzione dell’amministrazione Stangherlin è stato il gruppo di minoranza Impegno in Comune che nelle scorse settimane ha presentato un’interrogazione per il consiglio comunale sulle politiche giovanili, a fronte dei recenti episodi di vandalismo nella zona del capitello votivo della Parrocchia di San Marco Evangelista di Cassola centro.

La giunta comunale di Cassola davanti al murales realizzato sulla parete ovest della palestra del capoluogo nel corso dell’ultima edizione del progetto “Ci sto? Affare fatica”
“Si esprime grave preoccupazione in via generale - affermava l’atto consiliare - nel sapere che i ragazzi alla sera stazionino in una zona non consona all’aggregazione e al divertimento qual è un luogo di culto religioso e di preghiera.”
“In secondo luogo, e ancor di più - continuava il testo dell’interrogazione -, si rimane sgomenti rispetto a trasformare una serata, una nottata qualunque, in azioni vandaliche a danno di un luogo caro a Cassola, di devozione religiosa e di legame profondo con la nostra comunità.”
Da qui il “forte richiamo” all’attenzione “verso le attività, le opportunità, le azioni rivolte ai giovani nella comunità di Cassola e, in particolare, nei tre centri del Comune”.
E questo perché “sono abbastanza conosciute le attività svolte all’interno della caserma nel centro aggregativo Creta” mentre “non sono invece ben identificate le attività svolte nei singoli tre centri di San Giuseppe, San Zeno e Cassola e rivolte ai giovani”.
Ergo: l’interrogazione ha chiesto a sindaco e giunta di specificare, tra le altre cose, “quali sono le precise azioni rivolte ai giovani nei tre centri del Comune” e “quali sono i luoghi deputati e identificati per i giovani nei tre centri del Comune”.
Dal punto di vista tecnico, quella del gruppo di minoranza è un’interrogazione a risposta orale.
L’amministrazione comunale di Cassola, dopo aver risposto all’opposizione in consiglio comunale, replica anche con risposta scritta nella forma di un comunicato stampa trasmesso oggi alle redazioni.
“Per la nostra amministrazione il benessere delle giovani generazioni è sempre stata una priorità - esordisce la nota stampa -. Già 11 anni fa l’esecutivo di cui noi siamo espressione di continuità, ha dato avvio ad una programmazione complessa, che fin da subito si è focalizzata proprio nel capoluogo.”
A rispondere all’interrogazione, nel corso dell’ultima seduta del consiglio comunale, è stato lo stesso sindaco Giannantonio Stangherlin che ha presentato una relazione di dodici pagine “all’interno della quale sono state elencate e illustrate nel dettaglio tutte le azioni promosse dall’attuale amministrazione e da quella precedente a favore delle giovani generazioni, con un focus sull’ultimo triennio e con numeri e dati in grado di dare un’idea dello sforzo economico e di programmazione fatto in questo settore”.
E allora diamo i numeri.
Negli ultimi tre anni, per le politiche giovanili l’amministrazione di Cassola ha investito 756.857,46 euro in progetti specifici e altri 532.855,54 euro per interventi su strutture frequentate soprattutto dai più giovani (palestre, impianti sportivi, aule studio, sale prove).
In tutto, quindi, “oltre 1 milione e duecento mila euro per azioni a tutto campo”.
Dal potenziamento dell’attività della Biblioteca, con il prolungamento dell’orario di apertura, all’attivazione di centri aggregativi e doposcuola in tutte le frazioni.
E ancora dagli investimenti sullo sport, con contributi alle società e alle famiglie, all’avvio di collaborazioni con l’Ulss e la Caritas per intercettare le situazioni di disagio e difficoltà.
Si aggiungono il sostegno del Comune all’Istituto Marconi e alle scuole paritarie e il lancio del progetto Mangrovie per la promozione dell’agio sociale: un programma di rete che vede come partner del Comune di Cassola quasi tutte le agenzie educative del territorio e che dal 2022 ha intercettato, con attività sportive, ricreative e culturali per bambini, giovani e famiglie, oltre 1800 persone.
“Solo per Mangrovie vengono stanziati 75 mila euro l’anno - evidenzia l’assessore con delega alle Politiche giovanili Oscar Mazzocchin -. Questo progetto è il cuore pulsante delle nostre politiche giovanili, perché concentra e coordina una gran numero di proposte messe in cantiere assieme a Parrocchie, associazioni, scuola e Comune a favore dei più piccoli, degli adolescenti e dei genitori.”
Tra queste: tornei e allenamenti informali, azioni di sostegno e accompagnamento per le situazioni di fragilità, percorsi di orientamento, incontri per mamme e papà, attività ludico-ricreative e le esperienze di cittadinanza come il progetto “Ci sto? Affare fatica” e il Social Day, cui si aggiungono percorsi ad hoc per i ragazzi “a rischio dispersione”.
“Ma il nostro impegno non si ferma qui - assicura Mazzocchin -. Gli interventi si vanno allargando proprio con l’obiettivo di fornire risposte puntuali volte a rafforzare la rete sociale che accompagna la crescita dei nostri ragazzi.”
Insomma, la minoranza ha chiesto lumi su quale sia l’impegno dell’amministrazione nei confronti dei giovani residenti nel Comune.
E l’amministrazione ribatte: “Ci sto? Affare la replica”.
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