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“Gioco d'azzardo: una situazione angosciante”

Il presidio di Libera di Bassano e Marostica interviene sul fenomeno del gioco patologico: “Fondamentale informare le famiglie e far capire che non sono sole di fronte a questo dramma”

Pubblicato il 03-03-2014
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Sull'emergenza del gioco d'azzardo, delle sue derive patologiche e delle sue problematiche conseguenze in ambito sociale, riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa, trasmesso in redazione dal presidio di Bassano e Marostica dell'associazione Libera - contro le mafie, a firma del coordinatore Mattia Bindella:

COMUNICATO


“GIOCO D'AZZARDO: UNA SITUAZIONE ANGOSCIANTE”

Il Sert dell'Ulss 3 ha diffuso in questi giorni i dati relativi all'incidenza della patologia da gioco d'azzardo nel nostro territorio: 1400 i giocatori d'azzardo patologici nel bassanese, numero destinato a crescere ulteriormente a causa della costante diffusione di slot machines e sale giochi.
Si tratta di numeri letteralmente angoscianti, che confermano ciò che Libera, anche nel territorio bassanese, denuncia e combatte da tempo, attraverso iniziative concrete di sensibilizzazione e di lotta a quella che non dobbiamo esitare a definire una vera e propria piaga sociale.
Uomini e donne di ogni età, giovani, pensionati, casalinghe, immigrati: nessuna categoria sociale è esclusa da questo dramma.
Una situazione divenuta insostenibile, che richiede un intervento chiaro ed intransigente da parte di cittadini ed Istituzioni.
Il presidio di Libera di Bassano e di Marostica, anche grazie ad un lavoro di rete con associazioni e realtà del territorio, ha promosso incontri ed eventi sul tema del gioco d'azzardo, mettendone in luce i legami con la criminalità e le pesanti conseguenze psicologiche e sociali di quella che deve essere definita una nuova forma di dipendenza, paragonabile a tutti gli effetti alle dipendenze da alcool e droghe.
Grazie ad un convegno regionale organizzato ad ottobre assieme alla Cooperativa Adelante, al Cnca del Veneto, all'Ulss 3 e rivolto agli operatori del settore, è stato possibile mettere in evidenza sia l'entità della problematica, sia i possibili interventi utili a combattere il fenomeno.
La tematica del gioco è stata affrontata, inoltre, in un importante ciclo di incontri tenutosi a Cartigliano e costituisce uno degli argomenti centrali delle conferenze che il presidio tiene nelle scuole con gli studenti.
E' proprio dalle scuole che bisogna partire. Favorire la consapevolezza e la conoscenza di questi temi tra le giovani generazioni consente di costruire l'antidoto migliore al proliferare di questa piaga sociale.
Una mobilitazione continua, quindi, che si inserisce nel percorso intrapreso da Libera a livello nazionale, percorso nel quale si colloca anche la campagna “Mettiamoci in gioco”.
Come ha ben osservato anche il Sindaco di Bassano Stefano Cimatti, tuttavia, fondamentale è l'azione dello Stato.
Indispensabile ed irrinunciabile è l'intervento concreto del Parlamento. Ci fa piacere constatare come siano state presentate in questo senso delle importanti proposte di legge che, fortunatamente, sono in netto contrasto rispetto ad altri provvedimenti adottati in passato da una certa Politica e contro cui anche il nostro Presidio ha fatto sentire con forza la sua voce.
I Comuni, purtroppo, possono fare poco, ma dei segnali importanti sono venuti da molti Enti locali.
Condividiamo sicuramente la proposta di limitare l'orario di apertura delle sale giochi per motivi sanitari nella città di Bassano. Non è sicuramente sufficiente, per le ragioni sopra esposte, ma si tratterebbe sicuramente di un segnale importante.
Sensibilizzare ed intervenire a livello legislativo, questa la strada da percorrere.
Particolarmente significativo un dato fornito dal Sert: dei 1400 giocatori patologici, solo 30 si sono rivolti all'ambulatorio appositamente attivato un anno fa.
E' fondamentale, quindi, informare le famiglie e far capire a queste ultime di non essere sole di fronte a questo dramma.
Persone pronte ad ipotecare la propria casa, a perdere i pochi risparmi accumulati nel tempo: questa è la realtà, incredibilmente aggravata da una crisi economica che ha lacerato la trama dei diritti, primo fra tutti il diritto al lavoro.
Libera c'è. Libera proseguirà su questa strada, nella convinzione che solo un'azione collettiva, che coinvolga tutti gli attori competenti, potrà finalmente porre fine ad una situazione indegna di un Paese davvero civile.

Mattia Bindella
Coordinatore Libera Bassano-Marostica
“Emanuela Loi”

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