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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
Che rimpianti…
C’è un Bassano che domina in trasferta e un altro Bassano che in casa zoppica, si trascina. La Belfiorese in contropiede espunga il Mercante
Pubblicato il 18-12-2022
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Ormai è lampante. C’è un Bassano che in campo aperto è inarrestabile come una valanga di neve e un altro che si “impapina” contro squadre chiuse. La trama andata in scena al Mercante nell’ultima gara del girone d’andata è trita e ritrita, vista e stravista. C’è una formazione che fa la partita ma sbatte contro un avversaria che lotta per difendere e chiudere tutti gli spazi. Peccato che fare la partita non basta se non c’è sufficiente intensità, se non si sfruttano a dovere le fasce per allargare le maglie avversarie, se in mezzo all’area non c’è uno stoccatore in piena forma. In certe partite la cosa più difficile è trovare la rete che sblocca la contesa, che sgretola il piano tattico di chi sceglie di difendersi. Capitalizzando una delle numerose palle inattive il Bassano avrebbe indirizzato in modo irrevocabile la contesa. Ed invece no, giochicchiare sprecando un intero tempo, contro una Belfiorese pronta a far attraversare l’inferno alla propria anima pur di strappare un punto, è il modo migliore per mettersi le mani tra i capelli al triplice fischio. A rendere tutto più fastidioso è il gol ospite a metà ripresa: in campo aperto sfruttando un BV tutto proiettato in avanti. La trappola del fuorigioco non scatta, Costa ci mette una pezza ma la punta ospite riesce a raccogliere il pallone ed è brava a far passare la sfera nell’unico pertugio possibile nonostante l’opposizione di un buon Zanata. Insomma si tratta di una battuta d’arresto che fa veramente male per vari motivi. Innanzitutto perchè i giallorossi erano reduci da una striscia impressionante di risultati estremamente positivi che avevano permesso di accorciare molto verso la vetta della classifica, distante ora 6 punti. In secondo luogo perché figlia di un atteggiamento non appropriato per una partita dal peso specifico così elevato e avvenuta contro un avversario assolutamente battibile e rinuciatario. Infine perché si tratta della prima partita casalinga dopo la scomparsa del compianto e rimpianto Gian Antonio Bertoncello, i tre punti avrebbero dato alla giornata un valore anche simbolico.
L’avvio giallorosso è semi-soporifero eppure la sveglia suona, eccome se suona, al 18’: doppia azione per la Belfiorese, prima con un colpo di testa sul quale Costa è strepitoso eppoi con un tiro che si infrange tra Costa ed il palo. Ma l’inerzia non cambia, si aspetta solo l’intervallo. In effetti con l’inizio della ripresa cambia anche la squadra di casa: più reattivo e cattivo il Bassano dà l’idea di poterla sbloccare da un momento all’altro pur senza creare vere occasioni da gol ma solo promesse non mantenute. I giallorossi giocano nella metà campo avversaria ma s’infrangono sul bunker veronese. Dovrebbe cambiare il canovaccio, far girare più velocemente la palla e sfruttare di più le corsie laterali. Invece in area piovono palloni dalla trequarti che sono sempre preda dei difensori in maglia blu. Il BV inizia a giocare con un po’ di frenesia. Servirebbe l’episodio che in effetti arriva ma a beneficio della squadra ospite e lo svantaggio innervosisce ulteriormente i padroni di casa. Il tempo scorre inesorabile fino alla fine senza né squilli né importanti innesti offensivi dalla panchina (perché non ce ne sono) escluso Zuin che però non incide.
Il minuto di silenzio a Bassano del Grappa è stato tutto per Gian Antonio Bertoncello
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