Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
9 Sep 2025 10:51
9 Sep 2025 10:05
9 Sep 2025 09:47
9 Sep 2025 09:32
8 Sep 2025 20:00
8 Sep 2025 17:34
9 Sep 2025 11:19
9 Sep 2025 11:13
9 Sep 2025 11:23
9 Sep 2025 11:27
9 Sep 2025 11:29
9 Sep 2025 10:54
Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
Pubblicato il 18-06-2018
Visto 4.935 volte
Sembra passata un’eternità da quell’indimenticabile sabato mattina. “Il Vicenza giocherà con il titolo sportivo del Bassano, le maglie saranno biancorosse, si giocherà al Menti”. Queste le dichiarazioni di Renzo Rosso scritte nero su bianco sul Giornale di Vicenza del 13 maggio. Questa è la storia di un imprenditore che ha reso celebre il Bassano Virtus e che ha fatto un affare pazzesco acquistando il blasonato Vicenza per un pugno di dollari. Ma è anche la storia di una città tradita, di bassanesi che si sono trovati una lama infilata nel petto, di una situazione triste che rimarrà nella storia sportiva della città del Grappa. Lo tzunami che ha investito Bassano ha però anche prodotto uno scatto d’orgoglio. Pensare di far ripartire una squadra di calcio in così poco tempo (adempimenti burocratici, organizzazione societaria, costruzione di un team sportivo) è qualcosa di leggendario. Sarebbe stato molto più facile e più logico che per almeno un anno nessuna squadra giallorossa avesse giocato al Mercante. È pur vero che le manifestazioni di interesse da parte di imprenditori della zona sono state immediate. Alla fine le trattative condotte in gran segreto e con sforzi non indifferenti da parte dell’assessore allo Sport Oscar Mazzochin e dei suoi colleghi, la serietà di alcuni tra gli ex soci di minoranza del Soccer Team (le indiscrezioni parlano di Gheno Onofrio, titolare dell’omonima concessionaria, Costenaro Assicurazioni, F.lli Campagnolo e Ermanno Hinterwiplinger) e la vulcanica intraprendenza di Gian Antonio Bertoncello (fondatore con l’amico Franco Artuso di Alessi Gas dell’associazione Fedelissimi Bassano 1920 per il via all’azionariato popolare) hanno portato ai frutti sperati. A breve nascerà l’AC Bassano 1920 che potrebbe ripartire addirittura dalla Promozione e con un nuovo settore giovanile. Nella panchina della prima squadra dovrebbe sedere Francesco Maino, l’anno scorso sulla panchina della Berretti bassanese, e la formazione potrebbe essere infarcita proprio di ex Berretti che non seguiranno il Soccer Team a Vicenza. Anche per costruire la Grande Muraglia qualcuno un giorno ha posato la prima pietra.
Con quest'immagine Simone Iocolano ha voluto ricordare il "suo" Bassano