Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
Pubblicato il 08-12-2017
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Nessuno ha la bacchetta magica, nessuno può pretendere tutto e subito. Lapalissiano, direbbe il neo tecnico giallorosso. Però c’è un però. Se il destino ti porta ad essere incaricato di guidare una squadra in uno dei momenti più topici della sua storia significa che il destino ti sta porgendo un’opportunità. Un’occasione meravigliosa. Un’occasione che non capita ai più nel corso dell’intera vita. Cosa c’è di più elettrizzante? Giovanni Colella da San Donà di Piave, che già di suo ha una gigantesca voglia in corpo di riuscire a portar fuori il Soccer Team dalle sabbie mobili, metterà tutto sé stesso per incoraggiare i giocatori e trovare loro la collocazione più adatta.
Eco la sue parole alla vigilia .
Sugli indispensabili. "Oltre a Grandolfo, Gashi e Barison mancherà anche Laurenti. Comunque mai pensare a chi non c'è. Se un giocatore non si può utilizzare perché pensarci?".
Sull'atteggiamento. "Vorrei che la squadra abbia una sua identità precisa. Non si può essere senza identità, ci vuole una base sulla quale ritrovarsi. Il tempo a disposizione non è stato molto ma abbiamo gettato delle basi buone. Confermo che alleno un gruppo molto intelligente, ci capiamo al volo ma c'è un eccesso di sensibilità. Tocca a me trarre il meglio da ciascuno. Comunque badate bene che le difficoltà sono opportunità, senza difficoltà non si cresce. Sono i giocatori con il loro impegno che si mettono o tolgono la maglia, l'allenatore non è così scemo da lasciare fuori un ragazzo che merita di giocare"
Sul Vicenza. "Squadra molto forte con grandi individualità. Ma lo è anche il Bassano. Entrambe hanno delle rogne ma sono due squadre forti".
Sensazioni della vigilia e cosa gli ha trasmesso la gente. "Queste gare accendono qualcosa di speciale. Sensazioni da grande calcio. Mille motivazioni che vanno gestite. Un mio vecchio allenatore che diceva tre parole in croce era uso dire 'Anca el leon par magnare el conicio che a mete tuta'. Nel calcio non c'è nulla di scontato, specie in un derby".
Impressioni sulla squadra, come è andata la settimana.
"Ho visto una squadra molto concentrata su sé stessa".
Le sue motivazioni. "La mia vigilia è serena. Mi piace l'adrenalina ma adrenalina sana. Non esiste nessuna cappa di tensione. Il giorno della partita per me è il giorno più sereno, vivo questo lavoro con gioia".
Sul problema del gol. "Questa squadra non ha trovato una sua identità. Per identità efficace intendo anche diventare una squadra che segna poco ma subisce ancora meno. Ogni gruppo ha le sue peculiarità è io devo saperle sfruttare".
Sulla stima nei suoi confronti da parte di Ezio Glerean. "Da lui ho imparato tantissimo. Io sono istintivo, lui mi ha insegnato la professionalità. È sempre stato un passo avanti".