Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
Primo piano
Pubblicato il 29-04-2016
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Il derby con il Padova torna a scaldare l’atmosfera attorno e in seno al Soccer Team dopo che nelle ultime partite, con l’accesso playoff quasi garantito e avversari privi di pedigree, il clima si era un po’ raffreddato e con conseguenti risultati piuttosto riprovevoli. Interessanti a tal proposito le parole di Roberto Candido quando afferma che «il calo dell’ultimo periodo è stato mentale più che fisico» e si sa quanto nel calcio le motivazioni, l’entusiasmo, il coraggio e a volte anche una sana «ignoranza calcistica», per dirla alla Eziolino Capuano, siano il cardine di tutti i trionfi. Guardiamo che risultati ha messo in fila questo Gruppo negli ultimi tre anni, partendo sulla carta sempre dietro ad almeno cinque/sei formazioni dello stesso torneo. Di sicuro a far riattaccare la spina può aiutare moltissimo anche l’atmosfera che si respira in città e allo stadio. Il ritorno in grande stile degli Ultras Bassano da questo punto di vista è assai rilevante. Stefano Sottili è alquanto serafico, non fa una malattia per l’ottenimento del secondo posto piuttosto ritiene molto più importante portare più giocatori in condizioni psicofisiche ottimali e rimarca il grande traguardo tagliato dalla sua squadra: «Guardate il Bassano quante e che squadre si è lasciato alle spalle, guardate da dove siamo partiti, chi è andato via, che mazzata è stata interiorizzata dopo le promozioni di Novara e Como. I ragazzi meritano un plauso enorme, l’aver centrato i playoff con due giornate di anticipo è un qualcosa di eccezionale. Poi lo so anche io che avrei preferito annotare una nostra vittoria contro il Renate e mi fa arrabbiare che qualche passo falso possa annebbiare quanto di eccezionale la squadra è riuscita a fare fin qui. Ci sono due partite nelle quali vorrò gestire al meglio le forze, lavoriamo per presentare la squadra al via dei playoff nelle migliori condizioni psicofisiche possibili». Il tecnico toscano allarga il discorso: «Ho vinto i playoff sia da giocatore che da allenatore. Bene, quelli che me li hanno fatti vincere sono sempre stati giocatori che magari durante l’anno avevano trovato un po’ meno spazio e che arrivavano in fondo più freschi. Stiamo attenti che i playoff possono durare una partita ma anche cinque. E dopo due cartellini scattano le squalifiche, lo sapete bene qui a Bassano. Dobbiamo essere pronti, tutti». A differenza dell’anno passato nel quale si è vissuto in costante tensione emotiva dal 10 agosto 2014 (indimenticabile vittoria di Vicenza) al 14 giugno 2015 (finale di ritorno con il Como), la situazione quest’anno è abbastanza diversa, il primo posto è andato diversi mesi fa, i playoff non sono praticamente mai stati messi a repentaglio: «Nonostante qualche evitabile passo falso, noi addosso dobbiamo avere entusiasmo perché, ripeto, abbiamo fatto qualcosa di straordinario raggiungendo i playoff a due giornate dal termine. La gestione emotiva è fondamentale, quest’anno i ragazzi hanno patito sicuramente meno stress e hanno una profonda convinzione del fatto che se tutti siamo sul pezzo, concentrati, affamati, coraggiosi e tatticamente disciplinati, siamo un brutto cliente per qualsiasi avversario». Qualcosa da migliorare ci sarebbe ancora in fase d’attacco: «Voglio più cattiveria, agonismo, gamba. Non siamo molto efficaci in avanti, è un peccato perché per tutto quello che costruiscono, questi ragazzi meriterebbero di finalizzare ed esultare di più. Vediamo di migliorare in questo finale di stagione dove tutto è amplificato. Il Padova? Ogni partita è diversa, per loro si tratta dell’ultima possibilità per entrare i playoff . Abbiamo vissuto una settimana positiva, è un derby, ci teniamo parecchio a far bene e quindi puntare al secondo posto.
Assenze e soluzioni. A capitan Bizzotto un turno di riposo non può che fare bene. Il guaio è che all’assenza del centrale cresciuto nel vivaio virtussino si aggiunge l’infortunio muscolare all’ottimo Alberto Barison (22 presenze ed un gol per l’ex Ascoli). Stefano Sottili dovrà fare di necessità virtù e due sono le soluzioni più verosimili per affiancare Martinelli al centro della difesa, entrambe figlie del mercato di gennaio. La prima porta a Marco Soprano (da quando è arrivato è cresciuto molto – dirà Sottili), centrale di ruolo ma non ancora debuttante con la casacca giallorossa. La seconda a Dario D’Ambrosio, ultimamente risorpassato da Toninelli per la maglia numero 2 ma impiegato stabilmente come difensore puro a Siena. A centrocampo solito ballottaggio Davì/Cenetti e Pietribiasi favorito sugli altri attaccanti. Misuraca è diffidato. Indisponibili Barison, Voltan e capitan Bizzotto.
Stefano Sottili, 46 anni, ha guidato il BV ai playoff. Ora punta più in alto (foto Claudia Casarotto)
Probabile formazione: Rossi; Toninelli, D’Ambrosio/Soprano, Martinelli, Stevanin; Davì/Cenetti, Proietti; Falzerano, Misuraca, Candido; Pietribiasi.