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Marco PoloMarco Polo
Giornalista
Bassanonet.it

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Calcio

Ma che bel Bassano! Pari intriso di rimpianti

Finisce 1 a 1 il primo derby tra Bassano e Cittadella. I giallorossi meritano di più ma si fermano davanti ad Alfonso. Segna Davì, risponde Pascali all’unico tiro in porta granata. Sottili: «E’ stato uno spot per il calcio»

Pubblicato il 22-11-2015
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BASSANO – CITTADELLA 1-1

Bassano Virtus (4-2-3-1): Rossi 6; Toninelli 6, Martinelli 6,5 (13’ Barison 6,5), Bizzotto N. 7, Stevanin 7; Misuraca, Davì 7; Falzerano 6,5, Candido 5,5 (24’ st Cenetti 6), Iocolano 7; Germinale 6,5 (40’ pt Pietribiasi 6,5).

L'esultanza della squadra al gol di Davì che porta in vantaggio il Soccer Team (foto Claudia Casarotto)

A disp.: Costa, Bortot, Zanella, Semenzato, Gargiulo, Voltan, Fella. All.: Sottili

Cittadella (4-3-1-2): Alfonso 8; Salvi 6,5, Scaglia 6, Pascali 6,5 (30’ st Cappelletti 6), Donazzan 6,5; Schenetti 5,5 (12’ st Paolucci 6,5), Iori 6, Bobb 6; Chiaretti 6; Sgrigna 5,5 (16’ st Jallow 6), Litteri 5,5.
A disp.: Vaccarecci, De Leidi, Benedetti, Bizzotto G., Minesso, Coralli, Lora, Amato. All. Venturato

ARBITRO: Strippoli di Bari
RETI: 45’ pt Davì (BV), 21’ st Pascali (C)
NOTE: giornata soleggiata
SPETTATORI: 2200 di cui 400 ospiti
AMMONITI: Iori, Donazzan, Jallow, Iocolano
ESPULSI:
ANGOLI: 7-9
RECUPERO: pt 3’; st 4’

Bassano del Grappa. Pascali risponde a Davì. Potrebbe essere sintetizzato così il primo derby tra i professionisti tra Bassano e Cittadella. Potrebbe, dicevamo, ma faremmo due grossi torti. Il primo ad Enrico Alfonso, professione portiere, che tiene a galla il Cittadella con due interventi che hanno del miracoloso su Pietribiasi; l’altro alla formazione giallorossa capace di mettere alle strette il Cittadella per venti buoni minuti ad inizio ripresa ed, in generale, di creare di più al cospetto di una formazione granata capace di trovare la via del gol con l’unico vero tiro della partita nello specchio della porta difesa da Rossi. C’è di che rendersi amaro il finesettimana, si. Peccato ma il calcio è questo, non è una novità. Le note positive sono comunque molteplici a partire dal funzionamento «martellante» della corsia di sinistra sull’asse Stevanin-Iocolano, della prestazione corposa e di personalità dell’intera squadra al cospetto della formazione top del torneo, di una fase difensiva che ha concesso il nulla cosmico al cospetto di un attacco da categoria superiore (il gol del pareggio è arrivato sugli sviluppi di un corner e l’ha segnato il centrale difensivo Pascali). Non rimane che fissarsi nella testa il clima spettacolare che si respira in uno stadio versione playoff (1.800 tifosi giallorossi, quasi 400 quelli granata) e guardare al prossimo trittico di partite – Pro Piacenza, Lumezzane e Renate – con addosso una carica «da derby» per mettere in cascina più punti possibili.

Con la rabbia nel cuore. Stefano Sottili si presenta in sala stampa con un sorriso di circostanza, cerca di distribuire ottimismo ma si vede che, sotto sotto, soffre: «Dispiace non aver vinto, le occasioni create sono evidenti, c’è un pò di amarezza. In spogliatoio c’erano solo musi lunghi, i ragazzi ci tenevano tanto a vincere il derby. Di positivo c’è l’ottima prestazione, l’aver fatto divertire il pubblico, un clima magnifico per giocare a calcio. È stato uno spot per questo sport, vedere le due tifoserie passeggiare assieme per le vie della città ripaga delle tante brutte cose che ogni tanto si vedono». Si associa il bassanese di Pove Nicola Donazzan, terzino in forza ai granata: «Il punto per noi è oro colato anche se dopo il pari avremmo anche potuto vincerla. Il Bassano è davvero una gran squadra, coriacea e sorretta da un’ottima mentalità. Non ce l’aspettavamo, ne siamo rimasti sorpresi. È stato un bellissimo derby, ottenuto davanti ad un pubblico spettacolare, è stato emozionante giocare per la prima volta nello stadio della mia città!». Chiude Iocolano, uno dei migliori in campo assieme a Stevanin: «Quando disputi certe prestazioni da squadra vera l’unica cosa che conta è tornare nello spogliatoio per esultare con i tre punti in tasca. Giocare davanti ad un pubblico del genere è tutta un’altra cosa. Che peccato». Laconico Davì: «Meritavamo di vincere, neanche il gol mi restituisce il sorriso».

Derby è derby.. Stefano Sottili l’aveva predetto: «Potrebbe venir fuori una bella partita ma, trattandosi di un derby, è facile che prevalgano le caratteristiche agonistiche e temperamentali delle due squadre». Non c’è altro da aggiungere, la previsione è perfettamente calzante al match. Davanti al pubblico delle grandi occasioni, Bassano e Cittadella si scornano come due gladiatori nell’arena. Le due squadre schiumano cattiveria agonistica, forza fisica, dinamismo e concentrazione e questo fa si che non ci siano caterve di occasioni da gol. Tuttavia, a dispetto dei primissimi minuti nei quali i ragazzi di Sottili sembrano deliberatamente scegliere di attendere e ripartire, i padroni di casa si fanno preferire in quanto ad intraprendenza, piglio nel portare a compimento le proprie idee ma soprattutto nella qualità dei giocatori offensivi nei quali brilla la stella di capitan Iocolano. Alfonso non deve compiere grandi interventi, capiamoci, però deve stare sempre sul chi vive, da un momento all’altro potrebbe trovarsi di fronte ad una scheggia impazzita giallorossa. Così Misuraca calcia a botta sicura dal dischetto ma trova la schiena di Pascali, Germinale fugge in contropiede ma non riesce a servire un compagno. E al 45’ Davì segna in un mischione a seguito di un calcio d’angolo.

Che potenza!. L’intervallo frena la possibile reazione granata ma alla ripresa dei giochi in campo c’è solo il Bassano. Una macchina da guerra non avrebbe fatto meglio. I giallorossi sono incalzanti, straripanti come un fiume in piena che travolge l’argine maestro, Pietribiasi – subentrato all’infortunato Germinale – è la bocca di fuoco principe. Peccato che si erga a protagonista assoluto della partita il portiere Alfonso. Il Cittadella barcolla ma si aggrappa al suo estremo difensore autore di due miracoli prodigiosi, entrambi a seguito delle conclusioni del Condor. Al 13’ Sottili deve giocarsi il suo secondo cambio obbligato – Martinelli ha mal di stomaco ed entra Barison –, i granata cercano di riorganizzarsi e al 21’ trovano il gol del pareggio con Pascali sugli sviluppi di un corner. Ancora una volta il derby cambia, torna più tattico e meno spettacolare. L’ultimo cambio – Cenetti per Candido – non modifica la sostanza delle cose anche se Falzerano, Iocolano, Misuraca e Stevanin si propongono con una certa costanza. Gli ospiti chiudono in attacco ma le emozioni, quelle vere, a questo punto arrivano solo dal pubblico. Bellissimo.

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