Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
Primo piano
Pubblicato il 16-10-2015
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L’anno scorso fu il match della svolta, quello che permise ai ragazzi di Antonino Asta di lanciarsi in un pazzesco sprint finale. Quest’anno è un’incognita dovuta alle novità riguardanti l’Alessandria e la preoccupazione per un reparto falcidiato dalle squalifiche – il centrocampo – in casa Soccer Team. In ogni caso Bassano-Alessandria sta diventando un classico d’alta classifica e anche i punti in palio domenica (fischio d’inizio ore 15:00) hanno il potere di rilanciare le ambizioni e l’autostima del sodalizio che dovesse uscirne vincitore.
Non c’è dubbio, quello del Mercante sarà il big match della settima giornata di campionato. Il cambio di allenatore, Gregucci ha preso il posto di Scienza, è coinciso con una sterzata per i grigi piemontesi: due vittorie su due per il nuovo tecnico contro AlbinoLeffe e Pro Piacenza – quest’ultimo sommerso da un grappolo di gol – grazie al decisivo apporto delle cosiddette seconde linee, Boniperti e Marras su tutti. Il nostro caro lettore capirà già da questo dato come l’Alessandria sia una formazione pericolosissima, la migliore del lotto assieme a Cittadella e Pavia, e come le due vittorie consecutive le abbiano restituito quella serenità e fiducia che spesso trasformano le sconfitte in pareggi, i pareggi in vittoria. Attenzione però, si gioca al Mercante contro il Bassano, gran squadra davvero, seppur orfana delle sue dighe in mezzo al campo. Toccherà a Sottili trovare la soluzione migliore per fronteggiare l’emergenza, toccherà ai 14 che scenderanno in campo (titolari e subentranti) dare quel qualcosa in più per sopperire alle pesanti squalifiche che si sono abbattute su Proietti e Davì. È evidente che il reparto nevralgico potrà vivere qualche momento di difficoltà contro un reparto «collaudato e strutturato», come dice Nicola Bizzotto, ma bisogna pensare positivo. Possa dunque infondere fiducia il ricordo del 4 a 0 con cui il Milan sotterrò il Barcellona facendo fronte alle contemporanee squalifiche di Baresi e Costacurta, nella finale di Coppa dei Campioni del ‘94. «Ciò che non uccide rende più forti», sosteneva il filosofo Nietzsche, e il Soccer Team a Gorgonzola, in effetti, ha rischiato seriamente di rimetterci le penne. Il lampo di Fabbro, e il conseguente gol di Germinale, hanno permesso di riprendere per i capelli la partita e, quindi, di guadagnare un punto che pareva irrimediabilmente perso. La voglia di rifarsi ripartendo dalla reazione contro il Giana non manca. Il blasone e la forza del nobile avversario non faranno altro che caricare ulteriormente un gruppo che ha una voglia matta di continuare a stupire. Non ci sarebbe modo migliore di farlo che lasciarsi alle spalle una pericolosa rivale.
La splendida nuova maglia da trasferta del Soccer Team