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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
Primo piano
Sulla cresta dell’onda
Passo dopo passo e con estrema concretezza, il Bassano targato Sottili si sta proponendo come rivelazione del campionato. L’incedere dei giallorossi è impressionante ma l’obiettivo vitale sta sempre e solo nel prossimo incontro.
Pubblicato il 05-10-2015
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Sappiate, cari concittadini, che i voli pindarici calcistici non devono trovare terreno fertile in queste splendide terre protette dal Grappa e bagnate dal Brenta. Ora è il tempo della concretezza, della concentrazione, dei piccoli passi, del gettare via il binocolo per armarsi di lente d’ingrandimento. Insomma, bisogna pensare esclusivamente a preparare al meglio una gara per volta senza farsi distrarre dal blasone (o sua assenza) dell’avversario di turno. Stefano Sottili la scorsa settimana ha detto: «Ogni tanto fa bene ricordare a questi ragazzi quanto doloroso è stato perdere per due volta sul filo di lana la serie B. Perché quel dolore va tramutato in energia e quell’energia va portata in allenamento e quindi in partita». Bene, sabato 13 dicembre 2014 il Soccer Team conduceva 1 a 0 in casa del Renate ed invece di chiudere la partita, pensò bene di speculare sul risultato senza nemmeno aggredire in contropiede. Risultato? Due gol dei brianzoli sugli sviluppi di due calci d’angolo e puff, addio tre punti. Tre punti che alla fine peseranno molto. Sabato (fischio d’inizio ore 17:30, diretta streaming su sportube) in casa del Giana Erminio di Bruno e Gasbarroni ci sarà da battagliare e per fare punti sarà necessario mettere in campo l’atteggiamento vincente sfoggiato contro il Cuneo.
Nuovo corso. Il Bassano non è (ri)partito per vincere per forza. Quel compito spetta di diritto al Cittadella, al Pavia, all’Alessandria, alla Reggiana, al Padova, anche alla Cremonese se vogliamo. Eppure guardando la classifica vediamo che lì in cima, dopo cinque giornate, ci stanno i giallorossi e il Salò (alt, il Cittadella virtualmente è secondo a 11 punti perché deve recuperare l’incontro con la «morbida» Pro Patria) ossia due squadre che hanno cambiato poco, irrobustendo un telaio già collaudato. La differenza tra i ragazzi di Sottili e quelli di Serena sta che i primi dovevano in qualche modo mandare giù il boccone amaro della mancata promozione, i secondi no. Comunque i valori dei concorrenti diretti designati sono destinati a venir fuori, ecco perché i punti di distacco accumulati adesso sono così importanti: Cittadella e Padova hanno cambiato categoria, Pavia, Alessandria e Cremonese sistema di gioco e allenatore. Solo la Regia poteva partire meglio di quanto fatto ma ciò testimonia le difficoltà che pone questo girone A. Per proporsi con efficacia ai nastri di partenza Sottili doveva per forza inventarsi qualcosa e lavorando su qualcosa di nuovo ha distillato un prodotto ancora grezzo ma senza dubbio molto efficace. Il fatto che sia «grezzo» significa che è migliorabile. Si può fare? Certamente, a patto, appunto, di mantenere ben saldi i piedi per terra e che ciascun giocatore continui a rendersi conto di far parte di qualcosa di ben più grande che non l’importanza delle singole presenze. Montella ha portato il tricolore a Roma non giocando da titolare e un trionfo di squadra vale mille maglie da titolare o minuti di gioco. Finora Sottili non può certo lamentarsi ed infatti ha pubblicamente ringraziato Fella e Fabbro come in precedenza Cenetti, Voltan, Misuraca, Zanella, ecc. L’avventura giallorossa merita di essere seguita molto da vicino, la prossima tappa è Gorgonzola.

Le molteplici facce della concentrazione dipinta sul volto di Bizzotto&C, colte in una foto di Claudia Casarotto
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