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Marco PoloMarco Polo
Giornalista
Bassanonet.it

Calcio

Si, stupendo! Bassano in finale!

Una giornata storica, una goduria infinita. Sette anni dopo il Bassano si prende la sua rivincita. I giallorossi volano in finale contro il Como dominando, giocando in 10 per 50’ (espulso Furlan) e trionfando ai rigori.

Pubblicato il 31-05-2015
Visto 3.914 volte

BASSANO – REGGIANA 1-1 (4-2 dcr)

Bassano Virtus (4-4-2): Grandi 10; Toninelli 7, Priola 7, Bizzotto 7, Semenzato 7,5; Furlan 6,5, Cenetti 7 (sts 1’ Zanella sv), Davì 7,5, Iocolano 7,5; Nolé 6,5 (st 37’ Casarini 6), Pietribiasi 7 (pts 1’ Maistrello 5,5).

E' il grande eroe di questi playoff: Matteo Grandi para 3 rigori su 4! Soccer Team in finale! (foto Claudia Casarotto)

A disp.: Scaranto, Stevanin, Cortesi, Cattaneo. All.: Asta

AC Reggiana 1919 (4-3-3): Feola 6,5; Spanò 6 (sts 7’ Maltese sv), Parola 5,5, Sabotic 6, Mignanelli 5,5; Angiulli 7, Vacca 6 (pts 9’ Alessi 5,5), Bruccini 7; Giannone 6,5, Ruopolo 6, Ricci 5,5 (st 14’ Petkovic 6).
A disp.: Messina, De Biasi, Vernocchi, Gueye. All. Colombo

ARBITRO: Guccini di Albano Laziale
RETI: pt 20’ Pietribiasi (BV), pt 41’ Angiulli (R)
NOTE: -
SPETTATORI: 3000, stadio tutto esaurito
AMMONITI: Pietribiasi, Mignanelli, Angiulli, Nolè,
ESPULSI: Furlan
ANGOLI: 8-5
RECUPERO: pt 0’, st 3’; pts 1’, sts 2’

Bassano del grappa. Che giorno è? Che anno è? Questo è il tempo di vivere el Basan. Rubiamo le parole a Battisti per raccontarvi le strepitose Emozioni regalate da una partita che finirà negli annali della città. Partiamo dal principio, da un Mercante straboccante in ogni ordine di posto. Anzi prima, dal cercare un posteggio che non c’è, che non si trova. Eppoi l’affannosa corsa all’ingresso con il tagliando già in mano: carovane di macchine con tifosi vestiti di giallorosso, bandiere, sciarpe, voglia di vincere. Tra il Soccer Team e la finale playoff, che mette in palio la serie B, c’è una Reggiana che sette anni fa riuscì a prevalere in uno scontro al vertice indimenticabile. Cosa sarebbe successo se quel Bassano non avesse perso quel treno? Se Serie B quasi immediata? Forse qualcosa in più? Erano gli anni in cui la Diesel non lesinava risorse, ricordiamocelo. Ed invece son passati anni lunghi e spesso faticosi, sono arrivati buoni risultati, una retrocessione ma mai un acuto capace di coinvolgere la città intera come adesso. Sono tanti i successi messi in fila dai petronian-astisti nell’ultimo biennio, oggi mettono un altro tassello: un Mercante di nuovo traboccante passione tra quindici giorni. Prima bisogna andare a Como però. In terra lombarda mancheranno Pietribiasi e Furlan (squalificati) e forse anche Maistrello. Davanti sarà emergenza ed ecco che la spinta del pubblico può risultare ancor più importante.

Sogno o grande incubo? Facciamo un salto dall’inizio e passiamo alla fine. Ai rigori. I padroni di casa giocano 50’ con un uomo in meno, senza contare che ad un certo punto Maistrello sembra dover alzare bandiera bianca per infortunio, e per calciare i rigori serve brillantezza. Dal dischetto segnano Davì e Toninelli, Grandi neutralizza Bruccini e Parola. 2 a 0. Fatta? In cuor loro i tifosi giallorossi sognano. Però poi Semenzato coglie il palo, Priola la traversa (sul rimbalzo la palla sembra oltre la linea, scatenando le ire del popolo giallorosso), Mignanelli no. Alessi può riaprire tutto ed invece Grandi si supera di nuovo. Iocolano non sbaglia, il Mercante esplode, il sogno continua!

Il patròn. A fine partita Renzo Rosso è una maschera di sudore, fatica a riprendersi dalla girandola di emozioni a cui ha assistito mentre la gente lo assale per congratularsi: «E’ stata una goduria doppia aver eliminato la Reggiana, sette anni dopo. È stata una partita al cardiopalmo, ci ho quasi rimesso le coronarie. Tantissima gente, un affetto contagioso verso la squadra. È stata una giornata epica. Per stasera godiamoci questo risultato, da domani testa al Como. Se riuscissimo a fare il botto sono convinto potremo dire la nostra anche nella serie superiore».

A senso unico. Bassanesi e reggiani hanno vissuto una settimana con il fiato sospeso aspettando questa partita. Viene il nodo alla gola ascoltando i cori granata e il «Bassano, Bassano» scandito dalla frangia più calda del tifo giallorosso che riecheggiano anche fuori dall’impianto creando un’atmosfera magica. Eppoi il fischio d’inizio e una sola squadra in campo. I quasi 2000 cuori giallorossi sono estasiati, il Bassano macina gioco come nella partitella del giovedì, i tre tenori alle spalle del Condor viaggiano a velocità doppia rispetto ai marcatori granata e le occasioni diventano sempre più importanti. Fino a quando Iocolano lavora un ottimo pallone come sempre conquistando fallo, la sfera viene battuta immediatamente, Nolé crossa in area dove irrompe Pietribiasi. Gol. Un boato lungo 30 secondi accoglie la palla dentro il sacco reggiano. Un delirio giallorosso. La rete non è altro che il giusto premio ad un predominio territoriale, ad una maniacale concentrazione in retrovia che permette alla squadra di rimanere cortissima, ad un lavoro immane di recupero palla messo in atto in primis da Davì e Cenetti ma che coinvolge tutti. Il vantaggio giunge al 21’ ma per altri dieci minuti la musica non cambia. Solo Bassano. Verso la fine del primo tempo i ritmi calano, un po’ fisiologicamente per risparmiare energie, un po’ perché tatticamente conviene aspettare i granata e ripartire. Peccato che alla prima vera sortita offensiva, al primo tiro in porta, la Reggiana passa. Gran giocata di Giannone, rasoiata millimetrica di Angiulli che pesca l’angolino lontano. Monta la rabbia giallorossa per una beffa che va ingoiata controvoglia. Anche perché un minuto più tardi Pietribiasi segna di nuovo ma c’è un fallo di Davì commesso poco prima, ravvisto dall’arbitro. Nel parapiglia che ne segue Pietribiasi e Angiulli vengono ammoniti e il Condor era diffidato. Niente Como per lui. Dannazione!

Con il cuore. Sai la novità, il Bassano che vince giocando con il cuore. Questo gruppo ha un muscolo inesauribile che batte nel centro del petto. La ripresa vive di minori ritmi ma Grandi è quasi uno spettatore non pagante, Feola no. Al 19’ Priola incorna un pallone scalciato sulla linea da Parola. I giallorossi insistono ma al 25’ Furlan viene ammonito per la seconda volta per simulazione. La superiorità numerica dovrebbe suggerire alla Reggiana di spingere sull’acceleratore, in realtà non capita quasi niente, neanche con l’ingresso di Petckovic al posto di Ricci. Entra Casarini, per lui è quasi un debutto. Si arriva ai supplementari, entrano anche Maistrello e Zanella. E proprio in chiusura il solito immenso Iocolano inventa per Maistrello dopo una fuga pazzesca lungo l’out: rasoterra in mezzo, l’attaccante arriva in anticipo per siglare il più classico dei suoi gol ed invece calcia addosso al portiere! Somma disperazione! In chiusura anche Alessi ha una buona occasione di testa ma non centra la porta con Grandi che si mette le mani nei capelli. Non c’è più tempo, si va ai rigori. E ai rigori vince chi indiscutibilmente meritava questa finale per essersi dimostrato superiore nel doppio confronto: il Bassano.

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