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Marco PoloMarco Polo
Giornalista
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Calcio

Playoff. Pareggio giusto, si decide tutto al Mercante

Bassano e Reggiana giocano un tempo per ciascuno e ma nessuno riesce a prendere il soppravvento. Lo 0 a 0 rinvia il discorso qualificazione alla gara del Mercante. Giallorosse le migliori palle gol ma che paura nella prima frazione.E Asta si arrabbia

Pubblicato il 24-05-2015
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AC Reggiana 1919 (4-3-3): Feola 6,5; Andreoni 6,5, Spanò 6,5, De Giosa 6,5 (1’ st Sabotic 6), Mignanell 6; Angiulli 7, Vacca 6 (20’ st Maltese 6), Bruccini 6,5; Giannone 7 (34’ st Petkovic 6), Ruopolo 6, Siega 5,5.
A disp.: Messina, Parola, Alessi, Ricci. All. Colombo

Iocolano e Ruopolo si stringono la mano. Fra sette giorni sarà di nuovo battaglia (foto Claudia Casarotto)

Bassano Virtus (4-3-1-2): Grandi 7; Toninelli 7, Priola 7, Bizzotto 6,5, Semenzato 7; Furlan 7 (41’ st Cortesi sv, Davì 7, Proietti 6; Nolé5 5, (26’ Cattaneo 5,5); Iocolano 6, Pietribiasi 6 (34’ st Maistrello 6).
A disp.: Scaranto, Stevanin, Cenetti, Casarini, All.: Asta


ARBITRO: Di Martino di Teramo
RETI: -
NOTE: -
SPETTATORI: 10 mila, duecento bassanesi
AMMONITI: Pietribiasi, Siega, Proietti, Mignanelli, Vacca
ESPULSI: -
ANGOLI: 4-7
RECUPERO: pt 0’; st 3’

Bassano del grappa. Termina con un pareggio che lascia a Bassano e Reggiana il 50% di possibilità di proseguire il cammino in questi tiratissimi playoff. Il meglio la Regia l’ha dato fuori dal campo, impressionante il calore del Città del Tricolore, l’impatto è notevole e (un po’) fa tremare le gambe. La curva granata è un muro umano che solitamente si può vedere solo in serie A: uno spettacolo e un incitamento che lasciano senza fiato. Ed il Bassano, inizialmente, si fa intimorire salvo prendere in mano le redini del match nella ripresa, costruendo anche le palle gol sufficienti a vincere la partita. Ecco perché al termine del confronto Asta è una furia: «Meritavamo di vincere noi, voglio rivedere gli episodi (rigore negato e gol annullato per fuorigioco ndr), la gara è stata equilibrata ma certe decisioni che non mi trovano d’accordo potevano far si che per noi si mettesse bene. Sono arrabbiato». Detto che Proietti, ammonito e diffidato, salterà il match di ritorno mentre per i granata mancherà Siega, De Giosa e Vacca escono per infortunio, la buona notizia è che i giallorossi sono parsi in condizioni fisiche migliori rispetto ai granata. Se il confronto si fosse protratto ai supplementari al 90% in finale ci sarebbero proprio i ragazzi di Asta. La Regia assorbe energia direttamente dal suo pubblico – mai come stavolta e mai nella nostra decennale esperienza di serie C si può parlare di 12° uomo in campo – ma al tramonto della semifinale d’andate le energie svaniscono. Lì il Bassano potrebbe affondare (entrano anche Cattaneo e Maistrello per Nolé e Pietribiasi) ma non ci riesce. Pazienza. Ora tocca al Bassano, ma anche alla città di Bassano, dimostrare tutta la voglia di serie B che si respira a Reggio Emilia.

A senso unico.L’approccio alla gara della Reggiana è all’altezza delle aspettative dei 10 mila che gremiscono il Città del Tricolore. Asta schiera i suoi con un 4-3-1-2 che meglio possa coprire la porzione centrale del campo ma i primi 30 minuti sono totalmente ad appannaggio dei padroni di casa. La Reggiana è più convinta, più veemente, più tutto. E va pure vicino al gol al 12’ quando Giannone stampa la sfera sul palo con Grandi immobile. E il Soccer Team? In una parola contratto, impaurito, incapace di esprimere il suo calcio ma anche di lottare da squadra e quindi essere efficace nel recupero palla. I granata aggrediscono, ripartono sulle ali della grande tecnica di Giannone, giocatore in grado di spaccare la partita, in difesa non lasciano spazio. Sul piano della prestazione non c’è storia, quattro contrasti su cinque sono vinti dagli emiliani. È tutto abbastanza buio, poi ci sono gli episodi. E questi parlano di un paio di contropiedi in campo aperto davvero interessanti e di un rigore su Pietribiasi che invece l’arbitro valuta simulazione. Ma soprattutto una gran cavalcata di Semenzato chiusa in centro area proprio dal Condor: il suo colpo di testa a botta sicura si stampa sulla traversa! Maledizione! In chiusura di tempo è Furlan ad impegnare Feola: la sua bomba su punizione è chiusa in corner dal portiere granata. Alla fine lo zero a zero è un parziale da tenersi ben stretti.

A proposito di palle gol. Colombo è costretto subito a cambiare De Giosa con Sabotic. E il Bassano cambia passo, forse ancor prima cambia testa. L’approccio alla ripresa è di ben altro tenore, ora a giocare sono in due. E i ragazzi di Asta si dimostrano sicuramente più reattivi nel proporsi in zona d’attacco. Soprattutto a destra dove Furlan sfonda spesso e volentieri. E così arrivano due gol annullati per fuorigioco, il primo assai dubbio, il secondo assolutamente netto. Tuttavia va registrato che pare mancare quel pizzico di cattiveria o concretezza che dir si voglia nell’affondare il colpo, Nolé su tutti. Ecco quindi che Asta al 26’ sceglie Cattaneo e ripristina il canonico 4-4-2. Adesso si gioca quasi esclusivamente nella metà campo reggiana ma cross per Maistrello non ne arrivano oppure manca l’ultimo passaggio. Ancora Furlan può calciare da ottima posizione, i granata cercano le ripartenze ma dietro Priola sigilla anche gli spifferi. I giallorossi ci provano e ci riprovano ma proprio non va. È tutto rimandato, l’appuntamento che può valere una stagione è domenica prossima.

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