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Marco PoloMarco Polo
Giornalista
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Bassano, scatta l’ora della rivincita

Domenica i giallorossi scendono a Reggio Emilia per l’andata della semifinale playoff. Il match si preannuncia vibrante, la ferita del 2008 brucia ancora, l'adrenalina post Juve Stabia è massima, la volontà di proseguire il sogno, totale

Pubblicato il 23-05-2015
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Sette anni, sette lunghi anni di attesa per avere la possibilità di restituire il dolore provocato dalla Reggiana al popolo giallorosso nel 2008, anno di grazia che vide la città del Grappa ospitare anche l’Adunata nazionale degli Alpini. La trasferta di Reggio Emilia, la trasferta del Giglio (ora denominato Città del Tricolore) è stato il più grande esodo mai effettuata dai supporters del Soccer Team: quasi 700 bassanesi calarono in terra emiliana nello scontro diretto che poteva segnare il pass per la C1 (sport.bassanonet.it/calcio/6617.html). È vero che nel 2010/11 il Bassano targato Jaconi espugnò Reggio con una formazione scorbutica ed eroica grazie ad una partita maestosa del Gaucho La Grotteria, ma in palio c’erano «solo» i tre punti. Invece, ora come sette anni fa, in ballo c’è un sogno. Non ci potrebbe essere né momento né Bassano migliore per restituire il favore.

L’avversario. Che la Reggiana sia una formazione da prendere con le pinze si può dedurre da un paio di dati. Innanzitutto non si espugna Ascoli senza delle importanti qualità di fondo. Domenica, inoltre, si gioca al Città del Tricolore ed in casa i granata hanno raccolto i medesimi punti delle superpotenze del girone B: 41 punti come il Teramo campione e l’Ascoli. Se non bastasse la Regia poggia le sue fondamenta sulla miglior retroguardia del suo raggruppamento e il successo a sorpresa sui marchigiani di Petrone ha fatto schizzare alle stelle l’entusiasmo dell’intera Reggio Emilia che dunque si accinge ad accorrere in massa all’appuntamento di domenica. Infine, mister Colombo ha tutti i titolari del suo 4-3-3 a disposizione, a partire dalle stelle Ruopolo (una vita in serie B con AlbinoLeffe e Padova – 14 gol per lui in stagione) e Giannone.

Il Soccer Team affila le armi per una trasferta vietata ai deboli di cuore (foto Claudia Casarotto)


La chiave. Bassano e Reggiana sono due squadre spiccatamente tecniche quindi è facile che dal duello ne possa uscire una bella partita. L’analisi è presto fatta: una buona fase difensiva, a partire dunque dai centrocampisti e dalla capacità di mantenere la squadra corta, è la base per i giallorossi per avere la quasi certezza di uscire dal Città del Tricolore con un risultato positivo. Di sicuro i granata faranno di tutto per far valere il fattore campo, rinviare tutto alla gara del Mercante e deludere le aspettative della gente granata sarebbe un po’ uno spreco per la squadra di Colombo. Di contro, per il Soccer Team significherà avere a disposizione quegli spazi indispensabili a sciorinare il calcio che è marchio di fabbrica di questa squadra. Se l’ambiente reggiano è carico, quello bassanese (fuori ma soprattutto dentro lo spogliatoio) lo è ancora di più. Dopo aver visto sfumare un campionato per un nonnulla, la scarica di adrenalina ricevuta dal successo contro l’esperta Juve Stabia ha dato in pasto al gruppo allenato da Asta il suo cibo prediletto: l’entusiasmo. Il Bassano vive d’entusiasmo e quando lo respira a pieni polmoni spesso diventa incontenibile. Davanti Nolè, uscito dal campo tra copiosi applausi nonostante un periodo a fasi alterne, può tornare a fare la differenza, Iocolano, Furlan e Pietribiasi


Pericolo diffidati. C’è un aspetto da non sottovalutare e che potrebbe condizionare l’andamento di questi playoff. Visto il limitato numero di partite, al secondo cartellino giallo accumulato in più gare scatta la squalifica. Da questo punto di vista la Reggiana è messa peggio perché la battaglia di Ascoli ha lasciato degli strascichi in ben sei elementi, di cui due subentrati. Si tratta dei centrali difensivi Spanò e De Giosa, del centrocampista Bruccini e degli attaccanti Siega, Alessi e Giannone. Il Bassano, invece, è stato protagonista di un match leale con la Juve Stabia: l’arbitro ha estratto un severo cartellino giallo verso Proietti mentre Bizzotto (in serio dubbio la sua presenza al Città del Tricolore causa un risentimento muscolare) ha pagato lo strapotere di Di Carmine.

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