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Atp Finals: in campo Sinner Auger-Aliassime DIRETTA
Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
Le fantastiche quattro
Il Bassano non ha intenzione di smettere di stupire l’intero movimento calcistico italiano. Sabato alle 14:30 il Mercante si preannuncia una bolgia per un match da mille e una notte. Continua il duello a distanza con Pavia, Alessandria e Novara.
Pubblicato il 22-04-2015
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Un finale di stagione serrato come l’attuale il Bassano non l’aveva mai vissuto. I tifosi giallorossi farebbero bene ad allacciarsi le cinture: ci sarà da soffrire fino alla fine, la sabbia nella clessidra non è mai scesa così lentamente, le vigilie dei match sono lunghe e tormentate. Fuori dal campo è così. Il popolo bassanese è consapevole di come Bizzotto e compagni stiano disputando una stagione per certi versi irripetibile, ben oltre le più rosee aspettative, anche alla luce della potenza di fuoco a disposizione di quelle che, cammin facendo, sono diventate concorrenti dirette. Vale la pena soffermarsi un attimo sulle superpotenze del campionato.
Novara. Partiamo dalla migliore del lotto. Squadra compatta, di grande qualità, per certi versi «fastidiosa» nella sua capacità di gestire e addormentare le partite. Beh gli azzurri dispongono della miglior difesa del campionato (assieme all’Alessandria) ma anche del miglior attacco. Ma siamo davvero certi che ci sia di che stupirsi? Di una squadra che in Lega Pro dispone del miglior giocatore visto in questa categoria negli ultimi 10 anni, assieme ad Andrea Gasbarroni? Di nome fa Pablo Adreas, di cognome Gonzalez. A vederlo lo si potrebbe scambiare per un militante dell’Isis ma in campo è una meraviglia per gli occhi. E che dire di Felice Evacuo, Simone Corazza, Daniele Buzzegoli e Simone Pesce? Se una squadra così, squadra da serie B, trova i giusti equilibri sono cavoli amari. Ed in effetti il Novara sul campo ha collezionato più punti di tutti ed ora deve affrontare Pordenone (in trasferta), Arezzo e Lumezzane (in trasferta). Qualcuno malignamente potrebbe sostenere che se il sodalizio piemontese avesse pagato tutto e per tempo ciò che doveva (emolumenti, tasse, ecc) non avrebbe potuto permettersi un cotale parco giocatori. Vi lasciamo liberi di fare le vostre valutazioni, in attesa dell’esito del ricorso d’urgenza. Quello che possiamo dire noi è questo: la stagione del Bassano Virtus, capace di tenere testa ad una squadra del genere, è mostruosa, stratosferica. Coronare il sogno con una vittoria finale sarebbe grandioso per la società e per la città intera ma il bilancio della stagione 2014/15 è già largamente in positivo. Il suo campionato, il Bassano, l’ha già abbondantemente vinto. Ai giallorossi non rimane che continuare a stupire, a divertire e provare a superare gli ostacoli cha da qui alla fine avranno le sembianze di Renate, Monza (in trasferta) e FeralpiSalò.
Giusto Priola, 25 anni, marca da vicino Pablo Gonzalez del Novara (foto Claudia Casarotto)
Tre diverse filosofie. L’Alessandria presenta più o meno le stesse caratteristiche dei corregionali novaresi. Stesso modulo (3-5-2), stessa fisicità, forse minore freschezza e colpi individuali dagli elementi più rappresentativi nel momento clou. La differenza sta tutta lì. Se da una parte Gonzalez ed Evacuo stanno facendo a pezzi le difese avversarie, dall’altra infortuni e scadimenti di forma hanno bagnato le polveri ai vari Iunco, Marconi, Rantier, Taddei e Germinale. Per inciso: alla luce di questa analisi appare ancor più sorprendente come il Bassano sia riuscito a rimontare una marea di punti dovendo sopperire alle assenze di Nolé e Maistrello, per quest’ultimo la stagione è virtualmente chiusa. Infine troviamo il Pavia. La formazione di Maspero sposa una filosofia diversa, un’idea di calcio ben precisa che poggia su un grande possesso palla, sulla presenza di un regista di assoluta qualità (Pederzoli) e di un trequartista pazzesco come Cesarini. In avanti due punte mobili ed intercambiabili come Soncin e Ferretti. A nostro giudizio quella pavese è la squadra che esprime il calcio più godibile anche se non raggiunge l’intensità che riesce a mettere in campo il Soccer Team. Il gruppo forgiato dal duo Petrone-Asta fa storia a sé: squadra corta, grande pressing, enorme velocità d’esecuzione e affondi micidiali a partire dalle corsie laterali. Tre punti di forza differenti per quattro contenenti: neanche ai tempi del Bassano glereaniano, del Portoguaro, della Spal e del San Marino c’erano tutti questi ingredienti che stanno rendendo unico, appassionante e travolgente questa stagione.
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