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E alla fine venne il giorno. Werner Seeber da venerdì 1 giugno è formalmente in carica in qualità di direttore generale del Bassano Calcio. Terminata la staffetta con Braghin, svolte le varie mansioni organizzative come la conoscenza e il rinnovato incarico a tutta una serie di dipendenti della società, dato il là alla caccia del nuovo allenatore, acclimatatosi nel nuovo ambiente Seeber prende ufficialmente la parola. E il suo discorso tocca vari argomenti.

Ambizioni societarie. Avevamo già toccato l’argomento un paio di settimane fa quando l’uomo di Brixen (Bressanone) era stato ufficialmente annunciato. Seeber, come Stefano Braghin prima di lui, e come tutta una folta schiera di addetti ai lavori quando parlano della compagine di via Piave, sottolineano come a Bassano, a differenza che in tantissime altre piazze d’Italia (!), si possa progettare e fare calcio in maniera seria. Lo spessore di una proprietà come la Diesel non lo scopriamo certo oggi ma è fondamentale capire che tipo di progetto la proprietà intenda portare avanti e, di conseguenza, che tipo di obiettivi sono stati posti al nuovo dg. Sentite Seeber: “Questa non è una società che si accontenta di partecipare, mi sembra quasi scontato. Di conseguenza, se la situazione attuale verrà confermata e il Bassano Calcio giocherà in Seconda Divisione, costruiremo una squadra da vertice, che non vuol dire vincere a tutti i costi, giocare un buon calcio e lanciare qualche giovane. Però dovremmo seguire con attenzione gli sviluppi riguardo al calcioscommesse o semplicemente riguardo al numero di società in difficoltà economica. A Bassano questo tipo di problemi non ci sono perché stiamo parlando si una società esemplare, credo possa essere arrivato il momento che quelli che non rispettano le regole paghino. Se si spalancassero dunque le porte di una serie C unica cercheremo di presentare una squadra adeguata alla categoria”. Al riguardo sottolineiamo come il procuratore Federale Stefano Palazzi abbia chiesto per il Piacenza, tra i principali antagonisti del Soccer team nella lotta salvezza, ben 19 punti di penalità.

Werner Seeber si sta muovendo su più fronti per costruire un Bassano competitivo (foto tratta dal web)

Nuovo Segretario Generale. Nella giornata di venerdì è stata ufficializzato l’ingaggio di Renato Schena per ricoprire la delicata figura di segretario generale. Il messaggio che ne deriva, e che farà senz’altro piacere ai tifosi bassanesi, è forte. La decisione di ingaggiare tale figura è stata maturata non da oggi in seno alla proprietà confrontatasi anche con Braghin e successivamente Seeber, vuol dare una struttura ancor più organizzata e professionale al Bassano Calcio che, probabilmente, è il primo passo per ottenere anche i risultati sportivi. Schena, ex segretario generale della Spal, è noto per la sua dedizione al lavoro e per le sue competenze: “Credo che una società ben strutturata debba dotarsi di professionalità di questo calibro - continua Seeber - soprattutto negli ultimi anni in cui norme e regolamenti sono sempre più intricati. Son convinto che la scelta di ampliare le competenze e le capacità possa solo produrre buoni risultati. Quali saranno i compiti di Schena? Beh in primo luogo gli aspetti legati ai contratti, non solo per quanto concerne la prima squadra, i rapporti con Lega, le normative, l’organizzazione del lavoro svolto presso la sede, ecc. Ci sono tante cose in ballo”.

Nuovo mister, identikit. La ricerca dell’allenatore che dovrà rivestire un ruolo chiave in questo nuovo ciclo condotto da Seeber e Schena prosegue sottotraccia. Nei giorni scorsi Carlo Sabatini, che in carriera è riuscito a far compiere al Padova il balzo dalla serie C1 alla serie B, sembrava aver scavalcato tutti nella corsa alla panchina bassanese visti gli ostacoli non da poco incontrati da Seeber nella caccia a Diego Zanin del Treviso. Ma alcune perplessità sul suo conto sono emerse dalle stanze dei bottoni e quindi nulla è ancora definito. “Stiamo cercando un allenatore che risponda a tanti parametri importanti, tra i principali ci sono motivazioni, un buon curriculum e che sappia lavorare e valorizzare i giovani”.