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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Press conference
Ecopiazzola con press container in quartiere San Vito: i residenti insorgono. Roberto Campagnolo: “Non si possono prendere decisioni contro la volontà dei cittadini, per pagare di meno bisogna aumentare la raccolta differenziata”
Pubblicato il 18-06-2024
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Press conference del candidato sindaco al ballottaggio Roberto Campagnolo in quartiere San Vito.
Ed è press di nome e di fatto: riguarda infatti la questione di un’ecopiazzola con press container ovvero compattatori per i rifiuti che Etra Spa intende realizzare nell’attuale area verde per lo sgambamento dei cani situata tra via Monte Pertica e via Cogo, il cui progetto definitivo è stato approvato con apposita delibera della giunta Pavan.
Il problema è molto sentito in quartiere, come dimostra la partecipazione all’incontro, e per l’occasione sotto il gazebo della coalizione di centrosinistra è stato persino allestito un salottino per la stampa con posti a sedere e bottiglie d’acqua fresca per i giornalisti disidratati da tre mesi di campagna elettorale.

Il candidato sindaco Roberto Campagnolo con la candidata di coalizione Ornella Falco in conferenza stampa (foto Alessandro Tich)
È una press conference diversa dalle altre perché oltre ai soliti candidati di coalizione, presenti a supporto del candidato sindaco, ci sono anche decine di residenti del quartiere.
Nella foto pubblicata sopra non li vedete perché si sono stretti a semicerchio dietro alle postazioni per i cronisti. L’effetto è comunque quello della fossa dei leoni.
E sono leoni arrabbiati: la notizia dell’intenzione di Etra di realizzare l’ecopiazzola con press container nell’attuale area sgambamento cani l’hanno appresa solo tre settimane fa.
Dallo scorso 26 maggio 7 abitanti della zona hanno promosso una raccolta firme, che a tutt’oggi ha superato 700 adesioni, che afferma e chiede quattro cose: no all’ecopiazzola, area verde vincolata, proseguimento della raccolta porta a porta, no allo spostamento dell’area verde in un altro sito.
Gli stessi promotori della petizione hanno inoltre depositato un ricorso al Tar per l’annullamento della delibera di giunta comunale di recepimento dell’intervento di Etra.
La nuova e contestata isola ecologica è così diventata la problematica più calda per quello che è il più popoloso quartiere della città.
Un’opportunità di cavalcare la tigre della protesta che viene colta al volo da Campagnolo, per favorire l’affluenza alle urne dei cittadini interessati alla questione e combattere la strategia dell’astensione.
Vediamo intanto, in sintesi, che cosa prevede l’intervento di Etra, secondo la delibera di giunta approvata su proposta dell’assessore uscente all’Urbanistica e Ambiente Andrea Viero, a seguito di una convenzione sottoscritta tra l’amministrazione comunale e la società multiutility in data 1 marzo 2024.
Il Comune concede gratuitamente ad Etra il terreno dell’area sgambamento cani di San Vito, di sua proprietà, per farvi costruire un’ecopiazzola di conferimento dei rifiuti h24, “in affiancamento e/o sostituzione del porta a porta”, quale soluzione “particolarmente funzionale in aree ad alta densità abitativa” come quartiere San Vito ma anche quartiere XXV Aprile, dove è prevista l’installazione di un impianto analogo .
Le opere in progetto hanno l’obiettivo di “incrementare le quote di rifiuti recuperati e quindi il miglioramento della raccolta differenziata” ma soprattutto di “contenere i costi del servizio di gestione dei rifiuti (raccolta e smaltimento)”.
In altre parole: press container = niente più raccolta porta a porta, meno camion di Etra che girano per le strade e quindi meno costi.
Ma è proprio questa è l’equazione che viene rovesciata dall’aspirante sindaco di Bassano del Grappa.
Roberto Campagnolo, con l’ausilio di lavagna e pennarello e con una serie di parametri e di calcoli - che qui vi risparmio, perché vi voglio bene -, dimostra che l’obiettivo di abbattere i costi del servizio di gestione dei rifiuti può essere raggiunto senza l’installazione del nuovo eco-catafalco in mezzo al quartiere ma aumentando la percentuale di rifiuti differenziati conferiti e raccolti con il sistema porta a porta.
Ridotto veramente all’osso, il ragionamento operativo-matematico del candidato sindaco è il seguente.
Fatto 100 il costo globale (smaltimento e trattamento dei rifiuti, secondo il piano finanziario di Etra), con l’attuale performance di raccolta differenziata del Comune di Bassano del Grappa, pari a circa il 77%, il costo per abitante per l’organizzazione del servizio rifiuti è di 16 euro, in gran parte caricato nella quota fissa in bolletta.
Ma scenderebbe a 10 euro per abitante con una raccolta differenziata all’85%.
Fino addirittura a dimezzarsi a 7,8 euro per abitante con una percentuale di differenziata del 90%.
“Qui è il vero nodo è il tema ambientale della raccolta differenziata - afferma Campagnolo -. L’intenzione di Etra di realizzare l’ecopiazzola per riorganizzare il sistema di trasporto, che è uno dei costi principali, è giusta in linea di principio ma è sbagliata in termini di approccio, perché qui l’ecopiazzola i cittadini non la vogliono.”
“La scelta dell’ecopiazzola con press container non è migliorativa sul versante ambientale - continua -. Questi sistemi non funzionano se vanno contro i cittadini. Possono andare bene in altri contesti, con un’alta densità di condomini. Ad esempio quando eravamo in amministrazione abbiamo realizzato un’isola ecologica a Rondò Brenta, ma abbiamo ragionato col quartiere per un anno prima di prendere una decisione condivisa.”
Non è stato invece così a San Vito.
I residenti lamentano di avere appreso la notizia sul giornalino del consiglio di quartiere “a cose già fatte” e che dal consiglio di quartiere, testualmente, “sono stati presi in giro”.
A proposito: il presidente del consiglio di quartiere San Vito è Stefano Monegato, il secondo candidato più votato al primo turno, dietro al vicesindaco uscente Andrea Zonta, della lista di Fratelli d’Italia.
“Noi diciamo che le cose si fanno quando sono utili e hanno un senso - incalza Campagnolo -. Dire che si pagherà di meno perché ci saranno meno camion è concettualmente sbagliato. La tesi secondo la quale “lavoriamo sull’organizzazione così pagate meno soldi” è sbagliata nell’impostazione. Lavoriamo invece sulla raccolta differenziata, così miglioriamo l’ambiente e si pagheranno meno soldi.”
“L’obiettivo del 90% di differenziata non è impossibile. Già lo fanno diversi Comuni del Trevigiano serviti da Contarina. Miglioriamo tutti se miglioriamo la raccolta differenziata, tutto il resto viene dopo.”
“Con me sindaco, l’area sgambamento cani non verrà toccata - dichiara l’aspirante primo cittadino passando alla modalità Electoral -. Il tema della raccolta differenziata è un tema che dobbiamo portare avanti insieme e non è una cosa immediata.”
“Nulla è irreversibile in amministrazione - assicura e ribadisce Roberto Campagnolo -. Se sarò eletto, convocherò i vertici di Etra per dire che qui non si farà quello che è previsto perché i cittadini non lo vogliono e non raggiunge gli obiettivi economici.”
Fine della press conference sui press container, animata soprattutto dalla partecipazione degli abitanti della zona.
E il sunto estremo del messaggio lanciato al quartiere San Vito può essere rappresentato dallo scambio di battute tra il candidato sindaco e una signora che, tra gli altri vari e insistenti quesiti posti dai residenti su come poter bloccare il progetto dell’ecopiazzola, gli chiede:
“Cosa ci consiglia?”.
Risposta:
“Votare Campagnolo.”
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