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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
XXV-Files
Lettera al direttore di Bassanonet del Comitato Spontaneo No ai Compattatori di quartiere XXV Aprile. “In questa assurda farsa delle “scoasse” nessuno ha capito l'enorme abuso che hanno compiuto a nostro danno”
Pubblicato il 05-11-2024
Visto 9.723 volte
C’è una nuova serie Tv, dedicata alle indagini su fenomeni paranormali, che si sta girando a Bassano del Grappa.
Sono gli XXV-Files.
Negli ultimi giorni, in quartiere XXV Aprile ha ripreso vigore la mobilitazione dei residenti, coordinata dal Comitato Spontaneo No ai Compattatori, contro l’ecopiazzola di Etra in costruzione - in ritardo rispetto a quella analoga di quartiere San Vito - nel campo verde nel cuore del rione, vicino al bar Toffy.

Foto Alessandro Tich
Sono innanzitutto ricomparsi i cartelli di protesta, affissi a tutti gli angoli delle transenne di cantiere.
Inoltre nell’ultimo consiglio comunale del 31 ottobre, come riportato anche dal mio resoconto su Bassanonet, l’assessore Andrea Viero, rispondendo a un’interrogazione delle minoranze, ha assicurato che nei due quartieri sede delle ecopiazzole “continuerà la raccolta porta a porta”, anche perché “ogni eventuale modifica è prevista solo se concordata con l’amministrazione comunale” e quindi “il servizio si integra con quello esistente”.
I residenti sul piede di guerra del XXV Aprile hanno pertanto già dichiarato, a mezzo interviste televisive su TVA Bassano Notizie, che continueranno esclusivamente con il sistema porta e porta e boicotteranno l’ecopiazzola.
Nel frattempo è giunta in redazione anche una lettera al direttore di Bassanonet del Comitato Spontaneo No ai Compattatori di quartiere XXV Aprile, che è il vero oggetto di questo articolo.
Per questo motivo, poiché le mie immagini dell’ecopiazzola in costruzione erano ormai datate, questa mattina mi sono recato in loco per scattare alcune foto fresche, in particolare dei nuovi cartelli di protesta sulle transenne del cantiere, aggiornati alle notizie dichiarate nel consiglio comunale del 31 ottobre, mentre i lavori in corso erano ancora fermi come accade da giorni.
Foto talmente fresche che nel giro di poche ore sono già diventate delle foto d’archivio: questo pomeriggio tutti i cartelli sono stati infatti rimossi dalla Polizia Locale, come mi ha informato in serata la referente del Comitato Spontaneo Flavia Bernardi.
Ma pubblichiamo intanto la lettera trasmessa al direttore di Bassanonet, alla quale seguirà la mia risposta.
LETTERA AL DIRETTORE DI BASSANONET
Caro Tich,
qui in quartiere le attribuiamo poteri speciali, sa perché?
Perché in questa assurda farsa delle “scoasse” lei è forse l'unica persona che è riuscita a capire la nostra situazione.
Chiediamo al Sindaco: “Quale altro quartiere a Bassano del Grappa ha un'entrata così ampia e verde come il nostro?”.
È anche il cuore del nostro quartiere popolare storico, sorto con le prime industrie bassanesi, quindi pieno di famiglie operaie dei primi anni '60, allora pieno di vita e di partecipazione comunitaria.
Ora di quelle famiglie sono rimasti i vecchi e sono arrivate tante giovani famiglie provenienti da altri Paesi.
In questo quartiere è bello passeggiare, proprio per il cuore verde che esso offre.
L'Amministrazione Comunale ha ritenuto conveniente dare in uso gratuito al Bacino Brenta Rifiuti, di cui è parte, il nostro terreno centrale.
Senza minimamente preoccuparsi di noi residenti, ha deciso di rovinare per 40 anni il nostro quartiere snaturandone il paesaggio con un'ecopiazzola.
Di “eco” non c'è niente, se non l'interesse eco-nomico.
Una piazzola, metà cemento, metà asfalto, con 4 campane e 3 press container, a ridosso del bar del quartiere e a pochi metri dal panificio.
Di fianco e davanti ad abitazioni, nel cuore del nostro quartiere.
Non bastasse, il Consiglio di Quartiere non ci ha informati, fin dal 2022 quando è nato il piano di Bacino Brenta Rifiuti, e neanche verso gli ultimi mesi del 2023, quando le trattative proseguivano spedite per concludere il progetto.
Il nostro Consiglio di Quartiere aspettava che la Sindaca stabilisse le date delle 22 Assemblee Generali di Quartiere, insieme alla sua disponibilità di essere presente o sostituito da qualche assessore.
Di 22 quartieri, S.Vito coinvolto anch'esso nel progetto ecopiazzole, ha avuto l'assemblea in gennaio 2024, nella quale manco è stato toccato l'argomento, nonostante poi figurasse magicamente nel verbale.
Q.re XXV Aprile: assemblea il 4 marzo 2024!
Prima di quella data già era stato concesso il terreno al Bacino Brenta per 40 anni (sempre tenendoci all'oscuro), e appena 10 giorni dopo l'assemblea il Comune delibera l'approvazione dell'inizio lavori.
Nessuno ha capito l'enorme abuso che hanno compiuto a nostro danno: in primis il Consiglio di Quartiere che nel suo Statuto, così come nel Regolamento comunale dei quartieri, è pieno di articoli e commi che enunciano con ridondanza il ruolo di comunicazione e consultazione con i residenti circa le decisioni dell'amministrazione comunale riguardanti il paesaggio ed i servizi che li coinvolgono.
Ecco Tich, il potere che noi le affidiamo è tirare fuori dal cilindro magico dei suoi lettori innumerevoli un avvocato amministrativo che decida di far valere i nostri diritti calpestati.
Grazie.
N.B.
Al Consiglio Comunale del 31 10 2024, l'assessore Viero ha ribadito che il servizio di raccolta differenziata “delle scoasse” continuerà e se mai verrà modificato sarà solo con accordi con l'amministrazione comunale...
Noi quindi non useremo mai l'eco(?)piazzola, ma solo il porta a porta.
Che Dio ce la mandi buona.
Firmato: Comitato Spontaneo No ai Compattatori
RISPONDE IL DIRETTORE DI BASSANONET
Egregi componenti del Comitato Spontaneo No ai Compattatori,
Vi ringrazio innanzitutto per avermi attribuito dei poteri speciali, cosa che ovviamente non corrisponde alla realtà.
Se li possedessi veramente, avrei già trovato il sistema per vincere il jackpot al Superenalotto.
Scherzi a parte, non servono facoltà speciali per “capire la vostra situazione”, come avete scritto.
Come è accaduto anche per quartiere San Vito, mi sono semplicemente immedesimato nella vostra condizione di comuni cittadini ai quali è capitato tra capo e collo, viste le modalità di non-comunicazione preventiva adottate dagli enti preposti, un intervento del genere vicino alle vostre case.
Personalmente io ritengo, in base alla logica elementare, che costruire un’ecopiazzola per il conferimento dei rifiuti differenziati e mantenere il porta a porta per la raccolta dei rifiuti differenziati sia una contraddizione in termini.
Ma non è questo il punto.
Può darsi che tra i “lettori innumerevoli” (ed è la verità) di Bassanonet ci possa essere anche un avvocato amministrativo che decida di far valere “i vostri diritti calpestati”.
Tuttavia, se anche quell’avvocato esistesse, dovrebbe essere in grado di tirare fuori il cavillo giudiziario del secolo.
Come insegna anche il ricorso al Tar tentato da alcuni residenti di quartiere San Vito e respinto, anche se per motivi di procedura formale e non per questioni di merito, l’operazione Consiglio di Bacino- finanziamento PNRR- Etra S.p.A.- Comune di Bassano del Grappa è difficilmente attaccabile dal punto di vista legale.
Il mio unico, vero e indiscutibile potere è quello di continuare a darvi spazio, quando ne ravveda l’occasione o la necessità, come ho sempre dato spazio a tutti gli attori di questa esemplare storia di corto circuito tra istituzioni e società partecipate da una parte, e cittadini residenti dall’altra.
Con sincera cordialità,
Alessandro Tich
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