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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Il “pastrocchio” della Bellavitis
Secondo l'Ordine degli Architetti, il concorso per l'aggiudicazione del progetto per la nuova sede della scuola a Bassano contiene alcune evidenti anomalie. Ma la cosa, lo scorso dicembre, era già stata segnalata nel forum di Bassanonet
Pubblicato il 04-02-2011
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Se i nostri politici e amministratori - ma aggiungiamoci anche i dirigenti e funzionari comunali - leggessero con più attenzione il forum e i commenti degli utenti di Bassanonet, eviterebbero di incappare in incidenti di percorso come quello che vi stiamo per raccontare.
La vicenda riguarda il bando di concorso per la progettazione della nuova sede della Scuola Media Bellavitis di Bassano del Grappa: promosso dal Comune e aggiudicato allo studio di progettazione Zoncheddu e associati di Bassano, il cui progetto vincitore è stato presentato ufficialmente in conferenza stampa lo scorso 13 gennaio.
La procedura di aggiudicazione conterrebbe infatti un importante vizio di forma: il progetto poi risultato vincitore - assieme ad altri progetti concorrenti - era stato infatti pubblicato su internet, sul sito europaconcorsi.com, nel mese di agosto: molto prima cioè della chiusura del termine del bando, nonostante il chiaro divieto imposto al riguardo dagli articoli 21 e 24 del disciplinare di gara.
Il progetto vincitore dello studio Zoncheddu e associati (fonte immagine: europaconcorsi.com)
Lo sottolinea, in una lettera riportata oggi dal "Giornale di Vicenza", l'Ordine provinciale degli Architetti di Vicenza.
L'anomalia, che era già nota agli addetti del settore, era stata tuttavia già segnalata lo scorso 23 dicembre nel forum di Bassanonet (forum.bassanonet.it/design/7616.html) con un post inserito dall'utente archiseb, il quale notava che “non sono ancora stati ufficializzati i nomi dei vincitori, ma già da mesi alcuni progetti erano pubblicati sul sito Europa concorsi. Nel regolamento del bando é ribadito più volte che i progetti non andavano pubblicati, pena l'esclusione”.
L'irregolarità era stata inoltre ribadita nei commenti dei nostri utenti all'articolo sulla conferenza stampa di presentazione dell'esito del concorso (notizie.bassanonet.it/attualita/7710.html).
Ma non è tutto: perché lo stesso Ordine degli Architetti osserva ancora, nella nota, di avere fin da subito individuato “delle anomalie nel testo del bando redatto dagli uffici tecnici del Comune, nonostante avessimo offerto la nostra collaborazione ed esperienza nella stesura”.
Anche questa non è una novità. Sempre nella discussione del forum postato il 23 dicembre nel nostro portale, l'utente archgrendele (ovvero l'architetto Andrea Grendele, consigliere bassanese dell'Ordine provinciale degli Architetti) scriveva quanto segue: “'L'Ordine degli Architetti ha cercato collaborazione già nella fase di redazione del bando e poi ha inviato le osservazioni al bando pubblicato. Ma il dialogo non si è mai aperto veramente. Come consiglieri bassanesi (...) abbiamo avuto anche un incontro con l'assessore Bernardi dove abbiamo sollevato alcuni dubbi sulla composizione della giuria. (...) Questo solo per riassumere quello che poteva essere un contributo autorevole nella gestione di uno strumento, il concorso, così importante ed utile alla collettività ma così spesso, diciamo, male interpretato”.
Già: perché tra le anomalie riscontrate dall'organismo rappresentativo degli architetti figurerebbe anche la composizione della giuria, “composta da soli tecnici interni all'Amministrazione” con “esplicita incoerenza rispetto ai requisiti di partecipazione”.
L'Ordine degli Architetti rincara infine la dose sulla mostra delle opere selezionate del concorso - allestita fino all'11 febbraio all'ingresso della sede dell'ufficio Lavori Pubblici del Comune al Castello degli Ezzelini - che oltre a presentare “sono una delle cinque tavole per ciascuno studio partecipante” è collocata “in un luogo isolato e aperto in orari poco accessibili al pubblico”.
Intanto, sulla questione del nuovo progetto della scuola media prevista in Via Rosmini nel quartiere di Santa Croce, il gruppo consigliare di minoranza del PdL preannuncia battaglia in consiglio comunale.
L'argomento era all'ordine del giorno dell'ultima seduta consiliare, ma su richiesta del Popolo della Libertà è stato rinviato a nuova data, per meglio discutere “i dubbi e le richieste di chiarimenti” emersi “nel primo e unico passaggio in commissione” e per promuovere “il confronto, totalmente mancato, con gli abitanti dei quartieri interessati alla realizzazione dell'istituto”.
E così, la strada verso l'edificazione della nuova sede scolastica, che sembrava ormai completamente in discesa, si trova adesso con qualche nuova buca o ostacolo da superare.
Un'ultima osservazione la aggiungiamo noi, e riguarda la mostra dei progetti del concorso all'ingresso dell'ufficio Lavori Pubblici del Comune.
Perché, per presentare alla cittadinanza un progetto di così grande rilevanza per gli assetti urbanistici e la viabilità in Centro Studi, non è stato utilizzato il tanto annunciato e decantato - e appena inaugurato - “Urban Center” di Palazzo Sturm?
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