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Alessandro TichAlessandro Tich
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Il ministrone

Il ministro Salvini e il governatore Zaia firmano il nuovo Protocollo di Legalità per la Superstrada Pedemontana Veneta. Salvini: “L'opera può essere un modello per l'Italia”. Zaia: “Il tratto Breganze-Marostica potrebbe aprire in ottobre”

Pubblicato il 30-08-2018
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Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato, trasmesso in redazione dall'ufficio stampa della giunta regionale del Veneto:

COMUNICATO STAMPA

Salvini e Zaia: siglato il Protocollo sulla Pedemontana


Il ministro dell’Interno Matteo Salvini e il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia hanno firmato oggi, a Venezia, il nuovo Protocollo di Legalità per la realizzazione della Superstrada Pedemontana Veneta, attualmente la più grande infrastruttura in corso d’opera in Italia, con un costo complessivo pari a 2 miliardi 258 milioni, per 94 chilometri di percorso attraverso 36 Comuni tra le province di Vicenza e Treviso, con 16 caselli e con una percentuale già cantierata del 50% circa.
“Oggi è una giornata storica - ha detto Zaia ringraziando Salvini per la decisione di venire in Veneto a firmare - perché andiamo avanti nella realizzazione di un’infrastruttura che risolverà i problemi di viabilità di mezzo Veneto e perché abbiamo siglato non solo un Protocollo importante e articolato, ma un vero e proprio accordo di responsabilità, con il quale ci si allinea ancor di più alle direttive del Ministero e dell’Autorità Anticorruzione, al punto che, se emerge qualcosa di strano su un’azienda che sia anche precedente al Protocollo di oggi, essa dovrà comunque andarsene.” “Vogliamo smentire - ha aggiunto - lo stereotipo di un Paese dove, se c’è una carriola, c’è anche chi ruba, e faremo tutto quanto umanamente e tecnicamente possibile per riuscirci.” “Tutti gli atti di questo progetto - ha voluto rimarcare Zaia - sono pubblici e visibili a tutti. E’ con la trasparenza e con Protocolli forti come questo che si combatte in concreto la malavita e le sue infiltrazioni.”
“Il modello con il quale si sta realizzando la Pedemontana Veneta - ha sottolineato il ministro Salvini - può essere portato a esempio anche per il resto d’Italia. E’ un modello pubblico-privato positivo.” “Firmando questo Protocollo - ha aggiunto - riaffermiamo un’idea di crescita, di sviluppo, di futuro, perché non siamo stati votati per fermare. E diciamo anche chiaro e forte che siamo decisi a combattere duramente contro il crimine organizzato, contro la delinquenza che, dove ci sono soldi, cerca sempre di intrufolarsi, utilizzando tutte le armi in nostro possesso, a cominciare dalla trasparenza riaffermata con la firma di oggi.”
Un modello innovativo anche per quanto riguarda l’aspetto dei pedaggi, è stato sottolineato. “Per onestà intellettuale - ha detto al proposito Zaia - non dobbiamo dimenticare che, con questa formula, il concessionario ha in realtà rinunciato a miliardi di guadagni certi, perché non incasserà i pedaggi. Questi li incasserà la Regione, che pagherà un canone annuo sulla base di stime di traffico redatte sul piano squisitamente tecnico.” “Ciò che si incassa - ha concluso - va al Veneto dell’autonomia e dell’identità.”
Sull’andamento dei lavori, il governatore ha detto che “il primo tratto di 7 chilometri tra Breganze e Marostica è già finito e potrebbe essere aperto entro ottobre. Poi procederemo per stralci: mano a mano che si concluderanno i lavori tra un casello e l’altro dei 16 previsti, quel tratto verrà subito reso disponibile all’utenza”.
Il Protocollo è stato siglato anche dai prefetti di Treviso, Maria Rosa Laganà, e Vicenza, Umberto Guidato, dai rappresentanti degli Ispettorati del Lavoro delle due province, Roberto Parrella per Treviso e Francesco Bortolan per Vicenza, dal rappresentante della Società Superstrada Pedemontana Spa, Matterino Dogliani, e dalle organizzazioni sindacali (Cgil,Cisl,Uil) dei territori attraversati dall’arteria, rispettivamente Mauro Visentin, Marco Potente e Gianluca Quatrale per Cgil, Cisl e Uil Treviso; e Luca Russo, Lorenzo D’Amico, Pietro De Angelis per Cgil, Cisl e Uil Vicenza.

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