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Eroe per caso
A Belluno giovane carabiniere della Compagnia di Bassano del Grappa, fuori servizio, placa una lite e sventa un tentativo di suicidio
Pubblicato il 12-01-2018
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Si trovava a Belluno, da dove è originario, libero dal servizio.
Marco Sciò, 30 anni, militare dell'Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Bassano del Grappa, arrivato pochi mesi fa in forza al Comando dell'Arma di via Emiliani, stava cenando con amici in un ristorante del capoluogo. Nel corso della serata ha assistito all'ingresso di un uomo sulla cinquantina che, visibilmente alterato, si rivolgeva ad una signora alzando la voce ed invitandola ad uscire fuori dal locale.
Dopo alcuni minuti, preoccupato per non veder rientrare la donna, il carabiniere Sciò decideva di uscire dal locale per controllare la situazione: assisteva quindi alle intemperanze dell’uomo che, rabbioso, tirava un pugno ad un cassonetto mentre continuava a discutere animatamente con la donna.

Il carabiniere Marco Sciò
Il carabiniere, notando lo stato di agitazione e paura della donna, si frapponeva fra i due, consigliando alla signora di rientrare al sicuro nel ristorante ed iniziando a parlare con l’uomo. Questi, in stato di agitazione, riferiva di non accettare la fine di una relazione amorosa con la donna, con cui pretendeva di continuare a parlare.
Il carabiniere riusciva a calmarlo per qualche minuto, fino a quando l’uomo capiva che la donna non gli avrebbe rivolto nuovamente la parola. L'amante respinto incominciava quindi a minacciare di suicidarsi ad alta voce per un paio di minuti, dopodiché spingeva via il militare dell'Arma e si lanciava di corsa verso l’argine del vicino fiume Piave. Dimostrando coraggio e prontezza d’azione, Marco Sciò riusciva a frapporsi sull’argine fra l’uomo ed il fiume, sbarrandogli la strada.
Vistosi bloccato, l’uomo correva a questo punto verso un ponte sul fiume con l’intento di lanciarsi, ma anche questa volta il risoluto carabiniere lo raggiungeva bloccandolo proprio prima di gettarsi, mettendolo in sicurezza.
Il militare veniva quindi raggiunto da una pattuglia di colleghi del Radiomobile di Belluno che lo aiutavano a tranquillizzare l’uomo, che si convinceva ad affidarsi alle cure dei sanitari del 118, anch’essi intervenuti sul posto.
Un esempio di valore e dedizione al cittadino che ha consentito la salvaguardia di due persone e ha scongiurato imprevedibili conseguenze.
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