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Coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. È l'accusa che ha fatto scattare l'arresto di due bassanesi incensurati, finiti nel mirino della Polizia del Commissariato di Bassano del Grappa e posti ai domiciliari.
Si tratta del 45enne Gianluca Galvan, gestore del locale di proprietà comunale “Moc - Monte Crocetta” situato sul Monte Crocetta in città, ivi domiciliato e del 46enne Romeo Marcolin, disoccupato, residente a Valrovina in via Colle Alto 66.
Le indagini degli agenti coordinati dal dirigente David De Leo hanno consentito di smascherare l'illecita attività che i due, in presunto accordo e collegamento tra loro, avevano messo in piedi ormai da anni nelle rispettive abitazioni: la coltivazione a livello altamente professionale di cannabis e lo spaccio diretto di marijuana “prodotta in casa”. Nel corso delle perquisizioni correlate ai due arresti, la Polizia ha rinvenuto e sequestrato un chilogrammo di marijuana essiccata in gran parte pronta allo smercio e 2mila piantine con infiorescenze attive, coltivate in sei serre tecnologiche di ultima generazione.

Il Moc di Monte Crocetta a Bassano (fonte immagine: tripadvisor.it)

Particolare clamore ha suscitato l'aspetto che la stessa attività di spaccio veniva svolta anche nell'ambito dell'attività del pubblico esercizio “Moc”, posto sull'isolata zona del parco sulla sommità di Monte Crocetta al civico 16 di via Rivana, molto frequentato dai giovani in primavera e in estate e - soprattutto - di proprietà del Comune di Bassano del Grappa, che ne affida la gestione ai privati tramite convenzione.
Gianluca Galvan gestiva il locale dal 2012. La notizia del suo arresto ha provocato un effetto immediato: revoca della gestione da parte dell'Amministrazione comunale e partenza della procedura per l'affidamento del locale a un nuovo gestore.
“Il sindaco Riccardo Poletto, in relazione a quanto comunicato dal Commissariato di Polizia di Bassano in merito all’arresto del gestore temporaneo del bar del Monte Crocetta - afferma un comunicato stampa del Comune trasmesso nel tardo pomeriggio alle redazioni - esprime sconcerto e condanna per quanto si è palesato in un ambiente di proprietà comunale, la cui gestione sarà riassegnata quanto prima attraverso un bando pubblico.”
“L’Amministrazione comunale - conclude la nota - sta valutando concretamente la possibilità di costituirsi parte civile nei confronti dei responsabili.”