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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Fifa blu
“Lingua Blu: nessun pericolo di infezione per l'uomo nel consumo della carne.” Dopo lo stop alla mostra del bestiame per la Fiera Franca, la categoria Macellai di Bassano del Grappa interviene per prevenire facili allarmismi
Pubblicato il 04-10-2016
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Dalla Lingua Blu alla fifa blu, il passo è breve. Come già accaduto ai tempi della “mucca pazza”, le notizie pubblicate dai media nelle ultime settimane circa la comparsa nella nostra provincia di focolai di “Blue Tongue” - la malattia infettiva, nota anche come febbre catarrale, dei ruminanti - stanno creando inevitabile confusione e preoccupazione nella popolazione.
Ora ci si mette anche lo stop imposto per motivi sanitari preventivi e precauzionali alla tradizionale mostra del bestiame e al collegato concorso del Bue Grasso, che avrebbero dovuto essere in programma giovedì 6 ottobre in viale De Gasperi nell'ambito della Fiera Franca d'Autunno di Bassano.
Per evitare che la cittadinanza non cada in facili allarmismi, la categoria Macellai della Confcommercio di Bassano del Grappa ha trasmesso in redazione un comunicato stampa, a nome del presidente di categoria Valter Fontana, che pubblichiamo di seguito:
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Foto Alessandro Tich - archivio Bassanonet
COMUNICATO
LINGUA BLU: NESSUN PERICOLO DI INFEZIONE PER L'UOMO NEL CONSUMO DELLA CARNE
Il presente comunicato stampa a nome di tutta la categoria Macellai di Confcommercio mandamento di Bassano del Grappa che chiedono di sottolineare in maniera decisa che, come da circolare del Ministero della Salute, in allegato, la Blue Tongue non costituisce alcun pericolo di infezione né per contatto né attraverso il consumo del latte e della carne.
La volontà è quella di evitare facili allarmismi, fornendovi informazioni precise e puntuali che vi chiediamo cortesemente di divulgare attraverso i vostri canali di comunicazione nei giorni appena precedenti alla giornata di Giovedì 6 Ottobre, quando si sarebbe dovuta svolgere la Fiera Franca in Viale De Gasperi a Bassano; il timore della Categoria, a nome del Presidente Valter Fontana, è che un riverbero di informazioni pressapochistiche infonda nel cliente un preoccupazione che poi si manifesti nella riduzione dei consumi di carne ovina e bovina.
La febbre catarrale degli ovini, più comunemente nota come Blue Tongue, è una malattia infettiva NON CONTAGIOSA dei ruminanti, trasmessa da insetti vettori ematofagi. La trasmissione del virus avviene attraverso la puntura dell’insetto vettore.
La Blue Tongue è una malattia tipica delle zone calde ed è diffusa in tutto il continente africano e in Europa dal 2000 interessando molti paesi del Mediterraneo.
La Blue Tongue si manifesta principalmente nel periodo primaverile-estivo e colpisce prevalentemente gli ovini; in particolare negli ovini si caratterizza per una sintomatologia molto grave con febbre, scolo nasale ed edema della testa e congestione delle mucose della bocca con la lingua che può divenire tumefatta e cianotica( da questo il nome di “Blue Tongue”).
Anche i bovini possono venire infettati da questo insetto vettore e l’infezione può mostrarsi con forme cliniche più o meno evidenti. I bovini giocano un ruolo rilevante nell’epidemologia della BT, infatti, il bovino, una volta infettato dal vettore, presenta una fase viremica molto lunga, fino a 60 giorni post infezione, costituendo un “serbatoio” del virus in grado di garantire all’infezione il superamento dei periodi di freddo invernale nelle zone temperate. Ciò giustifica le severe misure di restrizione previste dalla normativa vigente circa il divieto di movimentazione degli animali sensibili dalle aree sottoposte a restrizione.
La Blue Tongue non è una zoonosi e pertanto non infetta l’uomo. Non esiste alcun pericolo di infezione né per contatto né attraverso il consumo del latte e della carne.
L’Ulss di Bassano del Grappa, coordinando l’ufficio Veterinario sta portando avanti un encomiabile lavoro con controlli diagnostici stringenti o vaccinazione dei singoli animali, in tutto il territorio.
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