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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Milleottocentotrentuno
Ponte degli Alpini Monumento Nazionale: Rosanna Filippin prende tutti in contropiede e presenta in Senato un disegno di legge, n. 1831, per il riconoscimento. “Si avvia l'iter per il provvedimento”. Adesso serve ancora un Comitato?
Pubblicato il 25-03-2015
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Riassunto delle puntate precedenti: a Bassano del Grappa, come ben sapete, si è costituito il Comitato “Ponte degli Alpini Monumento Nazionale”.
Lo ha promosso il presidente degli Albergatori Roberto Astuni e ne fanno parte, tra gli altri, alcuni volti noti del calibro di Miki Biasion e Carlo Cracco.
Scopo del Comitato: affiancare le istituzioni, Comune di Bassano in primis, nell'iter per il riconoscimento del titolo di Monumento Nazionale per il nostro amato simbolo della città, sulla falsariga di quanto già fatto e ottenuto a Vicenza per il riconoscimento della Basilica Palladiana, ottenuto con una legge di un solo articolo, di una sola frase (“La Basilica Palladiana di Vicenza è Monumento Nazionale”) licenziata dalla Commissione Cultura della Camera dei Deputati. Obiettivo-bis del Comitato medesimo: fare lavoro di massa critica e “diplomatica” nei confronti dei deputati della Commissione Cultura della Camera che per deliberare una legge del genere lo devono fare, come riferisce lo stesso Astuni, all'unanimità.

Sul Ponte ormai se ne sentono di tutti i colori. Foto: Alessandro Tich
Ma ecco che, in data odierna, arriva un contropiede degno di Cristiano Ronaldo: dall'altro Palazzo del Parlamento, e cioè il Senato, è partita l'azione solitaria di Rosanna Filippin, senatrice bassanese del Partito Democratico, che ha presentato un ddl (disegno di legge) “per chiedere la dichiarazione di Monumento Nazionale per il Ponte degli Alpini”. Al ddl, che attende ora il passaggio in Commissione, è stato assegnato il numero 1831. “Milleottocentotrentuno: un numero - commenta una nota della senatrice dem trasmessa nel pomeriggio in redazione - che potrà significare molto per i bassanesi.”
“L’annuncio - prosegue il comunicato - è stato dato nell’Aula del Senato e, con l’assegnazione del numero, di fatto si avvia l’iter del provvedimento che ora dovrà affrontare i primi passaggi in Commissione.”
“È un passaggio procedurale importante, che arriva dopo il lavoro di preparazione, verifica e deposito del disegno di legge” - spiega la Filippin.
Che aggiunge: “Questo atto nasce ed è frutto della straordinaria mobilitazione che si è attivata nel territorio per la difesa e tutela di questo simbolo che va ben oltre la nostra città.”
“Fatto questo primo passo - dichiara ancora la parlamentare -, ora l’obiettivo è di portare a casa un risultato che sarebbe fondamentale anche in vista degli interventi di restauro alla struttura. Per farlo saranno necessari il più ampio sostegno e la più ampia condivisione, a partire dal Parlamento passando per il Consiglio comunale per arrivare ai singoli cittadini. Non si deve fermare quel prezioso lavoro di squadra che è stato fatto finora e che ora va concretizzato per dare il giusto riconoscimento e il giusto valore ad un monumento che ha un inestimabile valore storico e culturale.”
La senatrice vede la luce, e auspica: “Dichiarare il Ponte quale monumento nazionale, e magari riuscire a farlo nel 2015 Centenario della Grande Guerra, sarebbe un riconoscimento anche simbolico ai valori e alla storia che il Ponte incarna.”
“Assieme al lavoro dell’Amministrazione Comunale - sottolinea la Filippin nel disegno di legge - a sostegno di questa attività, è sorto un grande movimento di opinione per il quale diversi ambiti della società civile, il mondo dell’associazionismo, gli Alpini, i mezzi di comunicazione locali, la politica a tutti i suoi livelli hanno deciso di contribuire sia nella raccolta dei fondi che servono per il restauro, sia per effettuare un’opera di sensibilizzazione e di marketing turistico che possa trasformare il ‘cantiere’ di restauro in una originale attrazione, per rendere partecipi e coinvolgere tutte le persone bassanesi, italiane e straniere, che sentono il Ponte come una presenza importante del loro vivere o della loro esperienza turistica. Il riconoscimento del Ponte di Bassano quale monumento nazionale è utile, anzi necessario, al raggiungimento di questi obiettivi.”
Ammesso e non concesso che l'iniziativa della senatrice giunga a buon fine, serve dunque ancora il “lavoro parallelo” di informazione e sensibilizzazione messo in preventivo dal Comitato di Astuni & C. nei confronti dei componenti della Commissione Cultura della Camera dei Deputati, che - istituzionalmente parlando - è tutta un'altra parrocchia? In altre e più sintetiche parole: serve ancora un Comitato?
E l'Amministrazione comunale di Bassano, che deve ancora inquadrare bene i termini della questione (oggi il sindaco Poletto ha incontrato una delegazione del Comitato “Ponte degli Alpini Monumento Nazionale” e domani se ne dovrebbe parlare in consiglio comunale) è realmente convinta di abbracciare l'iter del riconoscimento, che il fulmineo contrattacco di Rosanna CR7 sembra avere fin troppo rapidamente anticipato?
A proposito: Rosanna Filippin, nel testo del ddl, riguardo al “grande movimento di opinione” nei confronti dei destini del Ponte palladiano ha inserito il mondo intero: dagli Alpini alle associazioni e dai media locali (leggasi Tva Vicenza e Giornale di Vicenza, megafoni ufficiali dell'operazione di raccolta fondi “Aiutiamo il Ponte di Bassano”) alla “politica a tutti suoi livelli” (??? - Nota del Redattore).
L'unica realtà cittadina che non viene citata nel gruppone dei benemeriti è proprio il Comitato “Ponte degli Alpini Monumento Nazionale”.
Solo una banale dimenticanza?
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