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Rosà, papà e mammà
Mozione del gruppo consiliare Lega Nord di Rosà a difesa della famiglia tradizionale. La prima firmataria Manuela Lanzarin: “Siamo rimasti l'unico baluardo a difesa della famiglia, quella fatta da due persone diverse come natura le ha fatte”
Pubblicato il 03-11-2014
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La famiglia come “nucleo naturale e fondamentale della società fondata sull'unione tra uomo e donna”. È su questo principio che il gruppo consiliare della Lega Nord di Rosà ha presentato al sindaco Paolo Bordignon ed al presidente del consiglio comunale Natale Zonta una mozione da discutere nel primo consiglio comunale utile.
“Stiamo assistendo in questi ultimi periodi - spiega Manuela Lanzarin, vicesindaco leghista di Rosà e prima firmataria della mozione - a continui attacchi alla famiglia tradizionale ovvero quella naturale fondata da un uomo ed una donna. La famiglia è e rimane una sola, tutto il resto è altra cosa comprese le unioni civili che necessitano di una precisa regolamentazione ben lontana dai balletti colorati di queste settimane.”
“Ma attenzione: nessuna discriminazione verso chi ha orientamenti sessuali diversi - prosegue Lanzarin -. Qualcuno taccia la Lega di essere fuori dal tempo, ma rimandiamo al mittente queste illazioni. Siamo rimasti gli unici ad essere baluardo della famiglia, di quella fatta da due persone diverse come natura le ha fatte. È incredibile pensare che si debba arrivare a presentare una mozione per difendere il nucleo naturale di una società alla base dell’origine e storia di tutti noi.”

Manuela Lanzarin: "Incredibile pensare che si debba arrivare a una mozione per difendere il nucleo naturale di una società alla base dell'origine e storia di tutti noi" (foto Alessandro Tich)
Obiettivo della mozione è quello di far riconoscere all’organo rappresentativo comunale la famiglia tradizionale accogliendo tutte le proposte della Regione Veneto che recentemente ha approvato una mozione per celebrare tra le altre la “Festa della famiglia”. Il gruppo consiliare chiede altresì di poter “mantenere le diciture madre e padre nei registri scolastici, nei vari moduli di iscrizione alle strutture scolastiche di vario grado, e comunque in tutti i moduli che fanno capo ai luoghi e alle associazioni culturali e sportive del Comune”.
“In altri comuni - prosegue l’esponente del Carroccio - abbiamo trovato circolari scolastiche con le diciture “genitore 1” e “genitore 2”. Non vogliamo che questo accada anche a Rosà.”
“Il documento - afferma un comunicato del gruppo consigliare leghista di Rosà - presenta una fotografia del momento storico che sta vivendo l’Italia con una serie di casi in cui, per non creare fantomatiche discriminazioni verso i più giovani, la scuola passa messaggi che rischiano di dar vita a confusione nei bambini e nei soggetti più deboli.”
“Il Gruppo della Lega Nord, unendosi ad un’azione comune con le altre realtà del Paese - prosegue la nota -, chiede altresì che non venga applicato a livello nazionale il “Documento standard per l’educazione sessuale in Europa” che prevede tra l’altro negli anni della Scuola Materna, l’introduzione alla masturbazione infantile precoce, capacità di identificare i genitali nei dettagli e l’identità di genere.”
“I nostri figli - conclude la Lega rosatese - devono crescere nei valori di un padre ed una madre, di una famiglia tradizionale e ben venga se sono diversi da quello che dicono i burocrati dell'OMS con quel documento inquietante sulla scelta che i piccoli dovrebbero fare alla Materna.”
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