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Brassaï. L’occhio di Parigi

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Brassaï. L’occhio di Parigi

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

Marostica 2.0

L'incursione sui social, i selfie con i figuranti, l'ebook fotografico: la Partita a Scacchi di Marostica compie 60 anni e da piazza Castello parte alla conquista della piazza virtuale. Con importanti novità in scena e la benedizione del Papa

Pubblicato il 08-09-2014
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Brassaï. L’occhio di Parigi

Ai tempi di Mirko Vucetich, il poliedrico autore della Partita a Scacchi di Marostica, non esisteva ancora la piazza virtuale.
La piazza era una sola, quella reale con la scacchiera davanti al “Castello da basso”, dove il talentuoso artista e creativo di radici dalmate aveva reinventato e allestito la spettacolare rievocazione in costume della sfida per la mano della Bella Lionora, figlia del podestà di Marostica Taddeo Parisio, contesa da due giovani rampolli del posto non con le armi, ma al nobil ziogo degli scacchi .
Accadeva esattamente 60 anni fa (prima rappresentazione assoluta dello spettacolo: 12 settembre 1954): da allora Marostica e gli Scacchi sono diventati l'uno il sinonimo dell'altro.

Tradizione e innovazione per la Partita a Scacchi 2014

Non sarà quindi un'edizione della Partita qualsiasi quella in programma venerdì 12 (ore 21), sabato 13 (ore 21) e domenica 14 settembre (ore 17 e 21). E se è vero che - come sottolineato alla conferenza stampa di presentazione - “la più bella edizione è sempre la prossima”, quella che si appresta ad alzare il sipario sarà una Partita da consegnare agli annali.
Nel sessantesimo compleanno della scacchiera vivente la piazza reale è infatti sempre la stessa, trasformata come ogni due anni in una suggestiva arena medievale, ma lo spirito è all'insegna del passaggio generazionale.
A cominciare proprio dalla Rete, quella piazza virtuale in cui la rievocazione storica organizzata dalla Pro Marostica trova nuove e inedite “applicazioni”.
Da quest'anno la comunicazione dell'evento ha privilegiato infatti la diffusione sui social network, il regno dei “mi piace” e della condivisione dei contenuti.
“Abbiamo puntato sull'incursione sui social network - afferma la presidente della Pro Marostica Cinzia Battistello - con pagine dedicate su Facebook, Twitter, Youtube e Instagram. Lo abbiamo fatto non solo per condividere le informazioni sulla Partita con gli utenti dei social ma anche come attività promozionale.”
Un viaggio alla conquista del pianeta web che, grazie alla partnership con l'internet provider vicentino Telemar Spa, sarà un filo conduttore dell'edizione 2014: il pubblico sarà invitato a partecipare a un progetto social che prevede la condivisione su Instagram di selfie con i personaggi della Partita, scattati dopo le quattro rappresentazioni, e degli scatti fotografici relativi allo spettacolo, per la creazione di uno speciale ebook (hastag #TLMscacchi e #marosticascacchi, citando @telemar_it e @marosticascacchi).
Lo spettacolo sarà inoltre raccontato in tempo reale sui social con le immagini degli organizzatori e del pubblico e continue curiosità, come la recente intervista doppia di Lionora e Oldrada o la App per travestirsi da re o regine, che compaiono su Facebook. In più, a sollecitare il coinvolgimento del pubblico, sono state installate al Castello Inferiore delle figure cartonate dei principali personaggi della Partita dove “metterci la faccia” per diventare protagonisti e arricchire con una simpatica foto anche i propri profili. Un'improvvisa passione per la comunicazione on line che non nasce per caso: come racconta il vicesindaco Simone Mattesco, due mesi fa sono giunti a Marostica instragramers da tutta Europa, ospiti della Regione Veneto, e le foto dagli stessi scattate della città murata hanno avuto “migliaia di like in poche ore” facendo vedere “che potere hanno i social network”. Sarà dunque, ancora una volta, un grande spettacolo storico: ma in una nuova cornice 2.0.

Sorprese e segreti

600 figuranti in costume d'epoca e oltre 200 volontari dietro le quinte: come sempre, la Partita a Scacchi coinvolge tutta Marostica.
“60 anni di amore, di dedizione, di passione - dichiara il sindaco Marica Dalla Valle -. E' il segno della vitalità di tutta la comunità marosticense. Ringrazio la Pro Marostica, i figuranti e tutti i marosticensi per l'amore che ciascuno di noi ha per questa città.”
L'evento, come sempre, è di richiamo internazionale e sono giunte prenotazioni “dai cinque continenti”. Compresa anche l'Australia: non mancherà infatti, tra le migliaia di spettatori, il signor Mario Pianezze che dalla lontanissima Melbourne - dopo la storica trasferta della Partita nel 2003, seguita anche da chi vi scrive, nella splendida capitale dello Stato di Victoria - ogni due anni prende l'aereo per l'Italia per non perdersi la rappresentazione.
La quale, proprio nei suoi primi 60 anni di vita - e pur nel totale rispetto del libretto di Mirko Vucetich, della radicata tradizione e di una struttura scenica di consolidato effetto -, prevede dei cambiamenti ovvero delle “novità abbastanza forti”, come anticipa il regista Maurizio Panici. Ad esempio nell'anteprima, al momento della cosiddetta cantalonga che riassume la leggenda, il Castello Inferiore si accenderà di avveniristiche proiezioni, prendendo vita e raccontando “se stesso”, la storia della città e della Partita per mezzo delle nuove tecnologie visuali.
Altre significative variazioni sono state introdotte per eliminare gli eccessi narrativi e donare una dimensione più teatrale allo spettacolo.
Oltre all'inserimento di giovani attori del territorio per le parti recitate (tra cui Davide Stocchero nell'importantissima parte dell'araldo) e alla new entry della delegazione di San Zenone degli Ezzelini, arriveranno alcuni rappresentanti del Corteo Storico di Orvieto, in virtù del patto di amicizia tra Marostica e Orvieto nato in occasione della partecipazione dei figuranti della Partita a Scacchi alle celebrazioni del Corpus Domini nella bellissima città umbra.
Ma non è tutto: il regista Panici annuncia “una frattura forte” in scena rispetto alle scorse edizioni, ovvero “un confine tra il passato e un futuro possibile”.
Ma la novità, per il momento, resta top secret e per evitare fughe di notizie la prova generale in costume di giovedì sera si svolgerà, per la prima volta dopo tanti anni, a porte chiuse. Riusciranno 600 figuranti e 200 volontari, più tecnici e organizzazione, a non far trapelare nulla in anticipo al “mondo esterno” prima della serata di esordio? Si accettano scommesse.
Non è un segreto invece la partita a scacchi “storica” prescelta per le mosse della scena clou dello spettacolo: a decidere il destino amoroso di Rinaldo d'Angarano e Vieri da Vallonara sarà quest'anno la “Immortale di Schlechter”, la stessa riportata nel libretto originale della Partita e messa in scena nella prima rappresentazione del 1954.
A proposito: e le previsioni del tempo, visto il luglio e l'agosto che ci siamo lasciati alle spalle? “Per il meteo - scherza Cinzia Battistello - abbiamo attivato tutti i canali, umani e sovrumani.”
La presidente della Pro Marostica, da rullo compressore qual è, ha infatti inviato una formale lettera di invito nientemeno che a Papa Francesco.
Il Pontefice, ovviamente, non non potrà essere della Partita ma ha risposto alla lettera dando alla manifestazione “la sua benedizione apostolica”. E chissà che, con un aggancio così “in alto”, il cielo sopra piazza degli Scacchi sia clemente.
Uno appuntamento attorno al quale ruoteranno altri eventi collaterali: un annullo filatelico speciale, a cura del Circolo Filatelico Marosticense, nella serata celebrativa di venerdì 12; un'iniziativa a sostegno della campagna di sensibilizzazione dell'Associazione Women for Freedom Onlus contro la violenza sulle donne nel pomeriggio di domenica e il proseguimento della mostra “La Partita a Scacchi. Retrospettiva fotografica storica dal 1923 al 2012” allestita al Castello Inferiore fino al 28 settembre.
In più la collaborazione con il confinante Comune di Nove, che nelle stesse date della Partita a Scacchi ospita la tre giorni conclusiva della XVII Festa della Ceramica - Portoni Aperti: è stato istituito un bus navetta che durante il giorno consentirà ai turisti giunti a Marostica per la Partita di recarsi a Nove per partecipare alla manifestazione della ceramica, per poi rientrare nel Comune degli Scacchi ed assistere alla rappresentazione.
Anche questa, nuove tecnologie a parte, è la Marostica 2.0. “In tempi in cui le mura si chiudono - afferma un particolarmente entusiasta sindaco Dalla Valle -, le nostre mura fanno comunità.”

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