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Rinascimento in bianco e nero

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Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Politica

Serracchiani Express

Parte dalla stazione ferroviaria di Bassano la campagna elettorale del PD a sostegno del candidato sindaco Riccardo Poletto. Con l'intervento del presidente del Friuli Venezia Giulia e vicesegretario del PD in pectore Debora Serracchiani

Pubblicato il 07-04-2014
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La classica e convenzionale sala-conferenze, e cioè la Sala Tolio in via Jacopo da Ponte, è pronta e a disposizione: ma solo come soluzione alternativa in caso di pioggia. Ma la pioggia non c'è e quindi la campagna per le amministrative del Partito Democratico di Bassano del Grappa parte, come previsto, on the road. “Quella del PD sarà una campagna low cost - conferma il giovane renziano Giovanni Cunico, nella veste di presentatore dell'evento - e fatta sulla strada, nelle zone meno famose e più calde della città.”
A cominciare dal luogo prescelto per il lancio ufficiale della competizione elettorale: la porzione di parco di largo Parolini antistante la stazione ferroviaria di Bassano.
Non un'ubicazione scelta a caso, visto che il tema principale della serata sono i trasporti ferroviari. Con l'arrivo, sul primo binario della campagna elettorale, del Serracchiani Express: il presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, vicesegretario nazionale del PD in pectore nonché già parlamentare europeo (dimessosi dopo la vittoria alle regionali in FVG) Debora Serracchiani.

L'intervento a Bassano della governatrice del Friuli Venezia Giulia e componente della segreteria nazionale del PD Debora Serracchiani (foto Alessandro Tich)

Invitata a Bassano per parlare innanzitutto - nella sua veste di responsabile nazionale per le Infrastrutture del Partito Democratico - di trasporti e di mobilità su rotaia, ma anche e soprattutto per ufficializzare il proprio sostegno al candidato sindaco di coalizione Riccardo Poletto.
“Non succede tutti i giorni avere due presidenti di Regione a Bassano nella stessa giornata” - esordisce il sindaco Stefano Cimatti nel suo saluto alla presidente della confinante Regione Autonoma, riferendosi alla visita di qualche ora prima del governatore Zaia, giunto in città per il Ponte e per il Tribunale.
La presenza di Cimatti è istituzionale, ma il sindaco nell'occasione rompe gli schemi dichiarando la propria stima - e se non è un endorsement, poco ci manca - nei confronti di Poletto: “Un candidato di primissima qualità, ho il dispiacere di non averlo avuto in maggioranza in questi cinque anni.
La sua è stata sempre un'opposizione seria e costruttiva. Bassano ha bisogno di rinnovamento e l'esempio sono io, non ricandidandomi.”
Il segretario cittadino del PD Giovanni Reginato introduce l'argomento dell'incontro nell'open space Parolini (“per il PD il trasporto ferroviario è da sviluppare in maniera prioritaria”) mentre il segretario regionale Roger De Menech benedice le modalità di scelta del candidato sindaco: “Il PD è stato l'esempio di come si può svolgere in maniera splendida l'esercizio delle primarie. Le amministrative sono fondamentali in vista del 2015, una battaglia da costruire insieme.”
A tenere tutti con i piedi per terra è l'intervento di Dario Berti, portavoce dell'Ufab, l'associazione dei pendolari e degli utenti delle ferrovie bassanesi.
Che ringrazia “il candidato sindaco per la grande sensibilità sui problemi sentiti dalle almeno 2500 persone al giorno che da Bassano prendono i treni nelle tre direzioni”. Ma che non le manda a dire sulle carenze del sistema ferroviario locale, dal “servizio reso” alla “qualità del materiale rotabile”, alla “puntualità” dei convogli.
“La Metropolitana Regionale di Superficie, che abbiamo atteso 25 anni - sottolinea Berti - ha scoperchiato le fragilità del sistema. Oggi più di prima partiamo senza sapere quando arriviamo, ore perse tutti i giorni. Il problema è la fragilità delle infrastrutture, con le linee a binario unico che subiscono disagi ad ogni perturbazione del traffico. Con queste infrastrutture non potrà mai funzionare l'orario cadenzato.”
C'è poi “la situazione della stazione ferroviaria fatiscente”. “Non ci sono più le pensiline che c'erano anni fa, le scale per andare ai binari sono al limite delle normative, non c'è alcun abbattimento delle barriere architettoniche e la biglietteria è quella che è - incalza il referente Ufab -. Mi dispiace per il sindaco, ma nel quinquennio è stato fatto zero per la stazione di Bassano.”
Un messaggio rivolto a Cimatti, ma indirizzato anche alle orecchie del suo aspirante successore Poletto.

Sul treno delle riforme

Debora Serracchiani parla già da consumata leader: da qualche anno, del resto, è uno degli astri nascenti dell'universo democratico.
Alle europee del 2009 ha fatto incetta di voti; alle regionali in Friuli Venezia Giulia ha sconfitto, anche se sul filo di lana, la coalizione di centrodestra del presidente uscente Renzo Tondo e il segretario del Partito Democratico Matteo Renzi l'ha chiamata immantinente alla segreteria nazionale del partito, proponendola inoltre nei giorni scorsi nell'incarico di vicesegretario, in tandem con Lorenzo Guerini: nomina che dovrà essere ratificata dall'assemblea del PD.
Dirigente nazionale del partito dal curriculum poliedrico (“Mi chiedono come faccio a stare dietro a tutte queste cose, ma noi donne - scherza - siamo abituate a fare tante cose in contemporanea”), l'attesa ospite parla innanzitutto, come da scaletta, di trasporti ferroviari.
“Friuli Venezia Giulia e Veneto - afferma - devono andare a braccetto, abbiamo tanti treni condivisi. Non è un compito semplice, servono investimenti sulle infrastrutture e la nostra idea, da lanciare al nazionale, è mettere fuori dal Patto di Stabilità il costo per gli investimenti sulle infrastrutture di trasporto. Abbiamo 3000 opere bloccate in Friuli Venezia Giulia proprio per il Patto di Stabilità, ed è una scelta che il Paese deve fare. E' arrivato il momento di mettere meno soldi sulla strada e più soldi sulla ferrovia, in un Paese dove oltre l'80% degli investimenti è per il trasporto su gomma, e il restante 20% è diviso tra marittimo e ferrovia. Un altro tema è la gestione dei contratti di servizio. Il proprietario del binario sarebbe bene che non fosse anche il proprietario del treno.” “La scelta di Riccardo di cominciare la sua campagna dalla stazione - dichiara quindi la governatrice - è una scelta straordinaria che indica una sensibilità e una voglia di fare politica tutta nuova.”
Ed è da qui che scatta per l'appunto il messaggio della Serracchiani-politico, portavoce assoluta del nuovo corso renziano: “Stiamo compiendo nel Paese riforme importanti dopo 8 anni di fermo-macchine. La mia Regione, a prescindere dal suo Statuto Speciale, una parte delle riforme l'ha già fatta: in Friuli Venezia Giulia l'indennità dei consiglieri regionali è stata parametrata a quella del sindaco del capoluogo di Regione, abbiamo abolito già i vitalizi e abbattuto del 90% i rimborsi per i gruppi consiliari, nessun manager pubblico può prendere di più del presidente della Regione, tagliati del 20% gli stipendi dei dirigenti e in più, questa volta grazie allo Statuto Speciale, abbiamo anticipato Delrio e chiesto ed ottenuto l'abolizione delle province.”
“Sono passaggi condivisi - ribadisce la futura “numero due” del PD - per cambiare il volto di una Regione e per cambiare il volto di un Paese, verso una nuova competitività, con un Senato delle autonomie locali per un legame forte con le periferie. La riforma del Titolo V è fondamentale, perché bisogna ristabilire in questo Paese chi fa cosa. E' un momento straordinario, serve tenere la barra dritta.”
Con benedizione finale per Riccardo Poletto: “Per le amministrative a Bassano - conclude l'esponente della segreteria nazionale - è stata fatta una scelta importante perché in questo momento di cambiamenti abbiamo bisogno di buoni amministratori, pronti a competere e a governare adesso.
Partiamo sul binario giusto.”

E Poletto torna al fair play: “Federica Finco è un'ottima candidata”

Sul palco del “parco ferroviario” di largo Parolini è quindi il turno di Poletto, che per prima cosa ricambia l'apprezzamento di Cimatti rispondendo anche alla critica rivolta al primo cittadino dal rappresentante dei pendolari Dario Berti: “Dico grazie al mio sindaco per le parole di stima, e perché ha spedito molte lettere ai sindaci dei Comuni lungo la ferrovia per creare un comitato di pressione sui problemi dei trasporti ferroviari. Un Comune da solo può fare molto poco, ed è la conferma della necessità di fare fare rete sul territorio.”
C'è poi un inatteso dietro-front, con ritorno al fair play, riguardo alla polemica dei giorni scorsi nei confronti della competitor Federica Finco: “Sono enormemente orgoglioso per il percorso che ha fatto emerge la mia candidatura. Le primarie sono un segno di sempre maggiore democrazia e partecipazione, che non vedo invece emergere sul fronte del centrodestra. Federica Finco è un'ottima candidata, e merita l'appoggio della sua coalizione così come io ho l'appoggio della mia.”
Segue il Poletto-pensiero in materia di mobilità e trasporti: “Gli studenti universitari disabili non dispongono più di treni per Padova attrezzati per le loro esigenze. Questo è scandaloso per uno schieramento come il nostro che fa dell'inclusione sociale e dell'accessibilità ai servizi una delle sue bandiere. Sempre meno treni, inoltre, sono attrezzati per il trasporto delle biciclette, mentre in Europa il binomio due ruote-rotaia è una sfida vincente.”
"Nel futuro di Bassano - sottolinea il candidato sindaco - deve esserci lo sforzo per migliorare i collegamenti ferroviari in quantità e qualità, un maggiore impegno sulla sostenibilità, sul trasporto pubblico, sulla ferrovia, sui percorsi ciclabili. Dobbiamo lavorare per creare un sistema integrato e intermodale di collegamento favorendo la mobilità alternativa, l'utilizzo dei mezzi pubblici e della bicicletta innanzitutto. Per farlo serve un piano complessivo e servono azioni concrete per trasformare il trasporto pubblico in una vera opportunità per i cittadini. Ossia in un servizio efficiente, comodo, puntuale. Quello che purtroppo oggi in Veneto non è.”
C'è ancora spazio - prima dell'“assalto” finale di iscritti, simpatizzanti e consiglieri comunali uscenti per farsi fare una foto con la Debora nazionale - per gli ultimi testimonial targati PD a sostegno del candidato sindaco del centrosinistra: la senatrice Rosanna Filippin, il baby-deputato (26 anni) Filippo Crimì, l'europarlamentare Andrea Zanoni. C'è anche il giovane sindaco di San Giovanni Lupatoto (Vr) Federico Vantini, fresco candidato alle prossime elezioni europee, che consiglia a Poletto di “copiare” le migliori esperienze dei nuovi amministratori locali “per portare l'Italia fuori da questa crisi.”
Si potrebbe anche dire, con immagine abusata: “portare l'Italia fuori dal tunnel”. Ma visto che siamo davanti alla stazione dei treni, e con le linee ferroviarie che ci ritroviamo, forse è meglio non esagerare.

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