Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
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Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
Primo piano
Pubblicato il 10-08-2011
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In questo agosto temperato, in cui sono in pause anche gli incontri con gli autori, invece di dedicare la consueta attenzione alle classifiche dei libri più venduti o al tour tra i premi letterari è forse più interessante guardare a un dibattito, questo sì in verità molto torrido, che si può seguire anche in rete e che riguarda la legge del libro leggesulprezzodellibro.wordpress.com. La questione riguarda da vicino tutti i lettori ed è seguita con attenzione anche da librai e operatori dell’editoria del bassanese, come si può evincere dall’elenco dei sostenitori. L’informazione su ciò che regola i nostri acquisti, e che può anche arrivare a condizionare il nostro piacere di avvicinarci ad un libro e alla lettura, è certo un approfondimento magari “inedito” ma che genera curiosità, è interessante. Non si tratta di una discussione riservata ai tecnici del settore, e come si può leggere a video il dibattito e i commenti non si sono smorzati nell’arco dell’anno di vita del sito. Tra le righe si parla certo di interessi finanziari – e come siamo tutti attenti a questo aspetto ultimamente! – ma anche di promozione della qualità della lettura. Cercare di capire anche le leggi di mercato che regolano il mondo della carta stampata significa non tralasciare di considerare il libro un oggetto, un prodotto, cosa che indubbiamente anche è. L’importante allora è cercare di essere acquirenti consapevoli, e comprendere che quando si incontrano non solo nelle librerie, ma all’autogrill e sugli scaffali degli ipermercati, i libri di “cucina” della Parodi, libri che sono in testa alle classifiche di vendita a livello nazionale, e si è presi dall’intenzione di sbirciarne qualche pagina, o addirittura di compiere l’acquisto per un piccolo cadeau per l’amica ospitante la nostra villeggiatura, si compie comunque una scelta forte, “azionaria”, rispetto al cercare un ricettario di Gualtiero Marchesi, o di Carlo Cracco, o il classico di Pellegrino Artusi. Detto questo il dibattito sulla legge del libro è una lettura interessante anche perché non trascura la dimensione europea, imponendo alla nostra attenzione di uscire dall’orticello di casa, e perché si allarga inevitabilmente alla realtà del web, e quindi all’incontro-scontro con la tecnologia che incide sull’evoluzione dei mercati.