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Quando una serie è più efficace della realtà
Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
Primo piano
Venerdì: storia e storie al femminile
In Biblioteca, nel primo dei due appuntamenti dedicati questo mese alle Storia e alle donne, Paola Lanaro ha presentato il libro Donne a Verona
Pubblicato il 02-03-2013
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“Venerdì: storia. Percorsi sul filo della memoria”, il ciclo culturale promosso dalla Biblioteca civica di Bassano in collaborazione con le associazioni Anpi, Avl e 26 Settembre, ha proposto venerdì 1 marzo il primo dei due incontri declinati al femminile a cui è affidata la chiusura della rassegna: protagoniste dell’appuntamento sono state infatti tante donne, una moltitudine di figure femminili che, con le loro storie, hanno dato un apporto importante alla costruzione nella storia veneta, e non solo.
L’appuntamento era intitolato “Contributo femminile alla storia di una città: donne a Verona” e ha avuto come filo conduttore le storie documentate nel libro curato da Paola Lanaro e Alison Smith, docenti rispettivamente di Storia economica all'Università Ca' Foscari di Venezia e di Storia medievale e moderna al Wagner College di New York, intitolato appunto Donne a Verona, la pubblicazione è edita da Cierre.
Lo storico bassanese Giovanni Favaro, nella sua introduzione ha presentato la raccolta di saggi prodotti da un équipe di studiosi nata per seguire le tracce della presenza femminile nella vita pubblica veronese dal Duecento al secolo scorso. L’attività di ricerca ha mosso i passi con l'obiettivo di cambiare angolazione e vedute alla storia della città di Giulietta rendendole più rispondenti al reale: Shakespeare ha fatto di una donna mai esistita la Veronese più famosa nel mondo; la “sua” casa, un palazzo acquistato dal Comune nel 1905, accoglie ogni anno folle di persone; l’idea di rendere omaggio anche a tante presenze vere nella storia della Città è certo un modo per guardare alla memoria teso al futuro e generatore di impulsi davvero interessanti. Il libro è nato anche per motivazioni “politiche”, ha spiegato Paola Lanaro, “come risposta all’idea di donna imposta da certi uomini che erano al Governo del Paese”, e ha aggiunto “be’, ora dovremo pensare a un’altra pubblicazione. Potrebbe intitolarsi “Donne a Bassano”, ad esempio”.

Giovanni Favaro e Paola Lanaro in Biblioteca
Tracce di sé le donne di Verona ne hanno lasciate molte: nei documenti e negli atti, nelle tele e nelle partiture domestiche, in palazzi o conventi, nei luoghi della comunità civile, in tribunale, in piazza, nelle botteghe artigiane, sui contratti del mercato internazionale. La loro attività nel campo politico, letterario, lavorativo, creativo però è altalenante nel corso dei secoli: lo spartiacque più evidente è segnato dalla Controriforma, ma guardando concretamente ai fatti e ai ritratti riportati con esattezza alla luce dalle recenti scoperte della storiografia, si nota che nell’andamento dell’emancipazione femminile ci sono alti e bassi a volte incomprensibili, se non sospettando una causa endogena: certo, i bassi spesso sono aggravati dalla mancanza di un’indipendenza economica, ma certi sintomi persistenti anche oggi inducono a pensare alla presenza di una malattia cronica.
L’ultimo appuntamento della rassegna è fissato per venerdì 8 marzo, giornata dedicata alla donna: in Biblioteca, dalle ore 17, si parlerà di “Elisa Salerno, femminista e cristiana”. Gianni Cisotto, che le ha dedicato un volume monografico, assieme a don Dario Vivian, traccerà il profilo dell’attività della giornalista e scrittrice vicentina.
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